Perché alle Borse piace la wellness economy
Invecchiamento della popolazione, tecnologia, nuovi consumatori, l’abbandono di uno stile di vita poco sano faranno crescere il settore nel mondo ad un tasso annuo del 7,1%
di Lucilla Incorvati
I punti chiave
4' di lettura
Uno stile di vita sano con tutto quello che comporta (alimentazione corretta, cure preventive, attività motoria, cura della persona) tenderà ad aumentare il suo raggio d’azione e il suo appeal anche sui mercati finanziari. Sotto il cappello del wellness (benessere inteso in senso lato) prosperano già una varietà di settori destinati ad attrarre risorse e soprattutto a rappresentare un’opportunità di investimento per chi ha un orizzonte di lungo periodo, puntando a un trend di lungo periodo.
Un business in crescita
Secondo Credit Suisse la Global Wellness Economy può essere valutata attualmente intorno ai 5,3 trilioni di dollari. Dal 2018 al 2024 le attese sono di un CAGR (tasso annuo di crescita composto) del 7,1% ma secondo la casa alcuni sottosegmenti cresceranno più velocemente di altri. Non solo. È anche un ambito molto interessante sotto l'aspetto industriale. Infatti, sono previste molte operarazioni di M&A. Solo nel periodo 2016/ 2020 ci sono stati oltre 800 deal, facendo di questo settore un'opportunità interessante per gli investitori e ora al primo posto in termini di attrattiva. Tra i protagonisti vincenti (le aziende quotate) ci sono molti statunitensi ma non mancano competitor europei ed asiatici come l’italiana Tecnogym.
Tecnologia e Esg alleati dell’healthy living
L'impeto allo sviluppo di prodotti per un healthy living ha avuto un grande supporto dalla tecnologia che è stata fondamentale nell’ultimo anno perché ha aiutato a rimanere impegnati e attivi durante i lunghi periodi di permanenza in casa imposti dal Covid-19 ma anche rendere le semplici attività all'aria aperta molto più apprezzabili . E gli indici di Borsa hanno apprezzato. Il team CS ESG ha identificato 11 temi generali legati agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. E anche da questo punto di vista l’healthy living sembra attraente sia in base al rapport EV/EBITDA sia il P/E confrontandolo con altri temi sostenibili come ad esempio l'energia rinnovabile.
Trend di lungo periodo a supporto
A supporto di questo vasto comparto ci sono alcuni trend di lungo periodo come: 1) l'invecchiamento della popolazione; 2) il progressivo abbandono di uno stile di vita poco sano; 3) scelte proattive più salutiste; 4) generazioni più giovani che hanno una maggiore propensione a spendere di più per beni e servizi che hanno questi contenuti.
Sottosegmenti sotto i riflettori
Per Credit Suisse il comparto comprende alcuni settori ben identificabili. In primis c’è il Fitness (si stima raggiunga a livello globale un mercato da 200miliardi di dollari nel 2023)
con il Covid letteralmente esploso con l’home fitness. Qui ci sono varie aziende che offrono un'unica soluzione o un bundle di esercizi (hardware + contenuto). Gli utenti globali di app relative alla salute o al fitness sono arrivati ad oltre 830 milioni nel 2020. In questo numero ci sono anche i fan dei dispositivi digitali . «Hanno reso i grandi spazi all'aperto accessibili a tutti ma anche consentito le sfide più divertenti tra amici - sottolineano dal team di Decalia Asset Management- Rispetto a sei anni fa quando Apple ha lanciato il primo modello, il mercato degli smartwatch conta oggi oltre 40 milioni di unità, il totale delle vendite supera l'intera produzione svizzera di orologi tradizionali. Ma altri si stanno ritagliando una posizione invidiabile come Garmin».
Come spiegano dalla società,molti la considerano ancora un produttore di dispositivi GPS per auto resi obsoleti da Google Maps. In realtà grazie alla sua ricerca ha lanciato circa 100 prodotti in tante aree attraendo escursionisti, corridori, ciclisti, golfisti, nuotatori, subacquei, cacciatori e con lo smartwatch Lily soprattutto le donne. Google non è stato a guardare: ha speso 2,1 miliardi di dollari per acquisire Fitbit, pioniere dei dispositivi di monitoraggio per la salute ed il fitness.
Dall’healthy food alla telemedicina
Al secondo posto si colloca l’healthy food& beverage, vale a dire i prodotti per l’alimentazione o le bevande a basso contenuto calorico oppure dalla componente nutrizionale ricercata anche da un punto di vista salutare. La pandemia globale ha ri-modellato il modo in cui il benessere viene consumato. Dalle vitamine ai preparati ad alto contenuto proteico tutti ne hanno beneficiato e la loro domanda crescerà di conseguenza.
Sempre secondo Credit Suisse il mercato alimentare/delle bevande solo in Usa ha raggiunto i 42 milardi nel 2020 e la casa stima che potrebbe superare i 50 miliardi di dollari entro il 2022 e raggiungere i 143 miliardi entro la fine del decennio. L’altro segmento in auge è quello della cura della persona sia fisica sia mentale,la bellezza e i prodotti anti-age. Da non trascurare poi il turismo attivo (mete legate ad uno stile di vita sano) si pensi che negli ultimi quattro decenni, le visite annuali ai parchi statunitensi sono saliti costantemente, con quasi 330milioni di visitatori nel 2019. A beneficiarne è anche lo sportswear. Infine c’è il comparto della medicina preventiva e personalizzata senza trascurare la telemedicina. Secondo McKinsey l'adozione da parte dei consumatori della telemedicina nel 2020 è cresciuta dall'11% al 46% e la spesa mensile dei consumatori in Usa è aumentato del 10-15% da marzo 2020.
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