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Per Pasqua gli italiani compreranno 350 milioni di uova

Secondo Unaitalia le vendite in valore dell’ingrediente presente in tutte le ricette regionali tradizionali nel 2023 aumentano del 20% e arrivano a quota 125 milioni di euro

di Emiliano Sgambato

2' di lettura

Le uova – e non solo quelle di cioccolato – fanno parte delle tradizioni pasquali a cui gli italiani sembrano non voler rinunciare: secondo Unaitalia, l’Associazione che rappresenta la quasi totalità della produzione avicola nazionale prevede che ne saranno vendute 350 milioni durante la Settimana Santa, per un valore pari a circa 125 milioni di euro, il 20% in più rispetto allo scorso anno, in crescita quindi anche se si considera l’effetto inflazione.

Secondo un’indagine commissionata ad AstraRicerche, le uova sono un alimento immancabile sulla tavola delle feste pasquali per più di un italiano su tre (34,5%) sorpassate solo da uovo di cioccolato e colomba (indispensabili per oltre il 60% degli italiani) e preferite ad agnello (31,9%), salame (30,5%) e torta salata di formaggio (22%).

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«Simbolo per eccellenza della Pasqua, le uova continuano ad essere tra i prodotti più apprezzati perché versatili e adatte ad ogni preparazione – afferma il direttore Unaitalia, Lara Sanfrancesco – ma anche ricche di nutrienti chiave per il nostro organismo e con un importante contenuto proteico. Un alimento declinabile in mille ricette regionali pasquali e non solo, e amatissimo dagli italiani, che, nel 2022 ne hanno consumate 13,4 miliardi, pari a 228 pro capite. Di queste, il 68% è andato alle famiglie (155 uova a testa) mentre il 32% (73 uova per abitante) è stato consumato attraverso pasta, dolci e preparazioni alimentari varie, tra cui colombe e pastiere».

Nella “classifica” delle 20 ricette regionali stilata da AstraRicerche, gli italiani sul podio mettono i grandi classici: Casatiello, Pastiera (al 26,4%) e Colomba (20,6%). Seguono la torta Pasqualina ligure (18,9%) e i Fiadoni, fagottini a mezzaluna ripieni al formaggio da gustare in versione dolce o salata, in base alla tradizione famigliare, a cavallo tra Molise e Abruzzo (16,4%); la Pizza di Pasqua umbra (15,6%), la Scarcella pugliese (tipico biscotto con uovo e glassatura in bella mostra, 15,2%) e il Bensone (14,9%), dolce di tradizione millenaria modenese. Tra le ricette anche la frittata piemontese Rognosa (14,4%), la Pasimata toscana (alternativa alla classica colomba, con uva sultanina e semi d’anice da alcuni detta schiaccia, 13,9%) e la Fugassa veneta, tipico pan lievitato dolce (12,1%).

La ricerca sottolinea che per la festività gli italiani si rivelano un po’ campanilisti: il 32% sceglie il piatto della propria regione, con percentuali che in Campania arrivano al 53% (con Pastiera e Casatiello) e in Veneto al 45% (la ricetta è la Fugassa, tipico pan lievitato dolce).

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