Lotta al covid-19

Per entrare in Sardegna dall’8 marzo bisogna registrarsi sul sito o nell’app regionale

Ingressi tracciati e poi controllo certificato di vaccinazione o negatività. In alternativa, test al porto o aeroporto oppure bisogna stare in quarantena

di Davide Madeddu

3' di lettura

Ingressi tracciati, con iscrizione sul sito o app regionale, e poi controllo certificato di vaccinazione o negatività. In alternativa test al porto o aeroporto oppure quarantena. Da lunedì 8 marzo (e fino al 24 marzo) scattano i nuovi provvedimenti per chi arriverà in Sardegna. Le nuove disposizioni sono contenute nelle due ordinanze firmate a tarda sera del 6 marzo dal presidente della Regione Christian Solinas.

La registrazione sul sito

Primo passaggio che deve compiere chi vuole raggiungere l'isola (sia in aereo sia in nave) è la registrazione «prima dell'imbarco accedendo alla sezione “Nuovo Coronavirus” nella home page del sito istituzionale della Regione Sardegna o mediante l'applicazione “Sardegna Sicura” scaricabile dagli app-store per sistemi operativi iOs e Android».
Ogni passeggero dovrà poi dovrà presentare copia della ricevuta di avvenuta registrazione unitamente alla carta d'imbarco e a un documento d'identità in corso di validità.
All'atto della registrazione, che dovrà essere verificata agli imbarchi, i viaggiatori potranno certificare di essere stati immunizzati tramite vaccinazione (cioè di aver ricevuto entrambe le dosi previste) o di essersi sottoposti a test diagnostico con tampone antigenico o molecolare con esito negativo «eseguito – si legge nel provvedimento – non oltre le 48 ore dalla partenza».

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Le tre opzioni

Chi non è stato vaccinato e non è stato sottoposto a test prima dell'arrivo in Sardegna ha a disposizione 3 opzioni:
- sottoporsi al tampone antigenico all'arrivo, recandosi negli spazi dedicati all'interno di porti e aeroporti, con l'obbligo, in caso di esito negativo, di ripetere il test dopo 5 giorni;
- sottoporsi a tampone molecolare in una struttura autorizzata (pubblica o privata) entro 48 ore dall'ingresso nell'Isola;
- mettersi in isolamento al proprio domicilio per 10 giorni, avendo cura di darne comunicazione al proprio medico di famiglia, al pediatra di libera scelta, o per i non residenti all'azienda sanitaria territorialmente competente per il tramite del numero verde.

Scuole e trasporti

Il secondo provvedimento emanato dal presidente della Regione, valido fino al 15 marzo, riguarda invece il settore dei trasporti e quello delle scuole. Nello specifico «i mezzi del trasporto pubblico locale, a esclusione del trasporto scolastico dedicato, non potranno trasportare più del 50% dei passeggeri consentiti».
Quanto ai provvedimenti sulla scuola: «Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica in modo che almeno al 50% e fino a un massimo del 75% della popolazione studentesca delle predette istituzioni - per la prima settimana di vigenza della presente ordinanza - sia garantita l'attività didattica in presenza, comunque in misura non superiore a quella consolidata alla data odierna».
Per quanto riguarda i servizi educativi per l'infanzia e il primo ciclo di istruzione, l'attività continuerà a svolgersi integralmente in presenza. «È obbligatorio l'uso di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso dei predetti dispositivi».

Ristoranti e bar aperti, palestre e piscine chiuse

Dal 1° marzo sono aperti fino alle 23 ristoranti e pizzerie, bar e caffetterie sino alle 21 e coprifuoco dalle 23.30. Per il momento resteranno ancora chiuse le palestre, piscine e scuole di danza. L'eventuale riapertura sarà disposta, dopo il monitoraggio sull'andamento della curva epidemiologica e di concerto tra Regione, Iss e comitato tecnico scientifico. «La Sardegna, prima e attualmente unica Regione a essere stata classifica in zona bianca – annuncia il presidente – ha il diritto di tornare alla normalità attraverso un percorso graduale che difenda gli importanti risultati raggiunti con grande sacrificio. Il virus è ancora una minaccia e servirà mantenere tutte le precauzioni possibili per uscire dall'emergenza nei tempi più brevi. Continua incessantemente il nostro impegno contro il Covid-19 , per i sardi, per i tanti studenti del nostro territorio e per tutte quelle persone che troneranno in Sardegna e che potranno farlo in sicurezza».
Per Paolo Manca, presidente di Federalberghi «è un punto di partenza per mantenere la zona bianca. Chi si sposta oggi lo fa solo per motivi precisi e non per vacanza - dice - secondo quanto prescritto dall'ultimo Dpcm. Per quanto ci riguarda la stagione partirà a maggio, dato che la Pasqua è saltata per via del divieto. Auspichiamo che queste prescrizioni possano servire alla Sardegna per restare in fascia bianca, anche in vista della prossima stagione turistica».

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