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Passione subacquea: quando la destinazione è la Fossa delle Marianne

Il regista di Avatar, James Cameron lo ha indossato nella sua spedizione a -10.908 metri. Il nuovo Oyster Perpetual Deepsea Challenge in titanio è l'erede dei diver che hanno scritto la storia delle esplorazioni.

di Paco Guarnaccia

3' di lettura

Negli occhi di milioni di spettatori ci sono ancora le potenti immagini di Avatar - La via dell'Acqua, film campione d'incassi uscito lo scorso dicembre (sequel del primo Avatar del 2009) che ha svelato la parte marina di Pandora, lo spettacolare mondo in cui è ambientata la saga nella quale il regista James Cameron ha investito anni di lavoro e immaginato un progetto ad ampio respiro che prevede molti altri seguiti negli anni a venire. Un film che ha mostrato ancora una volta quanto il regista premio Oscar (autore di altri blockbuster come Titanic, Terminator 1 e 2, True Lies, The Abyss e Aliens – Scontro Finale) sia un grande appassionato di profondità marine. Talmente grande da aver affrontato, in solitaria, all'interno del sommergibile Deepsea Challenger, la discesa nella Fossa delle Marianne per arrivare, il 26 marzo del 2012, fino a -10.908 metri.

Il regista James Cameron.

Un'impresa storica che ha impegnato Cameron per circa sette ore e che ha ripercorso quella pioneristica compiuta il 23 gennaio del 1960 con il batiscafo Trieste della U.S. Navy dal tenente di vascello Don Welsh e dall'ingegnere svizzero Jacques Piccard (imbarcato come consulente scientifico della spedizione, anche per la conoscenza dello stesso veicolo sottomarino alla cui realizzazione aveva collaborato), che si erano fermati a -10.916 metri. In entrambe le occasioni, sia il Deepsea Challenger sia il Trieste avevano fissato al loro esterno un orologio di Rolex, maison che per tradizione ha spesso accompagnato con i suoi modelli alcune delle spedizioni più importanti della storia: per essere d'aiuto come parte della strumentazione in dotazione e in modo da poter testare realmente sul campo le performance dei propri segnatempo. I due orologi sperimentali, il Deep Sea Special del Trieste nel 1960 e il Deepsea Challenge del Deepsea Challenger nel 2012, portarono a termine la missione resistendo all'incredibile pressione di quelle profondità (entrambi erano stati realizzati per poter scendere fino a 15 mila metri).

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L'Oyster Perpetual Deepsea Challenge ha la cassa di 50 mm di diametro impermeabile fino a 11 mila metri e il bracciale che sono in titanio RLX. La lunetta girevole ha il disco in Cerachrom. Costa 26.200 euro.

Dal modello in dotazione alla spedizione di Cameron, ecco apparire, sul finire del 2022, l'Oyster Perpetual Deepsea Challenge, la sua diretta emanazione, nonché l'erede diretto dei segnatempo della casa della corona che hanno scritto la storia dell'orologeria subacquea (il Submariner nel 1953, il Sea-Dweller nel 1967 e il Rolex Deepsea nel 2008). Questo nuovo diver racchiunde in sé caratteristiche importanti, oltre a essere il primo Rolex della storia quasi interamente in titanio (cassa, lunetta e bracciale). Che poi è il titanio RLX, una lega di titanio grado 5 della maison, molto più leggera e resistente che, a differenza del modello in acciaio utilizzato nella spedizione del 2012, lo rende il 30% più leggero e quindi decisamente easy-to-wear al polso.

La locandina del blockbuster miliardario Avatar – La Via dell'Acqua di James Cameron uscito al cinema lo scorso dicembre.

Anche se la cassa è di 50 mm di diametro. Una dimensione sì importante ma che, viste le performance di impermeabilità dell'orologio, garantite fino a 11 mila metri, sono più che giustificate. E infatti, all'interno dell'Oyster Perpetual Deepsea Challenge è racchiuso il sistema brevettato Ringlock, destinato a quei modelli della maison svizzera capaci di toccare le profondità più importanti: il che comporta l'utilizzo di un vetro zaffiro leggermente bombato, un anello di compressione in acciaio con azoto e un fondello in titanio RLX. E per testare ogni orologio, la maison ha prodotto una cisterna capace di pressioni impensabili realizzata in collaborazione con Comex (Compagnie Maritime d'Expertise). Viste le prestazioni dell'orologio, non poteva mancare la valvola per la fuoriuscita dell'elio, brevettata da Rolex, che entra in funzione in modo automatico quando la pressione dentro la cassa diventa eccessiva.

La cisterna ad altissima pressione per testare l'impermeabilità dell'orologio che Rolex ha realizzato insieme a Comex (Compagnie Maritime d'Expertise).

Poi, questo orologio monta la corona di carica Triplock, con una doppia zona impermeabile all'interno del suo tubo e una terza alla sua fine. Sulla sua lunetta girevole unidirezionale, sempre in titanio RLX, si trova il disco graduato per calcolare i tempi di immersione in Cerachrom nero, mentre il quadrante nero utilizza l'oro bianco per gli indici e le lancette, entrambi arricchiti dal materiale luminescente Chromalight, che offre una leggibilità delle informazioni dell'orologio più a lungo anche in condizioni di forte oscurità. Il movimento è il calibro di manifattura 3230 a carica automatica, introdotto per la prima volta nel 2020, che è capace di 70 ore di riserva di carica e può vantarsi del certificato cronometro Superlativo, una certificazione di qualità ulteriore fatta da Rolex stessa una volta che ogni suo movimento è stato certificato cronometro da Cosc (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres). Il bracciale Oyster, in titanio RLX, qui presenta sia il sistema di allungamento Glidelock sia le maglie di allungamento Fliplock. Tutte caratteristiche che rendono l'Oyster Perpetual Deepsea Challenge capace di attraversare agilmente, e senza problemi, sia le vie dell'acqua, sia le più familiari vie cittadine.

Il fondello a vite dell'orologio in titanio RLX ha inciso la scritta “Mariana Trench” e le date 23-01-1960 e 26-03-2012 in omaggio alle due immersioni nella Fossa delle Marianne: la prima del duo Jacques Piccard e Don Walsh, la seconda in solitaria di James Cameron. La corona, anch'essa in titanio RLX, è di tipo Triplock con sistema di tripla impermeabilizzazione.

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