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Passadore lancia la fondazione per operare nel Terzo settore

di Raoul de Forcade

2' di lettura

Da tempo Banca Passadore (storico istituto di credito privato genovese) punta sulla sostenibilità, a partire da quella ambientale per i suoi dipendenti, che hanno a disposizione numerosi servizi di welfare e aree friendly come una palestra interna, un terrazzo-giardino pensile e l’asilo nido aziendale. Ma ora l’assemblea degli azionisti dell’istituto ha deciso, nell’ambito delle tematiche Esg (Environmental, social, governance) di porre l’azienda, nei confronti della comunità, non più solo come soggetto “erogatore” ma anche come parte attiva nel Terzo settore. Allo scopo è stata annunciata la costituzione della Fondazione Passadore 1888 Ef (che sta per Ente filantropico).

In particolare, la Fondazione, spiegano alla banca, «è volta al perseguimento di obiettivi di utilità sociale, tra cui quelli ambientali, culturali, artistici, sociali e sociosanitari, e potrà rappresentare anche un punto di riferimento per coloro che vogliano effettuare beneficenza affidandosi a una realtà corretta e trasparente».

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Entrando più nello specifico, lo statuto chiarisce che le attività della Fondazione saranno volte, in primo luogo, «a contribuire al sostegno, anche economico, di enti, istituzioni, associazioni pubbliche o private, fondazioni o altre realtà associative che perseguono, direttamente o indirettamente scopi culturali, artistici, sociali, ambientali e sociosanitari, e in generale finalità analoghe a quelle della Fondazione». L’ente punterà inoltre a «sostenere, promuovere e svolgere le iniziative nel campo dell’utilità sociale, con particolare riguardo a settori quali quello ambientale, artistico, culturale, della solidarietà e della sanità».

La Fondazione, inoltre, «al fine di perseguire i propri scopi, può aderire ad altri organismi nonché interagire con enti pubblici e privati, istituzioni ed organizzazioni», sempre a patto che abbiano finalità analoghe alle sue.

Il Consiglio generale della Fondazione è composto da nove persone, espressione della banca, della società civile e del mondo dell’imprenditoria genovese: Andreina Boero (presidente, imprenditrice con la Boero vernici), Matteo Bonelli (avvocato), Franco Lizza (notaio), Agostino Passadore (membro della direzione della banca), Federica Passadore (avvocato), Luigi Passadore (dirigente della banca), Marco Risso (imprenditore, al vertice della Cambiaso Risso), Danco Singer (esperto in comunicazione) e Alberto Sobrero (medico oncologo). Segretario è Lucio Siboldi e del Comitato di gestione fanno parte Augusto Passadore, Francesco Passadore ed Edoardo Fantino.

Mentre la fondazione prende forma e attende di iniziare a operare, la banca ha varato un bilancio 2021 (il 134° della sua esistenza) con il migliore utile della sua storia, fatta, peraltro, di esercizi sempre largamente positivi. L’ultimo computa masse amministrate per 9,33 miliardi di euro. La raccolta diretta sale a 3,7 miliardi (+13,7% sul 2020); gli impieghi 2,05 miliardi (+7,1%); i depositi titoli a 5,62 miliardi (+11,8%). L’utile netto si attesta a 30,6 milioni.

Il risultato dell’esercizio determina un indice di redditività (roe) pari al 12,9% e il dividendo è di 0,50 per azione, in leggero aumento sull’anno precedente. Infine, il rapporto crediti deteriorati sul totale dei crediti è sceso all’1,17%, senza che la banca abbia mai effettuato alcuna cessione di Npl (non performing loans), con un coverage ratio quasi del 60%.

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