Parte il processo sulla ristrutturazione dell'appartamento del cardinal Bertone
di Carlo Marroni
3' di lettura
La giustizia pontificia mette alla sbarra la ex dirigenza dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Il Tribunale del Vaticano ha rinviato, infatti, a giudizio Giuseppe Profiti e Massimo Spina – in passato rispettivamente presidente e tesoriere del polo ospedaliero della Santa Sede - nel procedimento per la distrazione di fondi della Fondazione Bambino Gesù. La prima udienza del processo vaticano si terrà il 18 luglio alle 10. L'accusa mossa dal Tribunale del Vaticano nei confronti di Profiti, e Massimo Spina, è avere utilizzato «per fini completamente extraistituzionali» 422.005,16 euro, che vennero impiegati per la ristrutturazione dell'appartamento dell'ex Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, nel palazzo San Carlo, edificio di fianco alla Domus Santa Marta, dove risiede il Papa.
Presunto utilizzo illecito di fondi del Bambino Gesù
Il Tribunale – riferisce la Sala Stampa - ha provveduto alla notifica agli imputati e ai loro avvocati della richiesta di rinvio a giudizio presentata dall'Ufficio del Promotore di Giustizia a conclusione della fase istruttoria del procedimento in corso per la distrazione di fondi della Fondazione Bambino Gesù e del conseguente Decreto di rinvio a giudizio. Le persone rinviate – Profiti e Spina, legati a Bertone – sono «in concorso tra loro», perché «entrambi pubblici ufficiali, hanno utilizzato in modo illecito, a vantaggio dell'imprenditore Bandera, denaro appartenente alla Fondazione Bambino Gesù, denaro del quale entrambi avevano la disponibilità in ragione delle funzioni dagli stessi ricoperte. In particolare sono stati pagati per fini completamente extraistituzionali euro 422.005,16, utilizzandoli per effettuare lavori di ristrutturazione edilizia di un immobile di proprietà del Governatorato, destinato a residenza del Segretario di Stato emerito, per avvantaggiare l'impresa di Gianantonio Bandera. Reato commesso nella Città del Vaticano, dal novembre 2013 al 28 maggio 2014». Il Presidente del Tribunale della Città del Vaticano, Giuseppe Dalla Torre, ha stabilito la seguente composizione del collegio giudicante:. Paolo Papanti-Pelletier, Presidente, Venerando Marano e Carlo Bonzano. Della Torre non farà parte del collegio giudicante perché membro del Cda del Bambino Gesù. Profiti e Spina «non comparendo saranno giudicati in contumacia». L'11 luglio 2017 è stato il termine ultimo per proporre le prove a difesa, riservandosi di emettere successivi provvedimenti per la citazione dei testi.
Una coda di Vatileaks-2, sotto processo un periodo di governo
Finisce quindi con un rinvio a giudizio una vicenda che rappresentò uno dei capitoli delle rivelazioni sull'uso dei fondi vaticani, che hanno fatto parte del cosiddetto Vatileaks-2, che pure è stato oggetto di un processo. A fine 2015 Bertone aveva restituito al Bambino Gesù 150 mila euro sotto forma di donazione: all'epoca dei fatti e delle rivelazioni giornalistiche la cifra che emerse per la ristrutturazione dell'appartamento di 300 metri quadri di proprietà del Governatorato era di 200mila, mentre oggi la cifra è di oltre 422mila euro, il che è evidentemente il frutto di un lavoro inquirente del Promotore di Giustizia. La decisione del Tribunale Vaticano è anche un atto “politico”, quindi, e non solo giudiziario: la restituzione della cifra fu interpretata un po' come una sorta di colpo di spugna su tutta la storia, ma così non è stato. E ora il Tribunale Vaticano riapre la propria aula per un nuovo processo, su cui si accenderanno i riflettori visto che in definitiva sotto accusa finisce tutto un periodo di governo della Santa Sede legato al precedente pontificato, e cui papa Benedetto XVI è stato alla fine una vittima.
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