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Per la cosmetica un 2024 in crescita e trainato dalle vendite all’estero

Il settore chiuderà il 2023 con un fatturato di 14,8 miliardi di euro in crescita del 10,9% e un export di 6,7 miliardi in aumento del 15% e un ulteriore +10% l’anno prossimo

di Marika Gervasio

2' di lettura

Un fatturato di 14,8 miliardi di euro in crescita del 10,9% e una proiezione, per il 2024, di poco più di 16 miliardi (+8,5% rispetto al 2023) con un export che a fine anno raggiungerà il valore record di 6,7 miliardi in aumento del 15% e un ulteriore incremento del 10% nel 2024. Sono i numeri dell’industria cosmetica in Italia presentati ieri durante l’ultima giornata della Milano Beauty Week.

Risultati che, secondo Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia, l’associazione di categoria che ha elaborato preconsuntivi e previsioni, «testimoniano la rilevanza del nostro comparto e la sua capacità di creare valore per l’intero Sistema Paese e ci consentono di classificarci terzi in Europa per fatturato, dopo Germania e Francia».

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Indicativo dello stato di ottima salute del settore è l’andamento della produzione conto terzi, a monte della filiera, che dovrebbe chiudere l’anno con un fatturato di 2 miliardi (+9,1% rispetto al 2022). Mentre, sul fronte del mercato interno, i consumi dovrebbero arrivare a 12,4 miliardi alla fine dell’anno (+8,2% nel confronto col 2022) con previsioni di crescita del 5,8% per il 2024.

Mass market, profumeria e farmacia restano i tre canali più rappresentativi a valore. Sono invece e-commerce e profumeria a registrare le dinamiche di crescita più importanti. Nello specifico, le stime sul secondo semestre del 2023 indicano un valore di 5,2 miliardi per i cosmetici acquistati nella grande distribuzione (+7,8% e +4,8% nel 2024); in seconda posizione gli acquisti in profumeria con 2,5 miliardi (+12%) e una previsione di crescita per il prossimo anno dell’8,5 per cento. La farmacia si conferma in terza posizione con un valore preconsuntivo di 2 miliardi (+5,8% e +4,1% nel 2024).

L’e-commerce resta saldo come quarto canale distributivo con 1,1 miliardi a fine anno (+12%) e un ritmo di crescita sostenuto (+9,8%) anche per il 2024. Seguono l’acconciatura professionale (circa 600 milioni nel 2023) e l’erboristeria, prossima ai 400 milioni. Si assestano su valori analoghi anche le vendite dirette, porta a porta e per corrispondenza (intorno ai 400 milioni); infine, l’estetica professionale con un valore stimato a fine 2023 di quasi 200 milioni.

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