Parte il Salone del Mobile: oltre 2mila brand in mostra
Al via la 61esima edizione della più grande fiera internazionale dell'arredo-design Obiettivo: sempre più qualità e buyer selezionati e profilati
di Giovanna Mancini
I punti chiave
2' di lettura
«Il Salone del Mobile non è solo la vetrina di un comparto industriale di eccellenza, ma è un arcipelago densamente popolato, fatto di oltre 2mila aziende espositrici e i tantissimi visitatori che percorrono i padiglioni in questi giorni. Un arcipelago con una governance coesiva e inclusiva, fatto di piccole, medie e grandi imprese. È un patrimonio collettivo che una comunità di aziende creative, anno dopo anno dal 1961 ha costruito con indipendenza, slancio, tenacia e una grandissima professionalità, dimostrando di saper fare sistema».
È un discorso pieno di passione quello con cui Maria Porro, presidente del salone del Mobile di Milano, apre la 61esima edizione della più grande fiera internazionale dedicata al settore dell’arredamento e del design, tornata nelle tradizionali date di aprile dopo tre anni di pandemia.
Sembrano passati decenni, perché in questo tempo breve è accaduto di tutto. E il Salone non poteva tornare senza tenere conto delle tante, profonde, trasformazioni avvenute. Nel mondo. Nell' industria. Nelle comunicazioni. Nei grandi eventi.
L’intervento della premier Giorga Meloni
Presente all’inaugurazione, come accennato, anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha toccato molti punti cari al settore, da quello dell’innovazione a quello della formazione, fino alla necessità di creare una filiera italiana del legno che comprenda anche una maggiore e migliore valorizzazione delle nostre foreste.
Il nuovo Salone
E allora eccolo, il nuovo Salone del Mobile, che ha aperto questa mattina alla presenza della presidente del consiglio Giorgia Meloni. Nuovo nel layout, nel format, nei contenuti. Ma non nella qualità, con tutti i più blasonati marchi del Made in Italy presenti in fiera: oltre 2mila brand (compresi 550 designer under 35 del Salone Satellite) , di cui il 34% dall'estero, soprattutto Europa, Stati Uniti e Brasile.
I visitatori
E grande aspettativa c'è anche sul fronte visitatori, con il ritorno della Cina, ma anche tanti arrivi da Stati Uniti, Brasile, Francia e Germania. Ma non sono i numeri l'obiettivo principale, spiega la presidente del Salone, Maria Porro: «Vogliamo portare in fiera sempre più qualità, con buyer selezionati e profilati, ed è quello che abbiamo fatto grazie a un lavoro certosino di promozione sui principali mercati nei mesi scorsi».
L’industria del legno-arredo
I numeri che contano, invece, sono quelli della filiera del legno-arredo che nel Salone ha la sua vetrina: 68mila aziende che nel 2022 hanno raggiunto il fatturato record di 56,5 miliardi di euro (+12,7% rispetto al 2021), di cui quasi 29 realizzati dal solo settore arredamento. «Sperimentale, innovativa e al tempo stesso tradizionale. È così che la 61esima edizione del Salone del Mobile si presenta oggi al pubblico, agli stakeholder e alle istituzioni confermando ancora una volta tutta la sua forza e la sua leadership, quale fiera di settore più importante al mondo - dice il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin -. E quella in scena nei padiglioni di Rho Fiera mi piace immaginarla come una sorta di prova generale che ha in Euroluce la sua massima rappresentazione e che prosegue il cammino di cambiamento ed evoluzione avviato con il Supersalone. Dove ci porterà tutto questo? È ancora presto per dirlo, ma ammetto di pensare che il copione di Euroluce, potrebbe essere il canovaccio su cui disegnare, insieme ad associati ed espositori, il possibile Salone del futuro».
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