Agricoltura

Patuanelli: l’accordo sul prezzo del latte è superato, verso un nuovo tavolo

Il ministro dell’Agricoltura ammette la difficoltà degli allevatori per gli aumenti dei costi di produzione. Assolatte: penalizzate dal caro-materie prime anche le imprese

di Micaela Cappellini

(IMAGOECONOMICA)

2' di lettura

L’accordo nazionale su prezzo del latte «è superato». A dirlo è lo stesso ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, che ha aggiunto: «Sarà mia cura convocare rapidamente e nuovamente il tavolo». Da giorni le associazioni degli imprenditori agricoli protestano contro l’aumento dei costi di produzione del latte, che stanno facendo lavorare molti di loro in perdita. In Lombardia, ma soprattutto in Sardegna, nei giorni scorsi si sono susseguite diverse manifestazioni di protesta degli allevatori, mentre La Coldiretti ha fissato per giovedì 17 una mobilitazione nazionale a difesa del latte e degli altri prodotti agroalimentari made in Italy.

Sul tema è intervenuta anche l’Ismea, dal cui indice dei prezzi 2021 risulta che il settore del bovino da latte è tra i più esposti all’incremento dei costi di produzione innescati dalle tensioni dei prezzi delle materie prime. Secondo i calcoli dell’ente pubblico, il costo medio di produzione del latte risulterebbe pari a 46 centesimi al litro, ben al di sopra dei 41 centesimi fissati dall’accordo sul prezzo del latte firmato lo scorso novembre tra allevatori, imprese della trasformazione e grande distribuzione.

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Assolatte, che raccoglie le imprese della trasformazione, lancia a sua volta un appello al ministro Patuanelli: «L’impennata dei costi che ruotano attorno ai fattori produttivi del latte colpiscono tanto il comparto agricolo quanto le imprese di trasformazione», si legge in una nota. La soluzione del problema, dicono le imprese, non può essere tutta a loro carico, ma va trovata coinvolgendo anche altri attori, a cominciare dall’anello della distribuzione . «Le nostre imprese - sostiene il presidente di Assolatte, Paolo Zanetti - si trovano in una situazione di fortissima sofferenza, mai provata in passato. Fino ad oggi, infatti, non è stato possibile trovare soluzioni per trasferire sul prodotto finito gli evidenti aumenti di costo, nonostante abbiamo dettagliato ai nostri interlocutori della distribuzione le ragioni che spingono le aziende a un tale necessità». Per Assolatte c’è «l’urgenza di specifici aiuti al settore e di interventi straordinari immediati che portino ad una riduzione dei costi di chi il latte lo produce e lo trasforma».

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