Per Ferrari, Lamborghini e Maserati aperta la grande partita dell’elettrico
La Terra dei motori. Se per un costruttore automobilistico generalista la transizione green richiede investimenti miliardarima non rischia di minarne l’immagine globale, per le aziende emiliane la sfida è molto più ardua: però i grandi marchi ci provano
Pagina a cura di Simonluca Pini
3' di lettura
Oltre 100 milioni di follower su Instagram. Protagonista? Nessun calciatore o star del cinema, ma la somma dei seguaci delle aziende automobilistiche presenti nella Motor Valley. Riconosciuta come la Terra dei motori per eccellenza a livello mondiale, in un’area che si sviluppa per poco più di 150 chilometri e che vede le principali protagoniste nelle provincie di Bologna e Modena, la Motor Valley sta vivendo una delle più importanti transizioni della sua storia coniugando passato, presente e futuro. Quale? L’elettrificazione, pronta a diventare la protagonista in aziende come Ferrari, Lamborghini, Maserati e Ducati. Senza mai dimenticare i capisaldi che hanno creato il mito di questi marchi, dove la ricerca della prestazione si unisce a concetti fondamentali come passione e innovazione.
Se per un costruttore automobilistico generalista il passaggio all’elettrico richiede investimenti miliardari, ma non rischia di minarne l’immagine a livello globale, per le aziende emiliane la sfida è più ardua. Perché se il successo si è sempre basato sulle performance dei motori a scoppio e sul sound prodotto, il passaggio all’elettrificazione è tutto tranne che semplice. Osservando però quanto fatto a Maranello, Sant’Agata Bolognese e Modena, rispettivamente sede di Ferrari, Lamborghini e Maserati, si ha la conferma di come la transizione green sia perfettamente compatibile con la produzione di supercar.
Partendo da Ferrari, dove ancora non si hanno date certe s il primo modello full electric saà svelato nel 2025, l’elettrificazione è diventata parte integrante di modelli come la 296 GTB riuscendo ad unire maggiore sostenibilità ambientale, guida anche in full electric e al tempo stesso assicurando su strada prestazioni mai viste in passato partendo dagli oltre mille cavalli scaricati a terra ad, esempio, dalla SF-90. Il tutto senza mai mettere in secondo piano il piacere di guida e le emozioni garantire da una vettura del Cavallino. L’azienda fondata da Enzo Ferrari però continua ad essere una vera e propria eccellenza anche nella produzione di vetture completamente termiche, come recentemente dimostrato dalla Purosangue. Spinta dal poderoso 12 cilindri a V da 6,5 litri di cilindrata e 725 cavalli, la prima quattro porte Ferrari a ruote alte è in grado di raggiungere i 312 km/h di velocità massima e al tempo stesso offrire un comodo abitacolo per quattro persone.
Passando a Lamborghini, il 2023 verrà ricordato per il debutto della prima hypercar plug-in hybrid prodotta e per le celebrazioni dei 60 anni di vita dell’azienda. Era infatti il 7 maggio 1963 quando Ferruccio Lamborghini dai trattori iniziò a costruire anche automobili, con l’obiettivo di diventare la vera alternativa alle auto prodotte da Enzo Ferrari. In oltre mezzo secolo di storia il costruttore di Sant’Agata Bolognese è stato in grado di creare modelli leggendari come la Miura e la Countach, fino ad arrivare all’attualità con una gamma mai vista in passato e con ottimi risultati commerciali trainati dal successo del “super-suv” Urus. In attesa di scoprire la prima elettrica Lamborghini, pronta ad arrivare nel 2028, il marchio dal Dna emiliano (di proprietà del Gruppo Audi dal 1998) ha svelato la Revuelto spinta dall’iconico motore V12 abbinato alla propulsione elettrica. Capace di scaricare a terra 1.015 cavalli, la prima Phev del Toro apre la strada a un’offerta elettrificata che vedrà nel 2024 l’arrivo della Urus ibrida.
Proprio l’elettrificazione è uno dei punti di forza della gamma Maserati, al centro di una vera e propria rivoluzione che la porterà nel 2030 ad essere un marchio completamente elettrico a partire dalla Granturismo Folgore in commercio entro l'estate. La gamma Bev del Tridente vedrà l’arrivo delle versioni elettriche di Grecale e MC20, mentre per la nuova Quattroporte a zero emissioni si dovrà attendere indicativamente il 2025. Il tutto senza rinunciare alle emozioni garantire dai motori termici, come confermato dalle ottime prestazioni del motore Nettuno montato su MC20.
L’elettrificazione è protagonista anche a Borgo Panigale, dove gli ingegneri Ducati sono al lavoro sulla futura moto elettrica pronta a scendere in pista nel campionato di Moto E. Per una Ducati elettrica stradale, invece, ci vorrà ancora del tempo. Il motivo? L’attuale tecnologia non è in grado di garantire le stesse prestazioni assicurate dai modelli termici, questi ultimi sempre più apprezzati dalla clientela mondiale come confermato dagli risultati ottenuti dall’azienda diretta da Claudio Domenicali.
La spinta all’elettrificazione porterà a nuove sfide per i costruttori della Motor Valley, pronti a gareggiare con i rivali europei e in futuro anche cinesi. E proprio dall’Asia doveva arrivare un nuovo costruttore con sede nella Motor Valley, il marchio sino-americano Silk-Faw, progetto naufragato prima ancora di partire.
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