la giornata dei mercati

Borse, riscatto immediato dal lunedì nero. Milano chiude a +2%

Dopo l'avvio di settimana all'insegna delle forti vendite per la variante inglese al Covid e per gli aggiustamenti di portafoglio dei fondi a fine anno, i listini si risollevano grazie agli acquisti su banche, auto e tecnologici. Recupera il dollaro

di Andrea Fontana

La Borsa, gli indici di oggi 22 dicembre 2020

4' di lettura

Riscatto immediato per le Borse europee dal lunedì nero che, complice la variante inglese del Covid-19 e l'aggiustamento di portafogli di molti fondi, aveva fatto perdere il 2,7% circa all'Eurostoxx50 e il 2,6% a Piazza Affari. In una seduta guidata dagli acquisti sulle banche, sul comparto tecnologico e sul settore auto, tutti i principali indici dell'eurozona sono saliti di oltre un punto percentuale e Milano è stata la migliore chiudendo con un incremento del 2,03%.

A pesare sui listini a inizio settimana ci sono stati senza dubbio i timori legati alla nuova variante del virus individuata in Gran Bretagna, che ha portato a isolare ulteriormente il Paese e a un rafforzamento delle misure di contenimento. Tuttavia, gli analisti fanno notare che la notizia ha rappresentato anche un'occasione per iniziare a prendere profitto in vista della fine dell'anno e dopo il rally di novembre.

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Resta l'ottimismo sul 2021: "variante inglese" non muta scenario

A favorire il ritorno agli acquisti ci sono d'altro canto le speranze per l'imminente avvio della campagna vaccinale anche in Europa e l'approvazione del nuovo piano di aiuti da 900 miliardi di dollari negli Stati Uniti. I mercati guardano infatti con grande ottimismo il 2021 sia per via dell’arrivo del vaccino, che potrebbe riportare il mondo gradualmente verso la normalità a partire dalla seconda metà dell’anno. "La 'variante inglese' fa certamente paura, ma non pensiamo cambi lo scenario", commenta Luigi Nardella di Ceresio Investors. "I virologi - aggiunge - sembrano concordare sul fatto che i vaccini dovrebbero essere efficaci anche rispetto alla nuova forma di Covid, pertanto i mercati azionari torneranno a guardare con ottimismo oltre l’inverno".

Wall Street torna a scendere

Intanto Wall Street torna a scendere dopo un avvio in equilibrio. Il "sell off" dei mercati di inizio settimana, poi rientrato con il Dow Jones che ha chiuso in positivo la seduta del 21 dicembre, aveva messo in ombra lunedì 21 dicembre persino l'atteso accordo in Congresso su un piano di aiuti da 900 miliardi di dollari. Nella prima parte della seduta del 22 dicembre molti gli indicatori macroeconomici relativi agli Stati Uniti.

La lettura finale del Pil americano relativo al terzo trimestre 2020 è stata leggermente migliore rispetto al dato preliminare: l'economia americana è cresciuta del 33,4% rispetto al trimestre precedente (+33,1%) la lettura preliminare. In calo, e sotto le stime, la fiducia dei consumatori Usa nel mese di dicembre. In miglioramento invece l'andamento del settore manifatturiero misurato dalla Fed di Richmond e relativo al mese di dicembre.

Exor prima della classe dopo l'ok Ue a Stellantis

Il via libera Ue alla aggregazione tra Fca e Psa che farà nascere il nuovo gruppo automobilistico Stellantis ha spinto le azioni di Exor (azionista di riferimento di Fiat Chrysler), salite del 5,18%, e quelle della stessa Fca (+2,44%) mentre a Parigi Peugeot è salita di oltre il 2% circa. Brillante StMicroelectronics (+3,78%). Tra i bancari in evidenza soprattuto Banco Bpm(+3,2%) mentre è risalita dopo un brutto avvio Atlantia(+3,15%): inizialmente la holding aveva pagato i contenuti della relazione dei periti tecnici incaricati dal Gip dell'inchiestea sul Ponte Morandi che hanno indicato nella scarsa manutenzione uno dei fattori chiave per il crollo dell'infrastruttura.

Andamento Piazza Affari FTSE Mib
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Dollaro in forte rimonta sull'euro

In calo i prezzi del petrolio con il Wti febbraio a 47,53 dollari al barile e il Brent febbraio indicato a 50,53 dollari al barile. In netto recupero il biglietto verde americano sul mercato valutario: il cambio euro/dollaro torna sotto quota 1,22 e scambia sul finale a 1,2175 (1,2210 lunedì 21 dicembre).

BTp, spread torna a quota 111

Seduta priva di particolari spunti per i BTp scambiati sul secondario telematico Mts ma i titoli sovrani italiani approfittano del calo dei corsi del Bund nella seconda parte di giornata con la conseguenza che lo spread con i titoli tedeschi si è chiuso rispetto alle indicazioni della prima parte della giornata. Nel finale il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005422891) e il pari durata tedesco è indicato a 111 punti base dai 116 dell'avvio e i 110 punti del closing della vigilia. Il rendimento dei decennali si conferma nel finale allo 0,56%, livello già indicato in apertura di seduta in calo rispetto al finale di lunedì 21 dicembre(0,58%).

Tokyo chiude a -1% su timori per nuovo ceppo di Covid

La Borsa di Tokyo ha chiuso in netto calo, temendo uno scenario catastrofico per la ripresa economica dopo il nuovo ceppo di coronavirus scoperto nel Regno Unito che ha seminato il panico in tutto il mondo. L'indice Nikkei è sceso dell'1,04% a 26.436,39 punti, l'indice piu' ampio Topix ha perso ancora di piu' (-1,56% a 1.761,12 punti). Preoccupano anche l'andamento della pandemia in Giappone e lo spettro di un "no deal" che incombe sui negoziati post Brexit tra Londra e Bruxelles, dieci giorni prima dell'uscita definitiva del Regno Unito dall'Unione europea.

Germania, fiducia consumatori gennaio peggiora a -7,3 punti

Le fiducia dei consumatori tedeschi per gennaio e' risultata in calo a -7,3 punti rispetto ai -6,8 punti di dicembre. E' il terzo declino consecutivo dovuto alla recrudescenza dei casi di coronavirus, come sottolinea il gruppo Gfk. Tuttavia si tratta di un risultato migliore rispetto alle indicazioni degli analisti che si aspettavano un calo di 9,5 punti.

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