Studenti e ricercatori

Parte la seconda edizione della borsa di studio «Amazon Women in Innovation»

di Redazione Scuola

2' di lettura

Per il secondo anno consecutivo al via la borsa di studio “Amazon Women in Innovation”, creata per aiutare le giovani donne provenienti da contesti meno avvantaggiati a soddisfare la propria ambizione di lavorare nell'innovazione e nella tecnologia.

Gli atenei partecipanti
L'Università degli Studi di Roma Tor Vergata si unisce al Politecnico di Milano e al Politecnico di Torino nel programma di borse di studio creato da Amazon per supportare le donne nelle discipline Stem (in inglese: Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

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Il sostegno
Tre nuove studentesse saranno premiate per l'anno accademico 2019/2020, in aggiunta alle giovani donne di talento selezionate lo scorso anno, che sono state confermate come destinatarie della borsa di studio grazie ai brillanti risultati raggiunti.
“Amazon Women in Innovation” offrirà infatti un finanziamento di €6.000 all'anno, per tre anni, a tre studentesse: una che intenda conseguire una laurea in Ingegneria Matematica o Informatica presso il Politecnico di Milano, un'altra iscritta al corso di laurea in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Torino e una terza impegnata presso la facoltà di Ingegneria Informatica o di Ingegneria di Internet dell'Università di Roma Tor Vergata. Le università sceglieranno le vincitrici in base a specifici parametri di merito e di reddito, come specificato nel bando di gara.
Oltre a supportare economicamente le studentesse per tre anni, Amazon metterà a disposizione un mentore per aiutare a sviluppare competenze utili per il lavoro futuro, come, ad esempio, le tecniche per creare un curriculum efficace o affrontare un colloquio di lavoro in Amazon o in altre aziende.

Lo spirito dell’iniziativa
«Con queste borse di studio stiamo cercando di fare la differenza per molte giovani donne che un giorno diventeranno leader nell'innovazione», ha dichiarato Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon in Italia e in Spagna.
Obiettivo condiviso da Donatella Sciuto, prorettrice del Politecnico di Milano, che ha sottolineato come l’iniziativa rientri in «un impegno pluriennale che l'ateneo si è dato, da qualche anno a questa parte, attraverso Pop- Pari Opportunità Politecniche, iniziativa volta a garantire un ambiente di lavoro e di studio aperto alla diversità e attento alla parità di genere».
A sua volta la vice rettrice per la Qualità, il Welfare e le Pari Opportunità del Politecnico di Torino, Claudia De Giorgi, ha sottolineato: «Questa iniziativa è un ulteriore segnale per i nostri studenti nell'ambito delle iniziative per le pari opportunità».
Il quadro nel quale ci troviamo a operare l’ha illustrato il rettore di Tor Vergata, Giuseppe Novelli: «In Italia, la percentuale di donne che occupano posizioni tecnico-scientifiche è tra le più basse dei Paesi Ocse: il 31,7% contro il 68,9% di uomini. Secondo stime recenti, solo il 5% delle 15enni italiane aspira a intraprendere professioni tecniche o scientifiche».

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