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Paul Ricoeur “Attorno alla psicoanalisi”

Il libro edito da Jaca Book è un’occasione per rileggere le sue interpretazioni

di Armando Torno

(Aurimages via AFP)

2' di lettura

Paul Ricoeur (1913-2005) è stato un pensatore tra i più interessanti del Novecento. Oltre che professore all'università di Strasburgo, poi di filosofia generale alla Sorbona e in seguito a Nanterre e Chicago, ha lasciato numerose opere riguardanti i diversi campi della cultura e del sapere, comprese delle riflessioni sulla metafora e sulla narrazione.



I suoi interessi iniziali furono per la fenomenologia e l'esistenzialismo, poi si orientò verso una prospettiva ermeneutica legata a studi sul concetto di simbolo; per tale motivo si dedicò a indagini sul linguaggio del mito, della religione e della poesia. In esso scorgeva la rivelazione delle categorie – il sacro, la colpa, la fallibilità – che riescono meglio di altre a definire le coordinate dell'uomo nel mondo e il suo modo di comprendersi, di essere.

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Psicoanalisi

In questa prospettiva vanno intesi anche gli interessi di Ricoeur per la psicoanalisi. Egli indicò i tre “maestri del sospetto” in Marx, Nietzsche e Freud, i quali definirono falsa scienza quella di origine cartesiana. Anche se li chiamerà in altra parte, ribadendo il giudizio, “i tre distruttori”, interpretò la psicoanalisi come uno dei maggiori tentativi – qui utilizziamo le parole di uno storico della filosofia – di “problematizzare la nozione cartesiana di soggetto a favore di un'immagine dell'uomo che si rivela e si comprende soltanto attraverso i simboli”.


A cura di Francesco Barale

Per questi e per numerosi altri motivi la pubblicazione del volume di Ricoeur “Attorno alla psicoanalisi” (Jaca Book, pp. 452, euro 28; opera a cura di Francesco Barale) è un'occasione per rileggere le sue interpretazioni e intendere meglio l'universo filosofico del ‘900 che ha dialogato con questa disciplina.


Il volume è in due parti. Nella prima si presenta la raccolta “Écrits et conférences 1. Autour de la Psychanalyse”, a cura del Fonds Ricoeur: comprende dieci saggi poco noti d'interesse sia per un filosofo, sia per uno psicoanalista. La seconda, “Una lunga via. Scritti 1954-2003”, offre testi come “Morale senza peccato o peccato senza moralismo?” oppure “Psicoanalisi e interpretazione. Un ritorno critico”. Pagine che mettono a disposizione per la prima volta in Italia la maggior parte degli scritti di Ricoeur sull'argomento, escluse le due grandi opere degli anni '60, “Della interpretazione. Saggio su Freud” e “Il conflitto delle interpretazioni”.

La collana “Psyché”

Con questo volume Jaca Book inaugura la collana “Psyché” e per l'occasione c'è una nota editoriale di Vera Minazzi. Nella quale si ricorda che l'editrice milanese, in realtà, riprende “i fili di un antico progetto”: con esso intende “pubblicare non tanto volumi specialistici sulle singole discipline della psiche, quanto testi che ne interroghino i fondamenti e li intersechino con altri ambiti disciplinari”.

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