Pernigotti vince la causa: le imitazioni delle “Pepitas” vanno ritirate dal mercato
Prodotte in Italia, le barre di cioccolato alle nocciole avevano una veste grafica confondibile con quella dei prodotti originali a marchio
di Micaela Cappellini
1' di lettura
Pernigotti e Walcor, di recente acquisite da JP Morgan, hanno vinto la causa contro un operatore italiano dell’industria dolciaria che ha prodotto e messo in commercio confezioni di barre di cioccolato con nocciole intere con una veste grafica confondibile con quella dei prodotti originali Pepitas a marchio Pernigotti. Il tribunale di Roma ha accolto le domande d’urgenza promosse dalle due società, e con provvedimento in via cautelare il giudice Laura Centofanti ne ha inibito l’uso. Il giudice ha inoltre ordinato anche il ritiro dal commercio dei prodotti recanti tale confezionamento e del materiale promozionale.
Pur in assenza di una contestuale contraffazione del marchio, il tribunale ha ritenuto ugualmente anticoncorrenziale la condotta dell’impresa incriminata: il packaging del concorrente presentava infatti caratteri di evidente similitudine e con caratteristiche del tutto analoghe al cioccolato Pernigotti. Il caso Pepitas dimostra peraltro che l’Italian sounding non è un fenomeno esclusivamente straniero: ai 100 miliardi di euro in valore dei prodotti fake, insomma, contribuiscono anche gli operatori italiani. Soddisfatto Luigi Leonetti, direttore commerciale di Pernigotti e Walcor: «La nostra strategia sarà di tutelare e difendere in ogni sede, sempre e ovunque, i nostri brand e asset commerciali. Con tolleranza zero rispetto a ogni tentativo di emulazione o plagio in Italia e all’estero».
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