Passaggio di testimone dalla silver alla longevity economy
Cogliere le opportunità che possono arrivare da una realtà che, soprattutto in Italia, non è stata ancora intuita. È questo l’invito fatto da Nicola Palmarini agli asset manager presenti alla conferenza inaugurale del Salone del Risparmio
di Isabella Della Valle
I punti chiave
2' di lettura
«Passando dalla società della vecchiaia a quella della longevità la transizione ci conduce dalla silver economy alla longevity economy. Che non esiste, va inventata». Questa è soltanto una delle tante slide presentate alla 13esima edizione del salone del Risparmio da Nicola Palmarini, direttore National Innovation Center for Ageing del governo inglese.
L’esperto ha snocciolato una lunga serie di dati interessanti che testimoniano come la tendenza sia quella non tanto di invecchiare ma di vivere, possibilmente meglio e più a lungo. «Aumenta del 20% l'aspettativa di vita - ha detto Palmarini -. Ci sono tre aspetti da rilevare: stiamo invecchiando generalmente in miglior salute; l'invecchiamento è molto più malleabile di quello che credevamo. Ci stiamo trasformando dalla società della vecchiaia alla società della longevità. In Italia l'aspettativa di vita è molto alta, ma dobbiamo considerare l’aspettativa di vita “in salute”. Il grosso del denaro lo impieghiamo nel curare le malattie, ma dovremmo ribaltare il concetto e passare dalla prospettiva dell'invecchiamento alla prospettiva della longevità. In questo senso, dovremmo pensare ai clienti e non ai pazienti, perché l’opportunità non risiede nella sanità, ma nella vita stessa. Servono nuovi prodotti e servizi che ci accompagnino più a lungo».
Lo scenario
Uno scenario che apre un universo nuovo di investimento sul quale però sono ancora in pochi a puntare e che in italia, in particolare, non abbiamo ancora intuito. Palmarini ha quindi esortato gli asset manager presenti alla conferenza inaugurale del Salone a prendere in considerazione questa opportunità come un’asset di investimento per il futuro (senza dimenticare che in italia due terzi dei patrimoni superiori a 200mila euro sono in mano alla fascia over 55) .
Chi genera la crescita
L’esperto ha sottolineato, inoltre, che la popolazione over 60 è uno dei pochi motori della crescita economica globale, in grado di generare almeno la metà della crescita di tutti i consumi urbani da qui al 2030. Non solo. Mai prima d’ora ben cinque generazioni hanno vissuto sul nostro pianeta. ma che poco meno del 30% delle aziende ha iniziato a sviluppare prodotti per interfacciare chi stiamo diventando. Insomma la strada da fare è ancora lunga, ma le opportunità che possono arrivare, tante. Bisogna però saperle cogliere per tempo.
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