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Mosca, intercettato e respinto un drone Usa sul Mar Nero. Allerta Kiev, minaccia militare in 6 porti russi

Nella notte danni e feriti su una petroliera russa attaccata da droni marini vicino al ponte di Crimea, chiuso e poi riaperto al traffico. Ieri colpita un’altra nave di Mosca nel Mar Nero. Esplosioni sulla città di confine russa Kursk. Oggi e domani a Gedda in Arabia Saudita il vertice sui negoziati per l’Ucraina, presente anche la Cina. L’oppositore russo Navalny è stato condannato a 19 anni, in un processo giudicato “politico” dall’Occidente. Domani scade l’ultimatum dell’Ecowas ai golpisti del Niger

Kiev annuncia: colpita nave da sbarco russa
  • Morto l’israeliano colpito in un attentato a Tel Aviv

    E’ morto l’israeliano, una guardia municipale di Tel Aviv, ferito oggi a colpi di arma da fuoco da un attentatore palestinese giunto dalla Cisgiordania. Lo ha reso noto il portavoce dell’ospedale in cui era stato ricoverato. E’ stato identificato in Chen Amir, 42 anni. Secondo la polizia, l’intervento di Amir è stato “eroico” e determinante per impedire all’attentatore di compiere una strage di passanti.

  • Fonti Ue, «a Gedda intesa su integrità territorio Ucraina»

    A Gedda è emersa un’intesa “sul fatto che il rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina deve essere al centro di qualsiasi accordo di pace, così come il primato della Carta delle Nazioni Unite”. E’ quanto spiegano fonti europee al termine della prima giornata del summit sui negoziati in Ucraina che vede riuniti circa 40 Paesi. Secondo le stesse fonti è stata decisa la formazione di gruppi di lavoro “sui temi chiave dei dieci punti per la formula della pace proposta da Kiev”. “I tempi per un incontro dei capi di Stato sono ancora in sospeso, ma prima della fine dell’anno è considerato plausibile”, si spiega

  • Zelensky, raid a Zaporizhzhia colpisce azienda aeronautica

    “L’attacco missilistico russo su Zaporizhzhia ha colpito l’azienda aereonautica ucraina Motor Sich”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

  • Media, missili russi su Zaporizhzhia e nell’area di Kiev

    Diverse esplosioni udite in serata a Kiev e Zaporizhzhia con l’allarme antiaereo che ha suonato in tutta l’Ucraina. Secondo quanto afferma Kiev, scrive il Guardian, la Russia sta lanciando missili balistici e Kh-47M2 Kinzhal nelle città con alcuni rapporti che indicano che Mosca sta sparando missili dall’interno del territorio bielorusso. “In questo momento l’attacco è nelle regioni di Kiev, Vinnutsia, Zhytomyr, Cherkasy. Ma l’allerta antiaerea è in tutta l’Ucraina”, ha twittato la portavoce del presidente Zelenskyy, Iuliia Mendel. Fonti nella regione di Khmelnytskyi riferiscono anche di attacchi ed esplosioni a Zaporizhzhia.

  • Attacco a Zaporizhzhia, missile colpisce la periferia della città

    Un attacco missilistico ha colpito la periferia della città ucraina di Zaporizhzhia. A scriverlo su Telegram è stato il governatore della regione, Yuriy Malashko. “Ora si lavora per estinguere l’incendio nel punto dell’impatto”, ha aggiunto.

  • Kiev, un morto in bombardamenti nell’oblast di Sumy

    Un uomo di 62 anni è morto durante i bombardamenti russi nell’insediamento di Novoslobodsk, nell’oblast ucraino di Sumy. Lo riferisce il governatore dell’insediamento, Olha Garkavenko, scrive Kiyv Independent. Le comunità al confine dell’oblast di Sumy subiscono attacchi quotidiani da parte delle forze russe: solo due giorni fa sono stati registrati bombardamenti su 9 comunità. Anche le comunità di Bilopillia, Esman, Khotin, Krasnopillia, Velyka Pysarivka, Druzhbiv, Novoslobidske, Miropillia e Yunakivka sono state prese di mira. Oltre ai bombardamenti di artiglieria, le forze russe hanno attaccato il confine di Sumy con mitragliatrici, lanciagranate, colpi di mortaio e carri armati. Sempre oggi, due esplosioni sono state udite nella città di Zhytomyr. E l’amministrazione militare dell’oblast di Khmelnytskyi ha riferito di bombardamenti nella regione, esortando i civili a mettersi al riparo

