Pechino 2022, bronzo per Wierer (biathlon) e Ghiotto (pattinaggio)
Medaglia di bronzo per Dorothea Wierer nella 7,5 km sprint di biathlon e Davide Ghiotto nel pattinaggio 10.000 metri
di Marcello Frisone
I punti chiave
4' di lettura
Medaglie di bronzo per Dorothea Wierer nella 7,5 km sprint di biathlon e Davide Ghiotto nel pattinaggio 10.000 metri ai Giochi olimpici di Pechino 2022. Sono dunque 10 le medaglie vinte dagli azzurri in questa edizione invernale.
Intanto, dopo l’eliminazione nello short track (1.000 metri) di Arianna Fontana, sfumata una nuova medaglia nello sci per Federica Brignone, si aspetta adesso la spada di Damocle del Tas (Tribunale arbitrale dello sport) di Losanna sulla pattinatrice russa Kamila Valieva positiva al test antidoping. Ma vediamo nel dettaglio.
Il bronzo di Dorothea Wierer
Wierer ha compiuto l'ennesima impresa della carriera. Una prova straordinaria quella della 31enne biathleta altoatesina che ha regalato spettacolo al poligono con una sessione di tiro perfetta e rapidissima, rafforzandola con una solida prova sugli sci stretti. Wierer ha chiuso in testa sia nella graduatoria dello Shooting Time sia del Range Time, regalandosi la soddisfazione di ottenere la prima medaglia a 5 cerchi nella storia del biathlon femminile italiano.
La medaglia d'oro è finita al collo della norvegese Marte Roeiseland, che ha messo in scena la gara perfetta, issandosi al primo posto con il tempo di 20'44”3, grazie anche al miglior tempo sugli sci. Seconda posizione per la svedese Elvira Oeberg, attardata di 30”9 rispetto alla leader della classifica.
Lisa Vittozzi ha chiuso al 36° posto, ma la sappadina si è comunque tolta la soddisfazione del secondo Range Time dietro a Wierer, con almeno 10 secondi sulle avversarie ma incappando in 4 errori al tiro a terra che l'hanno penalizzata chiudendo a 2'24”8. Cinquantasettesimo posto per Samuela Comola, ottantaduesima Federica Sanfilippo.
Eguagliati i podi di Pyeongchang
«Bentornata Dorothea, benvenuto Davide! Grazie ai vostri bronzi abbiamo eguagliato il numero di medaglie di PyeongChang 2018 a 9 giorni dalla fine dei Giochi. Orgoglioso di voi, siete stati bravissimi». Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha commentato il doppio bronzo conquistato da Ghiotto e Wierer alle Olimpiadi di Pechino, dove l’Italia ha già eguagliato i 10 podi di 4 anni fa. «Dorothea non tradisce mai e ancora una volta ha dimostrato la sua infinita classe. La medaglia di Davide invece è la conferma di una stagione straordinaria e della sua crescita tecnica - ha aggiunto Malagò -. Complimenti alle due Federazioni, ai presidenti Roda e Gios, e a tutti i tecnici. Stiamo rispettando le tabelle di marcia e onorando alla grande il nostro Paese».
Le 10 medaglie dell’Italia
Fino ad adesso sono 10 le medaglie vinte dagli azzurri a Pechino 2022:
- le 2 medaglie d’oro sono state vinte da Arianna Fontana (short track 500 metri donne) e dal duo Stefania Constantini e Amos Mosaner (curling, torneo di doppio misto);
- le 4 medaglie d’argento sono state aggiudicate da Francesca Lollobrigida (pattinaggio di velocità 3.000 metri) e dalla staffetta mista di short track (Arianna Fontana, Arianna Valcepina, Andrea Cassinelli e Yuri Confortola), Federica Brignone (sci alpino, gigante femminile), Federico Pellegrino (sprint tecnica libera dello sci di fondo);
- le 4 medaglie di bronzo sono state vinte da Dominik Fischnaller (slittino maschile) e Omar Visintin (snowboard cross), Dorothea Wierer (7,5 km sprint di biathlon) e Davide Ghiotto (pattinaggio 10.00 metri).
