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Parte It-Alert: cos'è e come ci aiuterà il nuovo sistema della Protezione Civile

Il 28 giugno è partito il primo test. Ci avviserà di problemi gravi che riguardano la nostra zona – da inondazioni a terremoti – e ci darà consigli utili per affrontarle.

di Alessandro Longo

2' di lettura

Il 28 giugno è partito il primo test di It-Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale promosso dal Dipartimento della Protezione Civile. Ci avviserà di problemi gravi che riguardano la nostra zona – da inondazioni a terremoti – e ci darà consigli utili per affrontarle.
Per ora solo in Toscana – ma c'è un calendario immediato per una copertura nazionale – e caso ha voluto che proprio oggi ci fosse un terremoto in zona. “Quante probabilità c'erano?”, commenta ironico un utente su Twitter. “Test riuscito!”, gli fanno eco altri.

Cosa è It-Alert

Il sito www.it-alert.it spiega che è un sistema di allarme pubblico gestito dalla Protezione Civile, ancora in fase di sperimentazione. Una volta operativo nella regione dell'utente, diffonderà messaggi di allarme, con notifiche speciali, in maniera tempestiva su tutti i cellulari delle persone che potrebbero essere coinvolte da gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso.

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Dove e da quando funziona (funzionerà)

It-AlertI primi test di It-alert sono stati fatti in situazioni controllate e ristrette, durante le esercitazioni di protezione civile Vulcano 2022 e Sisma dello Stretto 2022, ad aprile e novembre dello scorso anno. Dal 28 giugno 2023 è attivo in Toscana. Test sono previsti, da calendario pubblico, in Sardegna il 30 giugno, in Sicilia il 5 luglio, in Calabria il 7 luglio e in Emilia Romagna il 10 luglio. Entro la fine del 2023, i test saranno completati in tutte le altre regioni e province autonome. A quel punto, la fase di sperimentazione sarà terminata e il servizio entrerà ufficialmente in funzione, quindi nel 2024

In quali situazioni di emergenza verranno inviate le notifiche di It-alert?

It-alert invierà notifiche alle persone interessate in caso di maremoti generati da un sisma, collasso di grandi dighe, attività vulcaniche relative a Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli, incidenti nucleari o situazioni di emergenza radiologica, incidenti in stabilimenti che trattano sostanze pericolose ed eventi climatici estremi come precipitazioni intense, incidenti in stabilimenti con materiali pericolosi.L'elenco potrà variare nel 2024, finita la sperimentazione.

Che cosa appare all’utente?

L’utente vedrà una notifica sul cellulare e potrà recuperarla facendo una ricerca scrivendo la parola “allerta” nel motore interno del cellulare. Una volta ricevuto, il messaggio apparirà direttamente sullo schermo del dispositivo, bloccando momentaneamente tutte le altre funzionalità del telefono. Per riportare il dispositivo in condizioni normali, sarà sufficiente toccare la notifica per confermare la ricezione.Il messaggio conterrà l'avviso (“allarme terremoto”, ad esempio) e le raccomandazioni della protezione civile per quella circostanza.

Che cosa si deve fare per ricevere l’allerta?

L’allerta è automatica, non bisogna registrarsi a nulla né scaricare un app. L’unica condizione è avere un cellulare acceso e connesso a una rete mobile (con segnale). Il messaggio arriverà su tutti i dispositivi Android e iOs, non su computer portatili.Come funziona tecnicamente It-alert? Le notifiche di It-alert non sono sms. Si basano invece sulla tecnologia cell-broadcast, che consente la ricezione dei messaggi anche in condizioni di linea limitata o saturazione della banda. I messaggi di It-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area corrispondente a quella interessata dall’evento. Ricordiamo tuttavia che la tecnologia ha dei limiti: è possibile che un messaggio indirizzato a una specifica zona possa essere ricevuto anche da utenti situati nelle aree limitrofe, oppure che in assenza totale di copertura il messaggio non venga recapitato.


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