Per L’Oréal la ricerca passa da sostenibilità e nuove tecnologie
Tra le varie novità a VivaTech 2022 è stato presentato il Retail Lab dedicato a materiali «green» per packaging e display nei punti vendita
di Marika Gervasio
2' di lettura
«L’Oréal è stata fondata da uno scienziato e la ricerca è sempre stata alla base del suo modello. E lo è ancora. Oggi, però, la ricerca è chiamata a giocare un ruolo anche nel campo della sostenibilità». Barbara Lavernos, deputy chief executive officer del gruppo L’Oréal e numero uno della Ricerca, innovazione e tecnologia, racconta come il colosso francese della cosmetica stia affrontando le sfide del cambiamento imposto da pandemia e digitalizzazione.
«I nostri 4mila scienziati in tutto il mondo hanno un unico obiettivo: innovare per fornire ai nostri marchi e consumatori il meglio della scienza e creare esperienze di bellezza che soddisfino le loro esigenze e aspirazioni – racconta –. Dedichiamo anche molte energie per ridurre l’impronta ambientale delle nostre formule e per rispettare la biodiversità grazie a una politica di approvvigionamento sostenibile e responsabile. Il 59% delle nostre materie prime proviene da fonti vegetali rinnovabili e l’80% sono biodegradabili. Nel 2030, il 95% dei nostri ingredienti sarà biobased, derivato da minerali abbondanti o da processi circolari».
Recentemente a VivaTech 2022, la fiera della tecnologia e dell’innovazione di Parigi, il gruppo ha presentato il Retail Lab, dedicato a materiali sostenibili – dalla plastica riciclata al legno sostenibile ai materiali a base di funghi – per packaging e display nei punti vendita; e la partnership con Breezometer, azienda di tecnologia climatica, per studiare innovazioni che proteggono e preservano la salute della pelle contro allergeni e inquinamento.
«A Parigi abbiamo presentato diverse innovazioni tecnologiche rappresentative di come tutti i nostri marchi e divisioni stiano innovando per la sostenibilità, una maggiore inclusività e personalizzazione nella bellezza. Ma per me, la dimostrazione principale è che la tecnologia, basata sulla scienza degli algoritmi, intelligenza artificiale e sulla conoscenza di macchinari e formulazioni, ci consente di inventare nuove esperienze e ci spinge nel futuro: la prossima frontiera sarà il metaverso». E conclude: «Stiamo affrontando il periodo post Covid con resilienza, fiducia e successo: non vediamo alcun motivo per essere pessimisti. Nonostante l’incertezza economica, le persone non rinunciano a piccoli lussi come un rossetto o un profumo e noi con il nostro ampio portafoglio di marchi possiamo accontentare ogni esigenza».
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