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Per Feduf la collaborazione tra pubblico e privato è un valore per il Paese

La Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio dal 2014 ha coinvolto un pubblico di oltre 213.800 studenti e insegnanti

di Lucilla Incorvati

(everythingpossible - stock.adobe.com)

2' di lettura

Ultime giornate del mese dell’educazione finanziaria promossa dal Comitato Edufin con un ricco programma di eventi, rivolti agli studenti e agli adulti. La Feduf (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio), diretta da Giovanna Boggio Robutti, ha preso parte al Mese dell’educazione finanziaria con molti eventi da nord a sud del Paese e molti di questi appuntamenti hanno segnalato il tutto esaurito, sintomo di quanto l’esigenza di diffondere l’educazione finanziaria sia fortemente sentita. Dal 2014 ad oggi sono stati ben 213.800 gli studenti e gli insegnanti delle scuole primarie e secondarie raggiunti da Feduf e quasi 2.500 gli eventi organizzati lungo la Penisola.

Come è noto il governo desidera inserire l’educazione finanziaria come materia obbligatoria. Ma nessuna risorsa economica aggiuntiva supporterà questa importante sfida. Un passaggio dunque non facile perché servono risorse per formare docenti e formatori di altro tipo per i giovani. Per inserire l’educazione finanziaria nelle scuole il governo ha previsto, almeno sulla carta, di modificare i programmi dell’educazione civica in modo da includere al loro interno elementi di finanza personale.

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È quanto prevede l’articolo 21 del Ddl Capitali proposto dall’esecutivo. Va ricordato che l’Articolo 47 della nostra Costituzione recita: «La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese e l’educazione finanziaria è un insieme di strumenti e informazioni attraverso le quali questo diritto viene tutelato».

«Il testo licenziato al Senato riafferma il ruolo dei soggetti istituzionali attivi nella diffusione dell’educazione finanziaria, come le associazioni di categoria, e tra queste Feduf costituita dall’ABI nel 2014 con questa esclusiva missione statutaria – sottolinea Stefano Lucchini, presidente Feduf – è auspicabile che il percorso per affermare questo indispensabile diritto di cittadinanza venisse ora consolidato attraverso una collaborazione strutturale tra questi soggetti e il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Con le ore di Educazione Civica sia pertanto messo a sistema il grande patrimonio di esperienza, di contenuti e di relazione con le scuole già ben avviato in questi anni attraverso accordi specifici».

Come ricorda ancora Lucchini la decennale collaborazione con la Feduf dimostra che la sinergia tra pubblico e privato rappresenta un valore per il Paese a costo zero per la pubblica amministrazione e sarebbe davvero uno spreco non valorizzare quanto fatto fino ad oggi. Obiettivo della Fondazione è il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a promuovere una nuova cultura di cittadinanza economica, valorizzando le diverse iniziative, superando gli individualismi e mettendo a fattore comune le esperienze maturate in nome dell’interesse della comunità. Opera in stretta collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e gli Uffici scolastici sul territorio e diffonde, nelle scuole di ogni ordine e grado, programmi didattici innovativi nella forma e nei contenuti, anche attraverso l’organizzazione di eventi per gli studenti, gli insegnanti e i genitori.

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