ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLo studio

Partecipate del Nord più performanti di quelle di Centro e Sud

Secondo l’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche partner di Iniziativa, i risultati migliori sono spesso collegati a maggiori finanziamenti

2' di lettura

«Le società partecipate dagli enti locali del Nord sono più performanti di quelle del centro e del sud ma i risultati migliori, spesso, sono collegati ad un maggior finanziamento da parte degli Enti proprietari e a pagamenti più puntuali. Le ridotte performance delle società partecipate del Sud sono connesse, di contro, a finanziamenti di minor entità da parte della Pa proprietaria rispetto alle società del Nord Italia. Questo vuol dire meno servizi e di minore qualità per cittadini e imprese e ampliare il divario di competitività territoriale». Lo dichiara Melina Nappi, membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio Italiano sulle Partecipate Pubbliche e partner di Iniziativa, nel presentare il nuovo studio condotto dall’Osservatorio.

Lo studio si focalizza sull’analisi della capacità delle società di generare ricchezza sul territorio nel quale si trovano, dell’impatto sugli equilibri economico finanziari degli Enti che le controllano e della connessione tra la performance e i finanziamenti che ricevono dallo Stato. Ne esce fuori che su 13 miliardi di euro di oneri per i contratti di servizio erogati dagli enti partecipanti agli organismi partecipati dagli enti territoriali oltre il 40% è destinato ad organismi del Nord Italia, circa il 27% al Centro e il 31% al Sud, Isole comprese. Dall’analisi delle partite finanziarie emerge che gran parte dei debiti verso gli enti partecipanti è contratta dalle partecipate del Nord (44%), seguite dalle partecipate del Centro (33%) e dalle partecipate del Sud, Isole comprese (23%), a riprova del maggior tasso di finanziamento alle proprie società degli enti del nord come confermano anche gli ultimi di dati utili della Corte dei conti.

Loading...

Dallo studio emerge che le società del nord hanno in media un indice di redditività più elevato rispetto alle società del centro e alle società del sud, le quali sono in coda per indice medio di redditività, anche perché ricevono finanziamenti inferiori in valore assoluto dall’ente pubblico proprietario (Stato, regioni, provincia). La relazione della Corte dei Conti offre un primo spaccato dei dati di bilancio del 2021, fornendo informazioni utili a comprendere la performance economico-finanziaria delle società partecipate.

L’analisi evidenzia che per le grandi società, il valore medio della produzione più alto è quello del cluster Nord, le quali hanno anche il valore medio più elevato di EBITDA ed EBITDA margin. Per le medie società, il valore medio della produzione più alto è quello del cluster Nord, le quali hanno anche il valore medio più elevato di EBITDA, mentre il valore medio più elevato di EBITDA margin è quello del cluster Centro; Per le piccole società, il valore medio della produzione più alto è quello del cluster Centro, le quali hanno anche il valore medio più elevato di EBITDA, mentre il valore medio più elevato di EBITDA margin è quello del cluster Nord.

Infine, sono state esaminate il numero delle società partecipate pubbliche razionalizzate negli anni 2017 – 2020 e si evince una riduzione complessiva di circa il -11%, con le riduzioni più elevate avute nel cluster Centro -13,21% seguito dal cluster Sud – Isole -11,18% e dal cluster Nord con -9,78%. I dati confermano ancora una volta i sensibili divari territoriali che derivano da una spesa pubblica allargata, cioè quella connessa anche alle società partecipate, non omogenea.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti