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Passione ricamo: dove imparare la preziosa e rara arte sempre più ricercata dalle maison

La sfilata Dior in India ha evidenziato l’importanza di questi decori per l’industria della moda. In Italia pochi i casi di scuole dedicate, mentre si moltiplicano i centri culturali che insegnano a ricamare anche per custodire antiche tecniche

di Chiara Beghelli

Il ricamo Canusino, rilanciato dall’associazione Reggio Ricama

4' di lettura

A rendere ancor più spettacolare la sfilata di Dior, la sera dello scorso 30 marzo sotto gli archi del Gate of India di Mumbai, sono stati anche gli abiti impreziositi dai ricami delle allieve della Chanakya School of Craft: la scuola di moda, nata nel 1986 nella più grande città indiana, proprio dal 2016 (anno in cui Maria Grazia Chiuri è diventata direttrice creativa di Dior) ha dato vita a una fondazione e a una scuola no-profit dedicata alla formazione professionale delle donne. Da allora la scuola ha dato a più di 700 donne la possibilità di imparare un mestiere ricercato (Chanakya collabora da tempo con molte delle più importanti maison globali) e di avere una forma di reddito che le renda indipendenti.

Dior debutta in India con la sua prima sfilata a Mumbai

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In Francia, la maison Lesage, il più importante atelier al mondo di ricami per l’alta moda, è dal 2002 nella galassia dei Métiers d’art di Chanel (le maison specializzate in lavorazioni di eccellenza) e organizza corsi nella scuola parigina, aperta nel 1982 da François Lesage, figlio dei fondatori Albert e Marie-Louise. E se si vuole diventare esperti del ricamo in Italia?

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Le scuole per ricamare aspirando alla couture

Gli indirizzi più celebri si trovano entrambi a Milano: il primo è quello della scuola fondata da Pino Grasso, nata nell’ambito del laboratorio fondato nel 1959, e oggi guidata dalla figlia Raffaella, dopo la sua scomparsa nel 2020. Un’istituzione per chi voglia avvicinarsi o specializzarsi nell’arte del ricamo per la moda, con corsi di vari livelli, tutti tenuti nella sede di via S. D’Orsenigo 25. Sempre a Milano si trova Il Giardino dei Punti, un circolo (ma xche vende anche le sue creazioni in un apposito e-shop) nato nel 1993 per iniziativa di Maria Grazia Lenti, collezionista ed esperta di ricami e pizzi antichi, un centro di formazione dedicato al ricamo, ma anche all’arte del merletto a tombolo e che ha sede in via San Michele del Carso 4.

Ricamo del Giardino dei Punti di Milano

A Milano e a Roma organizza corsi di ricamo anche l’Istituto Burgo: si tratta del “corso breve di ricamo haute couture”, che prende avvio dai punti patti per arrivare al sofisticato ricamo con tecnica Lunéville, il più utilizzato nella couture. A Firenze, invece, a offrire corsi di ricamo (da consultare sul calendario pubblicato nel sito) è la Fondazione Lisio, un centro di ricerca e produzione sul tessile storico che propone anche corsi di formazione dedicati alle arti più antiche. A Palermo dal 1998 è attiva la scuola di Maria Novella Toscano, che offre ben sei tipologie di corsi - fra cui anche quello di punto Chiaramonte - per rilanciare la cultura e il patrimonio del ricamo siciliano.

La scuola di Maria Novella Toscano a Palermo

L’economia e la cultura del ricamo vivono nei centri culturali di tutta Italia

Oltre i canali delle scuole e degli istituti, l’Italia è disseminata di associazioni e centri culturali dove si fa formazione, sì, ma che funzionano anche come luoghi di protezione di alcune antiche tecniche dallo scorrere inesorabile del tempo e dallo sfumare dell’interesse verso queste lavorazioni. In questo senso, uno dei casi più interessanti è quello di Reggio Ricama, un circolo culturale nato nel 1990 dalla volontà di un gruppo di signore unite dalla passione del ricamo, che organizzano corsi di ricamo base e avanzato, ai quali fino a oggi hanno partecipato oltre 6mila persone. Una delle attività più rilevanti di Reggio Ricamaè la valorizzazione del ricamo matildico, chiamato Ars Canusina, caratteristico della provincia di Reggio Emilia. Una storia speciale, la sua: tutto inizia negli anni Trenta, nell'Istituto Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, dove la dottoressa Maria Bertolani del Rio, appassionata di storia, iniziò a ricercare le tracce lasciate dalla dominazione dei Canossa nel territorio. Decorazioni, fregi e codici miniati negli Evangeliari della contessa Matilde vennero elaborati e trasformati in disegni da ricamare su tela, seta, cuoio, con scopi terapeutici per i pazienti. E anche se i ricami sono realizzati con una certa varietà di punti, i fregi decorativi di maggior rilievo sono riempiti con un punto erba caratteristico che fu ideato da una degente di cui oggi si conosce solo il nome, Zaira. Reggio Ricama ha contribuito in modo rilevante alla conoscenza e diffusione di questo particolare ricamo.

Formazione e tutela di un patrimonio a rischio, da Assisi alla Sicilia

Al 2020, proprio l’anno più duro della pandemia di Covid19, risale la nascita della Scuola Punto Assisi di Palazzo, fondata con l’obiettivo di recuperare e valorizzare l'antica tradizione del ricamo Punto Assisi. La scuola è retta dalla signora Antonia Zampini e da un gruppo di volontarie, che organizza corsi di vari livelli per persone dai 9 anni in su. Dal mese scorso è stata avviata una collaborazione con il carcere di Capanne e dedicato alle detenute, per far imparare loro quell’antica arte e insieme offrire, secondo l’intuizione che già fu dell’Ars Canusina, un percorso terapeutico.

Il ricamo Punto Assisi

La stessa volontà di insegnare e tramandare ha dato vita all’associazione Ceglie: arte e cultura nel tempo, che ha sede in un’edificio messo a disposizione dall’amministrazione comunale del comune pugliese ed è una sorta di “hub” dove si insegna l’arte del ricamo, del tombolo, dell’uncinetto e del chiacchierino. Quello che alcune ricamatrici stanno cercando di replicare a Chiaramonte, comune siciliano, per recuperare l’arte (e l’economia, terminata nel secondo Dopoguerra) del cosiddetto “sfilato siciliano” e del “punto Chiaramonte”: lo scorso dicembre nella cittadina in provincia di Ragusa è stata organizzata la prima edizione di “Punto (a) Chiaramonte”, una settimana di eventi e laboratori dedicati a questa particolare tecnica, che consiste in un ricamo di più fili di lino e cotone, per creare figure simili a un chicco da caffè.

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