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Percorsi nel poetico Lake District tra natura, misteri e cottage

Itinerario nella Cumbria lungo laghi, fiumi e borghi che ispirarono pittori e scrittori. E dove rinfrancarsi dai panorami selvaggi con ristoranti stellati e biscottini allo zenzero

di Mariateresa Montaruli

Il lago Grasmere fu uno dei preferiti di William Wordsworth, per il quale era uno dei luoghi più belli in cui fosse mai stato. Il suo nome significa “lago fiancheggiato dall'erba”

3' di lettura

Selvaggi, orridi, inospitali. Buoni per far da sfondo a storie di streghe. Prima della Rivoluzione Industriale venivano percepiti così i laghi del Lake District, in Cumbria, nell’Inghilterra nordoccidentale, dove sono state “inventate” le country house e che accoglie oggi oltre 15 milioni di turisti l’anno. Nel 1847 fu l’avvento della ferrovia a trasformare la regione dei diciotto laghi, National Park dal 1951, in anelato oggetto del desiderio. Dai convogli sbarcavano, provenienti da Manchester e muniti di ombrellini parasole, i nuovi borghesi alla ricerca dei primi battelli a vapore adagiati sulle sponde del Windermere Lake. Oppressi dall’estrema bellezza del luogo, non osavano contemplare il paesaggio nudo e crudo: lo osservavano di spalle, con l'ausilio di piccoli specchi, in modo che risultasse incorniciato, praticamente sdrammatizzato. Fu così che disboscata, scavata nelle cave di ardesia (usata per i graticci nelle case di campagna), imbellettata di ortensie e rododendri, la trama naturale del Lake District si divideva in due: da un lato i laghi animati dai tea party pomeridiani (non c’era battello che non avesse un bollitore di rame sempre pronto all’uso), dall’altro le vallate isolate, le cascate improvvise, le conifere intatte, i pascoli recintati dai muretti a secco.

Sul piccolo lago di Tarn Hows, a nordest di Coniston Water, dal West End londinese arrivò verso il 1880 l’illustratrice di libri per bambini (e appassionata naturalista) Beatrix Potter, che acquistò del terreno e avviò un allevamento di pecore. Il lago già piantumato di abeti giovani, pini e sorbi rossi, le fattorie di proprietà diventate poi una quindicina, e nel 1893 Potter elaborò la prima stesura di “The Tale of Peter Rabbit”. Illustrato anni dopo, raccontava di un coniglio disobbediente che si avventurava in un giardino non suo. Rifiutato da ben sei editori e dunque autopubblicato, vendette 4.500 copie a 6 pence l’una, diventando un successo mondiale. Questa storia è ben raccontata nel World of Beatrix Potter di Bowness-on-Windermere e nel cottage di Hill Top a Near Sawrey, donato dalla scrittrice al National Trust.

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Windermere, il lago più esteso, è dove terminava la ferrovia. Vi arrivò anche il pittore John Constable: dipinse 70 acquerelli e non pochi schizzi, ma se ne andò di malumore, oppresso dall’imponenza dei monti. Nella cittadina di Ambleside, sullo stesso lago, il poeta romantico William Wordsworth tenne una rivendita di francobolli, The Old Stamp House, che oggi ospita un ristorante stellato. Dove Cottage, a Town End, tra Ambleside e Grasmere, con i ritagli di quotidiani dell’epoca e una raccolta di manoscritti sul Romanticismo inglese, è dove visse tra il 1799 e il 1808. Oggi sul lago si noleggiano le biciclette e le imbarcazioni a remi con cui si raggiunge l’isolotto di Belle Isle. E si curiosa nello Steamboat Museum, che conserva il battello a vapore più antico del mondo.

Laghi meno antropizzati sono Wast Water e la serie di Loweswater, Crummock Water, Buttermere, nel District nordoccidentale, raggiunti attraverso i passi di Wrynose e di Hardnott. Quello di Wast Water è forse l’unico bacino rimasto in qualche modo inquietante, con la montagna che cade a strapiombo sull’acqua plumbea, tra rari ciuffi di felci. Da Derwent Water parte invece una delle escursioni più belle, Watendlath, dall’antico norreno “il luogo dove termina l’acqua”: una valletta con un minuscolo lago ricamato da un filo di giunchi, dove pascolano cavalli. Dai laghi, vale poi la pena raggiungere la costa affacciata sul mare d’Irlanda, che unisce Whitehaven a Millom, con le falesie di arenaria di St Bees abitate da colonie di uccelli marini, Silecroft Beach perfetta per le passeggiate a cavallo e le dune di Drigg, tutelate come riserva naturale.

Per la notte vi aspetta il b&b 1692 Wasdale, un vecchio granaio ristrutturato con gusto nel District occidentale, o Cedar Manor, dimora vittoriana con giardini sul lago di Windermere. Molto accurata è anche la selezione di country house, locande, rimesse per le barche e fattorie trasformate in luoghi di ospitalità proposta dall’editore Sawday’s. Un bel pub tradizionale, con camere e giardino, è il Pheasant Inn a Cockermouth; insolito è il Bassenthwaite Lake Station and Carriage Cafe, che serve il brunch della domenica in carrozze-replica di quelle dell’Orient Express. Fine dining è la cifra del Lake View Restaurant dell’Armathwaite Hall Hotel, sul lago di Bassenthwaite. E un perfetto souvenir sono i biscotti allo zenzero dello Gingerbread Shop di Grasmere: la loro ricetta risale al 1854, quando la signora Sarah Nelson inventò questi dolcetti a forma di lettera dell’alfabeto per rinfrancare i turisti troppo commossi dalla bellezza selvaggia del paesaggio.

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