Pensioni complementari, i sindacati chiedono meno tasse
«La previdenza complementare - dice il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga - è oramai pilastro fondamentale del sistema previdenziale e deve essere accessibile per tutti i lavoratori e in particolare per i giovani. Bisogna ridurre la tassazione sui rendimenti e dare maggiori agevolazioni fiscali in caso di investimenti di economia reale e infrastrutture da parte dei fondi pensione».
I punti chiave
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Meno tasse sulla previdenza complementare, un nuovo semestre di silenzio assenso e una campagna informativa per una maggiore diffusione della previdenza complementare che non sia affidata solo ad Assoprevidenza: nella riunione tra Osservatorio sulla spesa previdenziale e le parti sociali Cgil, Cisl e Uil hanno ribadito l’importanza del cosiddetto secondo pilastro chiedendo condizioni di vantaggio per chi aderisce ai fondi che spingano di nuovo in alto le iscrizioni. Con questa riunione si chiudono gli incontri tecnici e la palla dovrebbe passare al Governo che dovrà mettere a punto gli interventi in legge di Bilancio.
«A questo punto - dice la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione - ci domandiamo quale sia l’ostacolo per una convocazione dei sindacati da parte del Governo sulla previdenza. Viene da pensare che non siano in grado di rispettare le promesse elettorali a partire dall’accesso alla pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età».
Governo verso proroga Quota 103
Al momento sembra che il Governo sia intenzionato semplicemente a prorogare le misure esistenti come Quota 103 (pensionamento con almeno 62 anni di età e 41 di contributi) e Ape sociale e a fare piccoli aggiustamenti ad Opzione donna allargando l’attuale platea e fissando il requisito per l’uscita a 60 anni per tutte (senza sconti per i figli).
Perequazione delle pensioni più alte
Quello che appare probabile invece è un intervento sulla perequazione delle pensioni più alte, a partire dai 3mila euro lordi al mese circa abbassando ancora la percentuale di recupero dell’inflazione fissata per quest’anno. «E’ importante - dice Ghiglione chiedendo di riproporre un periodo di silenzio assenso per l’iscrizione ai fondi - riportare la tassazione sui rendimenti della previdenza complementare a parametri precedenti e più vantaggiosi per chi aderisce, ed è fondamentale promuovere le condizioni, anche attraverso la leva fiscale, perché i fondi negoziali investano nell’economia reale».
Sindacati: ridurre la tassazione sui rendimenti
«La previdenza complementare - dice il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga - è oramai pilastro fondamentale del sistema previdenziale e deve essere accessibile per tutti i lavoratori e in particolare per i giovani. Bisogna ridurre la tassazione sui rendimenti e dare maggiori agevolazioni fiscali in caso di investimenti di economia reale e infrastrutture da parte dei fondi pensione». «Bisogna accentuare - afferma la Uil - la fiscalità incentivante che valorizzi l’investimento previdenziale» e «eliminare la gravissima scelta di affidare ad Assoprevidenza i fondi del comitato pubblico per la diffusione dei fondi pensione».
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