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Per la Liguria si prospetta un’estate sostanzialmente full booking per il turismo e anche un intero 2023 positivo. Ne sono convinti, stime alla mano, i vertici della Regione Liguria.
«Siamo molto fiduciosi – affermano il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti e l’assessore al Turismo, Augusto Sartori - per questo 2023 e, in particolare, per l’estate che ormai è iniziata. Nei primi quattro mesi abbiamo avuto un deciso miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2022, a maggio il maltempo ha un po’ frenato gli arrivi, mentre giugno è stato tendenzialmente positivo perché il tempo è migliorato durante il mese. L’estate si prospetta davvero ottima: dalla verifica effettuata sui principali portali di prenotazione online, per luglio e agosto, nelle più rinomate località delle nostre riviere le offerte attualmente ancora disponibili sono molto limitate. Se il 2022 si è chiuso con numeri da record, il 2023 è partito nei primi mesi con una crescita di oltre il 20% per cui pensiamo che le 15 milioni di presenze dello scorso anno potranno essere addirittura superate. Migliora anche la qualità dei turisti che, in percentuali sempre maggiori, arrivano dall’estero con una più alta propensione e capacità di spesa. Riteniamo che il 2023 possa essere l’anno della ripartenza di mercati che hanno sofferto maggiormente le restrizioni degli ultimi anni quali Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna».
Venendo ai dati raccolti dalla Regione, dall’1 al 30 aprile 2023 sono stati oltre mezzo milione, esattamente 552.850, i turisti arrivati in Liguria, per un totale di 1,4 milioni di presenze: numeri che delineano una crescita, rispettivamente del 23,87% e del 23,18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le cifre raccolte dalla Regione mostrano che la maggior parte degli arrivi è composta da turisti italiani, oltre 303mila, per più di 750mila presenze. In crescita i numeri riguardanti gli stranieri: quasi 250mila gli arrivi, il 37% in più, per oltre 642mila presenze, +32% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
«La stagione turistica 2023 - ribadisce il governatore ligure, Giovanni Toti - è partita molto bene, in anticipo rispetto all’anno scorso. Nel mese di aprile abbiamo registrato numeri molto importanti, che testimoniano come il turismo in Liguria non sia più legato solo all’estate, che comunque, anno dopo anno, fa registrare numeri sempre migliori, ma sia ormai un fattore di sviluppo economico 12 mesi l’anno: il nostro obiettivo era quello di rendere concreta la destagionalizzazione perché il settore potesse assicurare crescita, lavoro e ricchezza per tutti gli operatori del settore in modo sempre più stabile e continuativo. I dati ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta, grazie anche al lavoro di promozione e valorizzazione che stiamo portando avanti a livello nazionale e internazionale».
Per quanto attiene, più in generale, all’andamento dall’inizio dell’anno, dall’1 gennaio al 30 aprile le presenze nella regione sono cresciute di circa il 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un incremento di oltre 570mila presenze, soprattutto grazie a una crescita dei turisti stranieri che sfiora il 40%.
Il totale delle presenze nel periodo è già a 3,16 milioni (gli arrivi ammontano, invece, a 1,19 milioni).
«Analizzando le provenienze nel 2023 – sottolinea, a sua volta, l’assessore Sartori - continua la crescita degli arrivi da Germania, Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Austria, che già lo scorso anno avevano premiato la Liguria. Incoraggiante è la crescita dal Regno Unito, mercato storicamente importante per la nostra regione che si era interrotto dopo la Brexit. Da sottolineare infine la ripresa di arrivi dagli Stati Uniti (si veda anche articolo a fianco, ndr), con oltre 73mila presenze nei primi 4 mesi dell’anno e con un aumento del 91% rispetto ai primi 4 mesi dello scorso anno».
Per fare un raffronto con il periodo precovid, nel 2019 le presenze di turisti in Liguria, nei primi quattro mesi dell’anno mostravano 1,99 milioni di italiani e 900.408 stranieri, per un totale di 2,89 milioni di persone. Nello stesso periodo di quest’anno, invece, gli italiani sono stati 2,01 milioni e gli stranieri 1,14 milioni, per un totale, come si è visto di 3,16 milioni.
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