Pensioni, boom di domande all’Inps per riscatto laurea e pace contributiva
Sono in tutto 67.680 le domande arrivate all’Inps da marzo a dicembre 2019 per il recupero di anni e contributi ai fini della pensione. Il triplo rispetto al 2018
di Francesca Barbieri
2' di lettura
Quasi 29mila domande per il riscatto ordinario della laurea, poco meno di 35mila per quello agevolato e 5mila per la pace contributiva. Sono in tutto 67.680 le domande arrivate all’Inps da marzo a dicembre 2019 - in base ai dati forniti al Sole 24 Ore dall’istituto di previdenza - per il recupero di anni e contributi ai fini della pensione.
Un boom rispetto al 2018 (quando l’unica possibilità era il riscatto ordinario della laurea): due anni fa arrivavano in media 2.320 richieste al mese, contro una media di 6.321 del 2019.
Pace contributiva sperimentale fino al 2021
La pace contributiva - introdotta dal decreto 4/2019 - permette di riscattare un periodo scoperto da contributi collocato dopo il 1995 in un arco di tempo compreso tra l’anno del primo contributo e quello dell’ultimo accreditato (comunque non oltre il 29 gennaio 2019) . Possono essere “recuperati” al massimo 5 anni (anche non consecutivi) collocati in periodi scoperti da contributi obbligatori (versati o ancora da regolarizzare).
Lo strumento è utile sia per maturare il diritto alla pensione sia per l’importo dell’assegno. La pace contributiva è sperimentale: le domande vanno presentate entro il 31 dicembre 2021.
Il costo - che si può rateizzare in massimo 10 anni - si calcola applicando l’aliquota contributiva di finanziamento in vigore alla data di presentazione della domanda nella gestione pensionistica ove opera il riscatto applicata all’imponibile degli ultimi 12 mesi. Il vantaggio fiscale - pari alla detrazione d’imposta al 50% - va goduto in 5 anni d’imposta.
Il riscatto laurea agevolato
Sempre il decreto 4/2019 ha introdotto la possibilità di riscattare gli anni di studio all’università a un costo agevolato (poco più di 5mila euro l’anno) rispetto a quello “ordinario”. La misura in questo caso è permanente. Due i requisiti: avere almeno un contributo versato nella gestione Inps dove si intendono riscattare gli anni di studio e il corso deve collocarsi nei periodi di competenza del metodo contributivo che - in base alla legge Dini - ha cominciato a essere operativo dall'inizio del 1996.
Il costo è fiscalmente deducibile e rateizzabile, senza alcun interesse, per un massimo di 10 anni.
Da marzo a dicembre 2019 sono arrivate 28.587 domande per il riscatto ordinario e 34.623 per quello agevolato. Le richieste arrivano soprattutto dagli iscritti alla gestione privata - circa 5mila al mese, il triplo rispetto al 2018 - mentre dagli iscritti alla gestione pubblica arrivano circa mille domande al mese (il doppio rispetto al 2018).
Per approfondire
●● Guida Facile «Pensioni 2020»
● Riscatto della laurea: ecco il calcolatore per fare il test di convenienza
● Negli ultimi 20 anni le pensioni italiane sono cresciute più degli stipendi
- Argomenti
- Dini
- Il Sole 24 Ore
- INPS
- Sempre
Brand connect

loading...