Per la Generazione Z l’auto non è una priorità, ma solo un’opzione
Le scelte dei giovani
di Alberto De Pasquale
2' di lettura
Cresciuti con il digitale, abituati ai servizi in abbonamento e attenti alla sostenibilità. A differenza di chi li ha preceduti, i ragazzi della Generazione Z non vedono nell’auto uno status symbol. I nati tra il 1997 e il 2012 hanno un approccio molto più flessibile alla mobilità: mettersi al volante non è più una priorità, ma solo un’opzione. Le case auto l’hanno capito, per questo vogliono intercettare l’attenzione dei giovani potenziali clienti nel loro habitat naturale (digitale e social, come TikTok), con l’obiettivo di renderli partecipi di una nuova narrazione legata all’auto.
La piattaforma cinese, che si stima abbia oltre 409 milioni di utenti tra i 18 e i 24 anni, vuole fungere da vero e proprio showroom virtuale, per favorire l’incontro tra brand, influencer e giovani appassionati del mondo automotive. Gli hashtag più popolari (tra cui #cars e #carlover) sono associati a video che hanno generato oltre 130 miliardi di visualizzazioni. Tramite TikTok, Bmw ha lanciato in Corea del Sud una campagna per far conoscere la propria tecnologia ibrida-plug in ai giovanissimi fan del K-pop, che ha generato 46 milioni di visualizzazioni. Mentre Mercedes-Benz ha chiesto agli utenti in Germania e nel Regno Unito di ricreare il famoso logo della Stella, con la #MBStarChallenge, che ha portato a oltre 180 milioni di visualizzazioni.
Nelle ultime settimane l’Economist ha parlato di disamoramento dei giovani per l'auto. Discorso simile lo ha fatto il Washington Post, raccontando le storie di ragazzi che non hanno fretta di prendere la patente o senza alcuna intenzione di guidare, potendo contare su servizi come Uber. I motivi sono economici, sociali e culturali. In Italia lo stipendio medio annuo di chi ha tra i 18 e i 24 anni è di 15.858 euro, a fronte di un prezzo netto delle auto immatricolate che nel 2022 è stato in media di 26.200 euro (+8% in un anno). Inoltre, gran parte dei giovani sotto i 25 anni vive in aree urbane, dove è più agevole trovare soluzioni di mobilità alternative all’auto, per non parlare della tendenza a diventare genitori in età sempre più avanzata, che posticipa di conseguenza la necessità di un veicolo per la famiglia.
Dai dati Aci e Istat risulta che tra il 2011 e il 2021 il numero di auto intestate a persone under 25 è calato del 43%, a fronte di una diminuzione dei residenti nella fascia d’età tra i 18 e 25 anni che nel periodo considerato è stata appena del 3%. I giovani hanno sempre meno auto, ma non significa manchi la voglia di guidare. Secondo due ricerche condotte da Areté e da AutoScout24 con Quintegia, il 40% di Millennial e Zoomer utilizza stabilmente i servizi di sharing e in particolare il car sharing, apprezzato per la possibilità di utilizzo in base alla reale necessità e all’attenzione all’ambiente, garantita dalla filosofia della condivisione del mezzo. Ciò che sta più a cuore alla Gen Z sembra essere proprio la sostenibilità, considerata molto importante per i due terzi dei giovani, a differenza del 58% delle altre generazioni. Il 73% degli Zoomer pensa che prenderà in considerazione di utilizzare un’auto ibrida plug-in, il 66% un’elettrica.
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