  • Kiev, Mosca lancia missili Kh-47M2 Kinzhal, un lancio da Bielorussia

    La Russia ha lanciato missili Kh-47M2 Kinzhal nello spazio aereo ucraino. Ad annunciarlo è stata su Telegram l’aeronautica di Kiev: i missili sono stati lanciati a partire dalla regione russa di Tambov verso quella ucraina occidentale di Khmelnytskyi. L’aeronautica, riporta la Cnn sul suo sito, ha anche riferito di un lancio missilistico dalla Bielorussia.

  • Sparatoria a Tel Aviv, «un israeliano ferito gravemente»

    Un israeliano è rimasto ferito in modo grave da colpi d’arma da fuoco nel centro di Tel Aviv. Lo riferiscono i media locali. Secondo la polizia si tratta di un attentato palestinese mentre la radio militare fa sapere che l’attentatore è stato “neutralizzato”. Tra pochi minuti, nel centro di Tel Aviv, avrà inizio un’altra manifestazione di massa contro la riforma giudiziaria del governo Netanyahu. (

  • Media, allarme aereo a Kiev, esplosioni a Zaporizhzhia

    L’allarme aereo è scattato da poco a Kiev, capitale ucraina. A riferirne sono i media locali e i siti web che monitorano l’entrata in funzione delle sirene. Media ucraini e russi parlando inoltre di esplosioni a Zaporizhzhia.

  • Zakharova, «attacco terroristico Kiev non rimarrà senza risposta»

    Mosca condanna con durezza quello che definisce un “attacco terroristico” ucraino contro una sua imbarcazione civile nello Stretto di Kerch e si riserva di rispondere e punire i responsabili. A dichiararlo è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, parlando dell’attacco ad una petroliera russa la notte scorsa. “Il regime di Kiev, senza incorrere in alcuna condanna da parte dei paesi occidentali e delle organizzazioni internazionali, sta attivamente applicando nuovi metodi terroristici, questa volta nelle acque del Mar Nero. Non ci può essere alcuna giustificazione per tali azioni barbariche, esse non rimarranno senza risposta e i loro ideatori ed esecutori saranno inevitabilmente puniti”, ha affermato.

  • Kiev, «evitare escalation? Guterres fa l’avvocato del diavolo»

    “Non ricordo se il Segretario generale dell’Onu abbia parlato dell’inammissibilità dell’escalation quando la Russia ha attaccato i porti ucraini di Odessa e sul Danubio. Non ricordo se il signor Antonio Guterres sia uscito con una dichiarazione contro il terrore russo delle città pacifiche. Invece, quando l’Ucraina reagisce efficacemente, numerosi ’avvocati del diavolo’ escono subito e chiedono... un immediate cessate il fuoco e dell’escalation del conflitto”. Lo scrive su Twitter Mykhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, replicando all’appello dell’ufficio di Guterres a evitare un’escalation dopo il nuovo attacco a una nave russa nel mar Nero. “Sembra che il diritto internazionale e il diritto all’autodifesa funzionino così? È questo l’aspetto dell’ordine di sicurezza globale agli occhi delle Nazioni Unite? Con un aggressore che conduce una guerra genocida alla presidenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la costante persuasione a non resistere?”, aggiunge.

  • Mosca, intercettato e respinto un drone Usa sul Mar Nero

    La Russia afferma di aver intercettato e respinto un drone americano sul Mar Nero. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, scrive l’agenzia russa Interfax. Dopo aver “rilevato un bersaglio aereo che si avvicinava al confine di Stato russo” sul Mar Nero, Mosca ha lanciato un caccia Su-30, ha detto il ministero della Difesa. “L’equipaggio del jet russo Sukhoi Su-30 ha identificato il bersaglio aereo come un drone da ricognizione MQ-9A ’Reaper’ dell’aeronautica americana”, si legge nel comunicato del ministero. “Mentre il caccia russo si avvicinava, il drone da ricognizione straniero ha eseguito un’inversione a U”, ha detto il ministero aggiungendo che “l’aereo russo è tornato sano e salvo alla sua base aerea, non c’è stata violazione del confine”.

