BOFROST

Per l’azienda ha un’incidenza del 10% sul costo del lavoro e punta a condividere i risultati

di B.Ga.

1' di lettura

Nella più grande realtà italiana della vendita a domicilio di specialità surgelate, Bofrost - con sede a San Vito al Tagliamento (Pordenone) - il rinnovo fino al 2022 dell’integrativo premia oltre 1.600 dipendenti. L’accordo, sottoscritto grazie al contributo dei principali sindacati, prevede 4 milioni di euro di premi di risultato individuali, come spiega l’ad di Bofrost Italia, Gianluca Tesolin: «Con questo rinnovo abbiamo puntato innanzitutto sulla condivisione del risultato aziendale. Perché se Bofrost è in crescita costante da dieci anni è grazie alle persone che ne fanno parte e che svolgono un lavoro straordinario. E il loro valore deve essere riconosciuto». Questo provvedimento ha un costo pari al 10% del totale del costo del lavoro e considerando il numero di persone che hanno diritto a riceverlo - oltre 1.600 dipendenti - la media è di circa 2.500 euro a testa. Bofrost Italia ha chiuso il bilancio 2017 a quota 237 milioni di euro di fatturato, +2,2 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, per il decimo anno consecutivo di crescita (+77 milioni di euro dal 2007 a oggi). Il sistema retributivo in Bofrost si basa su principi meritocratici e di buone prassi legate alla sicurezza, con l’obiettivo a fidelizzare i nuovi assunti: solo per la rinnovata sede di Verona ci sono almeno cinque inserimenti in programma entro fine anno. In azienda il clima è partecipativo e molti collaboratori sono stati coinvolti nei processi in corso, a partire dalla digitalizzazione.

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