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Perché Meta non convince Wall Street e perché Zuckerberg stavolta è in affanno

Troppi interrogativi sul metaverso e poche certezze sugli annunci pubblicitari (che non crescono): il futuro del colosso californiano è a un bivio

di Biagio Simonetta

Reuters

3' di lettura

Quando nel 2016, Facebook si trovò ad affrontare il fenomeno Snapchat, Mark Zuckerberg individuò due possibili strade. La prima, che andò decisamente male, fu quella di provare ad acquistare il social concorrente. Ma trovò la resistenza impavida di Evan Spiegel, che non si piegò davanti a un assegno da 3 miliardi di dollari. Allora il Ceo di Facebook (oggi Meta) decise di scegliere il piano B. E su Instagram arrivarono le “Stories”, che erano proprio ciò che su Snapchat andava forte. Problema risolto...

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