indagine perseo-sirio

Pensione, 4 dipendenti pubblici su 10 non sanno come funziona

di Marco lo Conte

(Agf)

2' di lettura

Che i dipendenti pubblici abbiano un sesto senso per la pensione è solo un luogo comune. Anzi, solo una minoranza sa con quale regime andrà in pensione, una quota che sale con il salire degli anni di distanza dalla pensione stessa. Lo rivela un’indagine presentata qualche giorno fa dai vertici del Fondo pensione Perseo-Sirio, che si occupa della previdenza complementare dei dipendenti del pubblico impiego, frutto dalla fusione tra le due sigle previdenziali, inizialmente destinati a platee differenti, poi unificate.

L’indagine è stata condotta su 1.072 dipendenti della pubblica amministrazione ed evidenzia che ben il 38,5% degli intervistati non è in grado di fornire una risposta sul proprio regime previdenziale: l’opzione “non so” è stata indicata in altre parole da quasi 2 lavoratori su cinque.

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Coloro i quali sono in grado di fornire una risposta corretta sono pochi: il 44,9%, tra chi andrà in pensione tra 30 anni e più, percentuale che cala man mano che si riduce la distanza dal pensionamento: ma non supera il 57% tra chi deve ancora lavorare più di 21 anni; mentre è naturalmente più agevole la risposta per chi ha meno di 10 anni di lavoro: tra costoro le risposte corrette sono circa il 75%.

Le cose vanno peggio se si considera la conoscenza del fondo pensione complementare. Solo il 29% degli intervistati ha fornito in media una risposta corretta alle otto domande su finalità, modalità di gestione e funzionamento di Perseo-Sirio. Il 48,41%, addirittura, dichiara di non aver mai sentito parlare del fondo. Dall’indagine emerge anche una (curiosa) diffidenza di medici e veterinari nei confronti del fondo pensione (indisponibili a iscriversi nel 38,2% dei casi).

La cura della propria pensione non è maggiore tra i lavoratori della scuola: solo 5mila di loro hanno partecipato alle elezioni per il rinnovo dei vertici del fondo pensione di categoria, Espero. Cifra davvero esigua se si confronta non solo con il numero di iscritti al fondo pensione stesso, circa 100mila, ma anche al numero complessivo di insegnanti e personale Ata della scuola italiana, circa 1,2 milioni di addetti. Ben poco, soprattutto se si considera l’operazione di comunicazione lanciata un anno fa tra insegnanti e personale Ata, a opera delle rappresentanze sindacali e del ministero dell’Istruzione. Evidentemente chi lavora nella scuola è estremamente fiducioso in materia pensionistica, al punto di disinteressarsene completamente.

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