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Pensioni, il colpo di coda di Quota 100: nel 2022 già attese altre 36mila uscite

Inps ed Ufficio parlamentare del bilancio ipotizzano che, come lo scorso anno, il 79% di vecchie e nuove «giacenze» possa trasformarsi in pensionamenti anticipati effettivi

di Marco Rogari

Pensioni, Quota 100 non è decollata, solo 380mila domande in 3 anni

2' di lettura

L'incertezza sul reale destino dell'annunciata mini-riforma delle pensioni, con il tavolo governo-sindacati ancora “congelato”, e lo scarso appeal di Quota 102 potrebbero favorire una sorta di colpo di coda, quasi fuori tempo massimo, di Quota 100. Come è noto, chi entro il 31 dicembre 2021 ha maturato i requisiti richiesti, ovvero almeno 62 anni d'età e 38 di contribuzione, potrà ancora presentare domanda. E in 12.100 lo hanno già fatto nei primi tre mesi di quest'anno. A ottenere l'ok fin qui sono stati solo 4.700 soggetti, ma, aggiungendo le richieste proiettate su quest'anno che sono già state accolte e quelle che otterranno il via libera dalle cosiddette “giacenze”, nel dettagliato dossier elaborato da Inps e Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) si stima che le nuove pensioni anticipate con decorrenza 2022 potrebbero essere già 36mila.

A fine dicembre 2021 accolte 379.860 domande, ma quasi 39mila quelle ancora «giacenti»

Nel rapporto Inps-Upb si sottolinea che a fine dicembre 2021, a conclusione dei tre anni di sperimentazione di Quota 100, risultavano accolte 379.860 richieste, pari al 78,9% delle 481.444 complessivamente presentate, mentre quelle respinte erano 62.825 (il 13%). Ma alla stessa data erano ancora «giacenti» presso l'Inps 38.759 domande (l'8,1% del totale di quelle inoltrate).

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A marzo 2022 «n giacenza» altre 6.700 richieste

Nei primi tre mesi di quest'anno sono pervenute all'Inps circa 12.100 nuove domande di uscita con Quota 100 da parte di chi aveva maturato i requisiti prima del 31 dicembre 2021: poco meno di 6.200 nel mese di gennaio, 3.700 a febbraio e 2.200 a marzo. L'85% di queste richieste è arrivato dal settore privato (7.600 lavoratori dipendenti e 2.700 lavoratori autonomi) e il restante 15% (circa 1.800 domande) dal pubblico impiego. Di questo nuovo flusso sono già state accolte 4.700 richieste (il 39% del totale), ma altre 6.700 al momento della stesura del rapporto Inps-Upb risultavano ancora «giacenti».

Oltre 10mila domande hanno ottenuto l'ok con decorrenza 2022

Il rapporto Inps-Upb mette in evidenza come alle 4.700 richieste accolte nel primo trimestre di quest'anno vadano aggiunte le oltre 5.400 domande presentate e accolte fino al 31 dicembre 2021 ma con decorrenza 2022. In tutto hanno ottenuto il via libera dall'Inps a uscire quest'anno con Quota 100 più di 10.100 soggetti.

Con la spinta delle “giacenze” già previste quest'anno 36mila uscite

Ma c'è anche da considerare la “spinta” che arriverà dalle cosiddette «giacenze». Alle quasi 39mila domande giacenti al 31 dicembre 2021 vanno aggiunte le 6.700 inoltrate all'Inps nel primo trimestre di quest'anno. Lo stock è dunque di oltre 45.000 richieste e, come sottolineano Inps e Upb, applicando la percentuale di accoglimento delle domande registrata nel 2021, pari al 79% , si tradurrebbe in poco meno di 36.000 nuove pensioni decorrenti dal 2022.

A fine 2025 saranno oltre 450mila i «fan» di Quota 100

Nello stesso dossier si prevede che nel corso del 2022 il numero delle domande di Quota 100 «accolte» crescerà ancora. Non a caso Inps e Upb stimano che alla fine del 2025, quando la corsa a questo strumento pensionistico potrà considerarsi davvero esaurita, le uscite complessive potranno arrivare a 450mila, se non addirittura a 460mila: 70-80 mila in più delle 380mila registrate a fine 2021.

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