Passaporto digitale per le bici Colnago
Partnership con MyLime per tracciare i telai utilizzando la tecnologia blockchain. Il via con lo sloveno Pogačar, trionfatore al Tour
di Luca Orlando
2' di lettura
«Ora siamo 12. Ma in un paio d’anni pensiamo di arrivare a quota 50». Stime ambiziose ma per nulla campate per aria quelle di Elena Moglia, ceo di MyLime. Ancora più credibili dopo l’ultimo contratto appena siglato dalla start up con Colnago, una delle icone del ciclo made in Italy. Che diventerà il primo produttore di biciclette ad adottare la tecnologia blockchain attraverso l'utilizzo del passaporto digitale.
Collaborando con la piattaforma basata su tecnologia blockchain di MyLime, Colnago fornirà infatti ai clienti la tracciabilità totale della bicicletta, prova di validità e proprietà dell’oggetto al fine di contrastare il furto e la contraffazione.
Si partirà nel 2022 con i nuovi telai con un avvio in grande stile. Lo sloveno Tadej Pogačar, trionfatore al Tour de France delle ultime due edizioni, presenterà la tecnologia sulla bici da lui stesso progettata con una speciale livrea ’Ice &Fire’ al Campionato del Mondo su strada del 2021. La bici sarà poi messa all’asta al momento del lancio del nuovo sito web e dell’app Colnago, il prossimo anno.
Partner tecnologico è MyLime, società hi-tech nata nel 2018, che sfrutta la tecnologia blockchain per realizzare servizi innovativi. A partire dai tag Rfid realizzati ad hoc per ciascun cliente, strumenti che letti attraverso la piattaforma costruita dall’azienda consentono di conoscere in tempo reale la storia dell’oggetto in cui sono inseriti.
«Applicazioni che sono già sul mercato - spiega il Ceo Elena Moglia - presso clienti importanti, come ad esempio Saint Gobain. Il nostro obiettivo è quello di fornire strumenti che possano far mantenere agli oggetti il loro valore nel tempo, dando certezza su provenienza, età e utilizzo: crediamo che le applicazioni possibili siano davvero tante».
L’azienda, con sedi a Cremona e Modena, ha al momento quattro posizioni aperte ma il target al 2023 è quello di moltiplicare per quattro l’organico attuale. «La tracciabilità sta diventando un tema pervasivo in ogni settore - spiega - e in prospettiva dovremo anche scalare verso l’alto la produzione diretta dei tag, customizzati sulle specifiche di ciascun cliente. Il mercato si muove rapidamente, già il prossimo anno pensiamo di più che raddoppiare i ricavi del 2021».
Anche grazie alla commessa Colnago, che in termini di volumi vale migliaia di pezzi all’anno. MyLime collegherà i telai alla propria piattaforma, dove verranno registrati i dati di produzione, trasporto e vendita. Poiché i dati archiviati sulla blockchain sono distribuiti, non possono essere falsificati o modificati una volta registrati, fornendo la prova definitiva della proprietà.
Il tag Rfid sviluppato da MyLime è indissolubilmente legato al telaio e consente l’accesso alle informazioni nel passaporto digitale della bicicletta tramite un’app per smartphone collegata alla blockchain. Quando il telaio viene venduto ad un nuovo proprietario, il passaggio di proprietà può essere gestito con il processo brevettato da MyLime.
«Che si tratti di freni a disco, utilizzo della fibra di carbonio o design aerodinamico, - spiega l’ad Nicola Rosin - Colnago è sempre stata un’azienda che porta innovazione sul mercato prima degli altri marchi di ciclismo».
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