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Per i tour operator bene l’inizio di stagione ma pesa il caro biglietti aerei

L’indagine Fto: ecco quali sono le compagnie aeree che creano più problemi e disservizi ai passeggeri

di Enrico Netti

2' di lettura

I primi mesi del 2023 hanno segnato un ottimo inizio di stagione, trend che continua in estate sebbene con qualche ansia a causa dell’andamento dei prezzi, soprattutto per i biglietti aerei, che compromette la capacità di spesa delle famiglie. Questi i punti chiave affrontati da Franco Gattinoni, presidente della Federazione turismo organizzato (Fto), durante l’assemblea nazionale che si è tenuta a Milano. Oltre al caro biglietti aerei e i disservizi causati dai vettori low cost il presidente ha ricordato le difficoltà causate dalla carenza del personale e su come attrarre le nuove leve.

L’indagine Fto

Il presidente ha presentato i risultati di una indagine tra gli associati che evidenzia come praticamente tutte le agenzie di viaggio abbiano dovuto affrontare problemi e disservizi causati dalla cancellazione all’ultimo momento del volo. Più dei tre quarti hanno registrato disagi ai clienti per voli partiti in ritardo negli ultimi dodici mesi, il 72,3% non addebita le colpe al tour operator nel momento in cui il volo cancellato faceva parte di un pacchetto, anzi ne giudica la gestione soddisfacente. Ma solo nel 30% dei casi le compagnie, in caso di cancellazione, hanno offerto la riprotezione su altri vettori. Le compagnie dopo la cancellazione della tratta si limitano a indicare un link lasciando al cliente o all’agenzia l’onere della riprotezione. Il 42,7% riferisce invece che la compagnia non ha offerto la scelta tra rimborso o riprotezione a fronte di un volo cancellato. Nel 18,3% dei casi, addirittura il vettore ha rifiutato il rimborso dei costi di trasferimento da e per l’aeroporto quando il cliente ha acquistato a proprie spese un pernottamento. Il 36,6% delle agenzie ha poi fatto ricorso a un legale per far valere i diritti dei passeggeri o recuperare le somme anticipate dall'agenzia. Tanti, troppi disservizi a carico dei clienti. L’indagine inoltre evidenzia quali sono le compagnie che creano più problemi: maglia nera Ryanair con segnalazioni per il 68,3% del campione, seguita da Easyjet con il 40,2% e WizzAir con il 34,1%. Infine, il 64,6% ritiene che le compagnie low cost rispettino la normativa di tutela dei passeggeri meno di quelle di linea e addirittura il 92,7% delle agenzie di viaggi pensa che la situazione, soprattutto con le low cost, sia peggiorata dopo la pandemia. E allora le imprese di settore fanno da sole: il 78% offre in proprio un servizio di assistenza ai clienti che prevede la compensazione pecuniaria in caso di ritardo dei voli oltre le tre ore.

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