«Per le low cost crescita continua. Ora c’è spazio per le acquisizioni»
Michele Mauri, partner e managing director della società di consulenza AlixPartners: «Molte compagnie hanno un elevato livello di debito, ben superiore alla cassa». Quindi sono un possibile target
di Mara Monti
3' di lettura
Non arretra la domanda di viaggi e con essa il costo dei biglietti aerei. Un fenomeno destinato a consolidarsi nei prossimi mesi come spiega l’analista Michele Mauri, partner e managing director della società di consulenza AlixPartners.
La domanda per il trasporto aereo continua ad essere molto forte nonostante l'inflazione e i timori di recessione. Ritiene che continuerà a questi ritmi anche nei prossimi mesi?
La crescita della domanda di viaggi è stata impetuosa negli ultimi mesi. In Europa il recupero ha avuto una accelerazione a partire da febbraio 2023. Guardando alla disponibilità di voli e sedili prenotabili, si stima che entro la fine dell’anno si arriverà a oltre +10% di traffico rispetto ai livelli del 2019. I timori di un possibile rallentamento della domanda di trasporto aereo o addirittura di una contrazione non si sono avverati, nonostante l’inflazione sia ancora elevata, seppure in discesa, e i rischi di recessione.
Com’è cambiato il trasporto aereo dopo il Covid?
Uno dei tanti cambiamenti indotti dalla pandemia è stato il recupero molto forte dei voli a corto e medio raggio per via delle possibili complicazioni del viaggio intercontinentale. Un secondo cambiamento, in particolare in Europa, è stata la crescita dei vettori low cost che hanno aumentato la quota di posti offerti sul mercato dal 48 per cento al 55 per cento rispetto agli operatori tradizionali. Negli ultimi 12-18 mesi, poi, si è assistito a un forte aumento delle tariffe, dovuto all’incremento della domanda rispetto alla offerta di viaggi aerei con le difficoltà che questo ha comportato per aerolinee e operatori aeroportuali. Un’altra eredità post pandemia è legata alla tendenza a prenotare i voli aerei sempre più a ridosso della partenza, fenomeno peraltro diminuito significativamente negli ultimi mesi, tornando vicino ai livelli pre Covid.
I produttori di aerei continuano ad avere problemi con i fornitori causa di ritardi nelle consegne che ne riducono la capacità di offerta delle compagnie. Questa ridotta capacità dei vettori è tra le cause dell’aumento dei prezzi dei biglietti aerei come più volte affermato?
Stiamo assistendo a una forte domanda per aerei a corto-medio raggio, come gli Airbus A320 Neo o i Boeing 737 Max che consumano meno, mentre la richiesta di nuovi aerei a lungo raggio è ancora ridotta rispetto al passato. Airbus e Boeing prevedono aumenti dei volumi produttivi significativi nei prossimi anni proprio per i programmi a corto-medio raggio. Non tutti i fornitori aerospaziali riescono a gestire l'aumento della produzione, per cui si accumuleranno ritardi nelle consegne, come recentemente annunciato da Boeing per Ryanair. Ad oggi questa situazione non ha un impatto sui prezzi dei biglietti aerei. L'incremento delle tariffe aeree è legato ad un fenomeno di domanda elevata unito ad una offerta di voli più limitata a causa della difficoltà dei vettori (e dei fornitori di servizi aeroportuali) a gestire il personale che era stato ridotto durante la pandemia. Altri due fattori che hanno influito sul caro prezzi sono il costo del carburante, peraltro sceso dopo il picco del secondo trimestre del 2022, ma sempre superiore ai livelli medi del 2019.
Il consolidamento del trasporto aereo è destinato a continuare?
Il consolidamento del numero dei vettori aerei in tutto il mondo è un fenomeno che ha avuto un’accelerazione con la pandemia a causa dei fallimenti di alcuni operatori. Il fenomeno è destinato a continuare perché molte compagnie hanno un elevato livello di debito, ben superiore alla cassa, rendendole un possibile target per acquisizioni; inoltre, i vettori più solidi stanno uscendo rafforzate dalla pandemia con una forza finanziaria per operazioni di M&A. Come nei casi di Air Europa acquisita da IAG e di Lufthansa-Ita Airways. Si attende a breve il bando ufficiale di vendita di TAP Air Portugal da parte del governo portoghese per la quale già molti vettori hanno espresso il loro interesse.
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