Sfuma il sogno della Brignone
Sfuma il sogno a 5 cerchi per Federica Brignone. L’azzurra, leader di coppa del mondo di SuperG, ha chiuso al settimo posto la prova olimpica, a 66 centesimi dalla svizzera Lara Gut-Behrami che ha conquistato l’oro. Argento per l’austriaca Mirjam Puchner e bronzo per l’altra svizzera Michelle Gisin.
Male anche le altre azzurre: Elena Curtoni decima, Marta Bassino 17/ma e Francesca Marsaglia 22/ma. «Se tornassi in cima - ha commentato Federica Brignone - non saprei cosa fare di diverso da quanto ho fatto oggi. Semplicemente non sono stata la migliore in queste condizioni».
Resta a riposo intanto Sofia Goggia in vista della prima prova di discesa libera in programma domani, 12 febbraio. L’approccio tenuto dalla Federazione è quello della verifica giorno per giorno delle sue condizioni fisiche dopo l’infortunio di Cortina del 23 gennaio.
Per il Roc la Valieva ha diritto di gareggiare
Dopo la sospensione dello sciatore iraniano Saveh Shemshaki da parte dell’Ita (International testing agency) risultato positivo a uno steroide anabolico, per il Comitato olimpico russo (Roc), la 15enne Kamila Valieva (pattinaggio artistico)ha il diritto di competere a Pechino 2022 e la sua medaglia d’oro è pienamente valida, malgrado la positività al doping riscontrata prima dei Giochi. In una dichiarazione, il Roc ha affermato di aver messo a disposizione un pool di legali e che la Valieva ha «il diritto di allenarsi e di prendere parte alle competizioni senza restrizioni fino a quando la Corte arbitrale dello sport non deciderà diversamente». Il test positivo è stato fatto prima dei Giochi e la medaglia d’oro nell’evento a squadre di pattinaggio artistico non dovrebbe essere «soggetta a revisione automatica».
Il controllo antidoping prima di Pechino 2022
L’8 febbraio 2022, dopo la fine della competizione di pattinaggio artistico a squadre, il Comitato olimpico russo ha ricevuto informazioni dall’International testing agency (Ias) che l’agenzia russa antidoping Rusada ha applicato una sospensione provvisoria a carico della Valieva a partire dallo stesso giorno in relazione al referto del laboratorio di Stoccolma - riconosciuto dalla Wada - di una notifica sul risultato negativo nel test della Valieva del 25 dicembre 2021 durante i campionati russi di pattinaggio di figura a San Pietroburgo.
Nel dettaglio, «è stata trovata la sostanza vietata trimetazidina, che appartiene alla classe S4.4 della Wada, nella lista proibita 2021». Il test antidoping di un atleta risultato positivo «non si applica al periodo dei Giochi Olimpici», ha rimarcato nella nota il Comitato olimpico russo, osservando che, allo stesso tempo, l’atleta «ha superato ripetutamente i test antidoping prima e dopo il 25 dicembre, anche già a Pechino durante il torneo di pattinaggio artistico. Tutti i risultati sono negativi».
In attesa della decisione del Tas
Lo stato di sospensione provvisoria avrebbe impedito alla Valieva il diritto di partecipare alle «competizioni russe e internazionali fino alla decisione finale sul suo caso». Per proteggere i suoi diritti e interessi, «sono stati coinvolti avvocati qualificati, che forniscono all’atleta tutta l’assistenza legale necessaria».
La Valieva ha chiesto alla Rusada una udienza accelerata per revocare la sospensione provvisoria che può essere impugnata dalle parti interessate al Tribunale arbitrale dello sport di Losanna (Tas).
Pertanto, allo stato attuale, «un’atleta ha il diritto di allenarsi e di prendere parte alle competizioni integralmente senza restrizioni, a meno che il Tas non decida diversamente in merito al suo status in relazione ai Giochi olimpici».
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