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Pellegrini riapre tutti i ristoranti con la consulenza del professor Burioni

Molti hanno proseguito l'attività per questi due mesi, gli altri riapriranno dal 4 maggio. Le misure di prevenzione messe a punto: dal Covid manager alle monodosi alle prenotazioni attraverso una piattaforma tecnologica

2' di lettura

Da lunedì 4 tornerà girare a pieno regime la azienda Pellegrini, fondata da Ernesto Pellegrini che la guida insieme alla figlia Valentina come vice, che ha messo in sicurezza i propri 600 ristoranti presso aziende, ospedali, comunità religiose e case di riposo. Molti sono rimasti aperti negli scorsi due mesi, gli altri lo saranno dalla settimana prossima.

La messa in sicurezza è il frutto della collaborazione con il professor Roberto Burioni, per le competenze scientifiche e il supporto della società Lifenet Healthcare. La Pellegrini ha potuto così realizzare un protocollo relativo all'attività di ristorazione, in presenza del Coronavirus, con regole e raccomandazioni per i propri dipendenti e per i commensali che frequentano i ristoranti, al meglio delle conoscenze operative e della conoscenza medica.

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La collaborazione con il Prof. Roberto Burioni e con Lifenet Healthcare proseguirà per r tutta la durata della pandemia con sessioni di formazione dedicate al proprio personale interno, a partire dai responsabili operativi e dai direttori di servizio.

Il protocollo per una riapertura in sicurezza comprende alcune regole essenziali che vanno dal distanziamento sociale all'utilizzo dei dispositivi di protezione individuali (DPI), a cui si aggiungono la creazione del ruolo di Covid manager all'interno di ogni mensa per un puntuale controllo del rispetto delle regole, la possibilità di predisporre separatori che siano una barriera per le particelle potenziali portatrici di virus, l'abolizione delle isole di condimento e la relativa sostituzione con mono-dosi forniti in linea, l'imbustamento di tutte le posate sanificate, la possibilità di prenotare il pasto attraverso una piattaforma tecnologica dedicata e di ritirarlo presso il ristorante. Il tutto associato a rigide norme per il personale Pellegrini sia in termini di igiene che di organizzazione del lavoro.

“La Pellegrini è sempre stata in anticipo sui tempi. È stato quindi naturale – afferma il presidente Ernesto Pellegrini – prevedere procedure allineate ai più rigorosi standard di sicurezza e validate da terze parti indipendenti per tutelare i propri 9.300 collaboratori e le 200.000 persone che ogni giorno pranzano o cenano nei nostri ristoranti. Ciò è espressione della profonda responsabilità che sentiamo come azienda, nella consapevolezza dell'impatto sociale che la nostra attività ha sulla vita quotidiana di così tante persone e delle loro famiglie”.

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