ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùInterventi

Per uno scambio e maggior dialettica sull'AI

L'intelligenza artificiale sta vivendo il suo boom economico a livello globale ed è tema sempre più dibattuto e centrale, motivo per cui anche le piccole e medie imprese si lasciano ormai alle spalle scetticismi e diffidenze e si avvicinano ad un utilizzo dell'IA ormai quotidiano

di Riccardo Valletti *

(sdecoret - stock.adobe.com)

3' di lettura

L'intelligenza artificiale sta vivendo il suo boom economico a livello globale ed è tema sempre più dibattuto e centrale, motivo per cui anche le piccole e medie imprese si lasciano ormai alle spalle scetticismi e diffidenze e si avvicinano ad un utilizzo dell'IA ormai quotidiano.

Se negli altri paesi - Stati Uniti e Cina in testa - ricerca ed industria sono avanzate in parallelo, l'Italia non è riuscita a stare al passo e sta vivendo ora la sua età aurea.

Loading...

Infatti, secondo i dati dell'Osservatorio dell'Intelligenza Artificiale (elaborati dal Politecnico di Milano e dall'Associazione italiana per l'IA) nel 2018 un'azienda italiana su due dichiarava di avere interesse nell'IA, mentre, nel 2022, due su tre hanno avviato concretamente un progetto.

Il valore è di circa 500 milioni di euro, aumentato del 30% in più rispetto all'anno precedente, che a sua volta era già cresciuto del 27%. Il tutto senza contare i soldi del Pnrr nei vari settori, che porterebbero le stime a 2,4 miliardi di euro, cioè cinque volte oltre il valore nazionale. Una crescita che assomiglia più ad una rincorsa, poiché, in questo secondo tempo, l'industria deve raccogliere i frutti della ricerca ed è centrale recuperare e correre. Con l'obiettivo di colmare questo gap, tre anni fa, a Siena è stato sviluppato il Siena Artificial Intelligence HUB (SAIHUB), a cui hanno aderito svariate imprese, l'università di Siena ed una fondazione di indirizzo economico-scientifico. Si tratta di una realtà pensata per stimolare il networking e costruire un rapporto efficace tra le aziende, il mondo della ricerca e i centri di eccellenza. Una scommessa nata dalla capacità di Siena - storicamente culla delle competenze biotecnologiche, farmaceutiche e mediche - che ha portato allo sviluppo di industrie a cui si è unita la forza dell'università dotata di una divisione informatica e tech assai avanzata. Il polo tecnologico senese ha attirato aziende da tutta Italia ma anche dall'estero e creato una fucina di attività che ha come scopo la produzione di valore: dalle borse di studio ad infrastrutture di data center di IA fino a progetti di ricerca ad ampio respiro arrivati fino agli Stati Uniti. In questo contesto nasce anche SAIConference, l'evento dedicato all'intelligenza artificialeche il prossimo 3 luglio si terrà a Siena, con l'obiettivo di promuovere lo scambio e la dialettica di idee e contatti tra soggetti interessati ai temi di IA, innovazione ed etica. Ci saranno relatori d'eccezione, tra cui YannLeCun, vicepresidente e capo del team AI di Meta e Premio Turing - il Nobel dell'informatica - per i suoi studi sul Deep Learning e parteciperanno 150 ricercatori provenienti da tutto il mondo, massimi esperti di neuroscienze applicate all'intelligenza artificiale. Lo scopo dell'appuntamento è ragionare sull'uso dell'IA in modo alto e trasversale, non solo commerciale, seppur nella consapevolezza che l'esito delle ricerche deve avere un impatto economico, anche e soprattutto in questo momento storico in cui la digitalizzazione ha registrato fiducia e consensi nelle Pmi.

La democratizzazione delle nuove tecnologie dell'IA generativa, infatti, ha portato ad un uso diffuso di quello che si chiama intelligent data processing, cioè i dati e numeri - conseguenza della pesante burocrazia italiana - i cui enormi archivi infiniti sono stati dati in pasto all'IA. I dati ancora una volta ci danno riscontro e conferma di questa tendenza. Circa il 15% delle Pmi ha progetti già funzionanti ed il 45% ha piani già in corso o da avviare nel corso dell'anno. Possiamo considerare, dunque, che nel 2023 tutti gli analisti globali stimano una crescita costante del 15% anno su anno fino al 2040. Se l'Italia, dunque, sta vivendo una fase favorevole, in cui centri accademici ed enti di ricerca moltiplicano progetti (spesso grazie ai fondi dell'UE) basati su studi in costante dialogo con aziende, spin-off e startup - molte delle quali nascono proprio puntando tutto sull'applicazione dell'intelligenza artificiale come motore di business o tecnologia abilitante - l'impegno del nostro paese, in un'ottica di sviluppo e crescita, dovrebbe essere anche quello di ridurre un gap storico, tra nord e sud. Divario questo che purtroppo resiste con tenacia anche stavolta, soprattutto nella pulsione imprenditoriale. Gran parte dei progetti del Pnrr per l'espansione al sud, infatti, non è proprio partita.

* CEO di SAIHub, il polo promotore della SAIConference, l'evento dedicato all'intelligenza artificiale che il 3 luglio si terrà a Siena

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti