Peeling, sieri e tonici, ecco come far sparire le macchie cutanee
La richiesta di eliminare questa imperfezione suviso, collo, décolleté e dorso delle mani è in continua crescita
di Monica Melotti
4' di lettura
Un problema sempre più sentito, tanto da dedicargli , il 25 maggio, la giornata internazionale delle macchie cutanee. I dati generali riportano che il problema colpisca una donna su tre, i maschi ne sono meno colpiti, in modo trasversale, di qualunque età ed etnia. La richiesta di eliminare le macchie sul viso, collo, décolleté e dorso delle mani è in continua crescita ed esistono sempre più trattamenti per eliminarle e prevenire la loro formazione. Va però precisato che non tutte le macchie sono uguali, il campo delle iperpigmentazioni è vasto e complesso.
«Le macchie ipercromiche, più comunemente iperpigmentazioni, sono caratterizzate da un'enorme presenza di melanina in una ristretta area di cute», spiega Maria Gabriella Di Russo, medico estetico Milano e Formia e membro comitato scientifico Agorà Milano. «Possono essere dovute a diversi fattori: l’avanzare dell’età, le cosiddette macchie senili, localizzate soprattutto al dorso delle mani e al viso; le modificazioni ormonali, come nel caso dell’impiego di contraccettivi orali, di terapia ormonale sostitutiva in menopausa e infine durante la gravidanza con il cloasma gravidico. In quest’ultimo caso le macchie sono localizzate soprattutto al volto e di solito scompaiono dopo il parto. Un'altra causa sono le esposizioni solari intense e discontinue senza un'adeguata protezione solare».
I trattamenti più efficaci
Una volta individuato il tipo di macchia ci sono diversi trattamenti. La valutazione però va sempre fatta dal medico che in base all'estensione della macchia, alla pigmentazione e allo stato di disidratazione della pelle sceglierà il trattamento più idoneo. «Uno dei trattamenti più innovativi è il Reverse Peel, o peeling inverso, indicato per le iperpigmentazioni e il melasma – continua la specialista - . È un trattamento progressivo di ricondizionamento delle macchie che agisce in modo inverso rispetto ai metodi tradizionali. Tratta gli accumuli di pigmento melanico rimuovendoli a livello dermico. Il trattamento si compone di 3 fasi in cui il medico applica i prodotti in sequenza. Il metodo PRX T33, invece, nasce come biostimolazione chimica, in realtà funziona come un peeling di media profondità con il vantaggio di non provocare l'esfoliazione dell'epidermide. Si tratta di un gel a base di acido tricloracetico al 33%, tamponato con il perossido d'igrogeno e acido cogico al 5%. L'acido cogico tratta le iperpigmentazioni legate al fotoaging. Per un risultato stabile è però necessario ricorrere a più sedute. Per la terapia laser è consigliato il Q-Switched, un laser dall'azione mirata che colpisce solo il pigmento melanina. È un trattamento medico-chirurgico che produce una luce di 532 nm di lunghezza d’onda sotto forma di impulsi di elevata energia e brevissima durata».
Dermamelan, un peeling super efficace
Un trattamento consolidato è il Dermamelan, gold standard per il melasma e le macchie cutanee che però nel tempo si è evoluto migliorando le sue performance. «È un sistema avanzato di depigmentazione che agisce a vari livelli attuando un processo di correzione, regolazione intracellulare e intercellulare che permette di ottenere dei risultati sia per la rimozione delle macchie sia per la prevenzione sulla ricomparsa delle stesse» spiega Antonino Pulvirenti, specialista in Geriatria e Gerontologia, esperto in Medicina Antiaging della Clinica Pulvirenti di Giarre. «Il protocollo si svolge in due fasi: la prima eseguita dallo specialista, la seconda, di mantenimento, eseguita dal paziente a casa propria. In studio si applica una maschera dal colore senapato, che agisce schiarendo ed eliminando le macchie cutanee attraverso l'inibizione del processo di melanogenesi. Sarà lo specialista a decidere il tempo di posa che può variare da 3 a 5 ore. Dopo aver tolto la maschera, il processo di schiarimento continua a casa utilizzando la crema Dermamelan Treatment. Questa fase è molto importante e il trattamento domiciliare va seguito in modo scrupoloso per alcuni mesi. Le avvertenze da seguire in questo periodo sono essenzialmente: l'utilizzo di una specifica crema (Melan recovery) è l'impiego di un solare ad altissima protezione spf 130».
Soluzioni domiciliari
Come in tutti i campi la prevenzione gioca un ruolo fondamentale. È importante prevenire la formazione delle le macchie brune con dei cosmetici ad hoc. La moderna cosmesi mette a disposizione dei cosmetici depigmentanti molto validi, va però detto che se la macchia è profonda bisogna rivolgersi allo specialista. Tra le novità segnaliamo: il protocollo Korff con un il siero Depigmenting AA-PE, a cui si aggiunge il latte in crema, il tonico rigenerante e una maschera micropeeling. Sempre nel campo maschere Sisley ha appena lanciato la Masque Exfoliant Enzymatique, che in un solo minuto trasforma la qualità della pelle, donandole un nuovo splendore. Lierac, invece, propone Lumilogie Doppio Concentrato Giorno Notte che agisce su 3 tipi di macchie: in via di formazione, visibili e diffuse. Tra i sieri: Dark-Spot Reducing Serum di Eterea Cosmesi Naturale con arbutina, vitamina C e acido azelaico per un'intensa azione schiarente e Collistar Attivi Puri, Concentrato Anti Macchia con acido glicolico e niacinamide per trattare le macchie cutanee localmente. Sul versante creme Dermophisiologique propone la D white con arbutina e acido azelaico per un'azione schiarente, mentre Freshly Cosmetics ha appena lanciato Lotus Radiance Dark Sport Treatment che riduce le macchie del viso con il 99% di ingredienti naturali, tra cui l'alga Cystoseira.
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