Pearson lancia “Pearson Social Reading” il social network della lettura per le scuole
di Redazione Scuola
4' di lettura
Leggere e commentare testi secondo le dinamiche dei social networks familiari ai ragazzi, in un ambiente digitale protetto e sicuro, in una stanza di lettura comune a studenti e docenti da tutta l'Italia: Pearson Italia, leader nel settore education, lancia il progetto didattico “Pearson Social Reading with Betwyll”, il social network della lettura, per avvicinare i ragazzi al testo scritto attraverso un'esperienza di lettura personale e condivisa.
Pearson Social Reading, nato in collaborazione con la start up Betwyll - che ha ideato il metodo del social reading e l'ha diffuso - è un progetto innovativo per studenti e docenti della scuola secondaria di secondo grado, che introduce la pratica della lettura condivisa (social reading) nella didattica.
Tra i primi progetti in partenza, da ieri “Dialoghi con Dante”: un progetto di social reading speciale, per i 700 anni dalla morte del poeta, con testi per avvicinare i ragazzi all'opera dantesca e personaggi virtuali tratti dalla Commedia, che interagiranno con gli studenti.
Pearson Social Reading funziona grazie a un'App gratuita e scaricabile su smartphone e tablet: studenti e docenti, attraverso i loro profili dedicati e all'interno di un ambiente digitale educativo sicuro e ideato specificamente per le scuole, possono leggere insieme un testo, commentarlo e discuterne secondo le dinamiche dei social network, con brevi messaggi di testo di massimo 140 caratteri (twyll).
La stanza di lettura è comune a tutti gli studenti coinvolti, che possono così condividere i loro commenti tra ragazzi e ragazze da scuole diverse in tutto il territorio nazionale. Il progetto è trasversale alle diverse discipline ma anche a differenti tipi di testo: testi letterari ma anche poesie, saggi, documenti, articoli di giornale.
Dal prossimo anno scolastico, infatti, Pearson Social Reading diventa parte integrante dell'offerta formativa di oltre trenta manuali Pearson: libri di letteratura italiana, ma anche di discipline come storia, biologia, inglese, fisica, diritto ed economia.
Tutti i contenuti e le attività didattiche a essi collegate saranno fruibili liberamente dai docenti attraverso la Pearson Social Reading App: alcuni percorsi di lettura pubblici saranno avviati da Pearson, ma gli stessi docenti potranno lanciare progetti di social reading privati creando “stanze virtuali” di lettura per le proprie classi, su temi e con testi a loro scelta dalla libreria messa a disposizione dall'editore, con un calendario di lettura autonomo.
I docenti potranno utilizzare un'ampia offerta di strumenti di supporto e avvalersi del costante monitoraggio di Pearson.
Ai progetti già avviati partecipano migliaia di studenti e i loro docenti di tutta Italia: sono infatti più di 3.000 i partecipanti al progetto “Generazione 2030”, su cittadinanza e sostenibilità e quasi 2.500 per “Will&Youth”, percorso su lingua e letteratura inglese.
Il social reading, quindi, non è appannaggio esclusivo delle materie umanistiche, ma diventa un approccio rivoluzionario al testo come strumento di confronto e dibattito, in un'aula virtuale dove i ragazzi possono commentare con pensieri e riflessioni e lanciare spunti di dibattito usando parole scritte, brevi video, “meme”, immagini, come fanno tutti i giorni sui social networks.
Ogni testo diventa così oggetto di un'esperienza di lettura condivisa, in una contaminazione di generi e saperi. Il docente e gli studenti interagiscono liberamente attraverso i commenti, con una sorpresa: la presenza di personaggi “misteriosi”, protagonisti dei testi stessi – da Shakespeare a Dante – che con veri e propri profili social partecipano alla discussione: così avremo Shakespeare che fornisce una chiave di lettura inedita a un suo testo, e Paolo e Francesca che parlano in diretta della propria storia nella Divina Commedia, secondo le logiche dei giochi di ruolo amati dai ragazzi.
Strumento per avvicinare i ragazzi alla lettura, incentivare all'approfondimento e far apprezzare la bellezza del testo scritto, il social reading riesce a far emergere pensieri e riflessioni spontanee dei ragazzi: uno specchio su una generazione e un'età, l'adolescenza, tanto più prezioso in quest'anno di didattica a distanza e difficoltà per gli adolescenti a esprimere le proprie emozioni.
Studenti e docenti potranno approfondire i temi cari a Dante attraverso la lettura social di testi di grandi autori del Novecento italiano ed europeo che hanno attinto in modo personale all'immenso immaginario dantesco, da Gabriele d'Annunzio a Ezra Pound su Paolo e Francesca, da Primo Levi con “Se questo è un uomo” a Konstantinos Kavafis con “Itaca”, per parlare dell'Inferno. Ma non mancano canzoni e opere d'arte, come “Il sogno” di Boccioni e un brano di Giuliano Palma, per un approccio multidisciplinare e trasversale.
Infine, nella stanza di lettura virtuale compariranno “ospiti speciali”, alter ego virtuali per stimolare la discussione: da Dante stesso a Paolo e Francesca e Ulisse.
“Come casa editrice education – dichiara Mila Valsecchi, direttore generale di Pearson Italia - consideriamo la lettura sia un valore in sé, sia uno strumento indispensabile per la crescita e la formazione delle ragazze e dei ragazzi. Perciò ci siamo molto interrogati sul modo migliore per avvicinare gli studenti al testo scritto, usando una modalità a loro propria: in quest'ottica abbiamo iniziato una proficua collaborazione con Betwyll, la start-up che ha ideato la pratica del social reading, per sviluppare un'app dedicata specificamente alla scuola. È nato così il progetto “Pearson social reading with Betwyll».
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