  • Podolyak, è tempo di aumentare le forniture militari

    Il consigliere capo dell’ufficio di presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak, torna a chiedere un aumento del “volume di forniture” militari all’Ucraina. “Gli ultimi avvenimenti nel Mar Nero indicano esplicitamente che solo una via ci porterà verso la pace: la liberazione dei territori ucraini occupati, la distruzione delle basi militari russe e dei magazzini strategici in Crimea, in modo da costringere la Russia a rispettare le norme imperative del diritto internazionale, una forte riduzione del potenziale commerciale russo e la rapida distruzione delle attrezzature militari navali e di terra”, scrive su Twitter Podolyak, secondo cui “qualsiasi colloquio/negoziato è inutile, poiché consente alla Russia di prendere tempo e aumentare la sua aggressività. E’ tempo di lasciare stare le illusioni e di aumentare la fornitura di ’strumenti di ritorsione’ all’Ucraina”.

  • Governatore filorusso regione Sebastopoli, «distrutto drone di superficie»

    La Marina russa ha identificato e distrutto questa mattina un drone di superficie nelle acque al largo di Sebastopoli, in Crimea. Ad affermarlo su Telegram è il governatore filorusso della regione, Mikhail Razvozhaev, secondo il quale “il drone è stato distrutto dalla flotta a grande distanza dalla riva nella zona marittima di Sebastopoli”.

  • Ucraina: Medvedev, «Kiev vuole una catastrofe ambientale»

    Torna ad attaccare l’ex presidente ed attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitri Medvedev, che accusa ora Kiev di aver voluto provocare una “catastrofe ambientale” nel Mar Nero con l’attacco sferrato ad una petroliera russa, e lascia intendere che Mosca potrebbe lanciare ulteriori attacchi contro i porti ucraini in risposta agli attacchi alle navi nel Mar Nero. “Capiscono solo la crudeltà e la forza. Evidentente per loro gli attacchi su Izmail e Odessa non sono stati sufficienti”, ha scritto su Telegram.

  • Kiev, in corso evacuazione minori da nove insediamenti nel Donetsk

    Le autorità ucraine hanno reso noto che stanno procedendo all’evacuazione dei bambini residenti in nove insediamenti all’interno delle regioni occupate del Donetsk, teatro di attacchi russi. Stando alle autorità di Kiev, 130 bambini verranno reinsediati in altre località.

  • Ucraina: Kiev, in corso evacuazione minori da nove insediamenti nel Donetsk

    Le autorità ucraine hanno reso noto che stanno procedendo all’evacuazione dei bambini residenti in nove insediamenti all’interno delle regioni occupate del Donetsk, teatro di attacchi russi. Stando alle autorità di Kiev, 130 bambini verranno reinsediati in altre località.

  • Kiev, porti russi nel Mar Nero sono zona a rischio guerra

    L’avviso ufficiale pubblicato dal Servizio idrografico di Stato ucraino dichiara l’area marina di sei porti russi nel Mar Nero come zona a rischio di guerra. “Zona a rischio di guerra. Area marina delle rade interne ed esterne dei porti di Anapa, Novorossiysk, Gelendzhyk, Tuapse, Sochi, Taman”, si legge nella nota. L’avviso è stato emesso sulla base dell’Ordine n. 5 delle Forze navali ucraine, ed è datato 4 agosto 2023.

  • Al via a Gedda riunione per studiare negoziato sull’Ucraina

    E’ iniziato a Gedda, in Arabia Saudita, il summit tra i consiglieri politici e diplomatici di oltre trenta Paesi sulla formula per mettere in campo un negoziato nella guerra in Ucraina. Alla riunione partecipano i Paesi del G7, i Paesi europei e le istituzioni Ue, e i Paesi Brics. A Gedda è arrivato anche l’inviato della Cina per gli Affari euroasiatici, Li Hui. La Russia non è stata invitata. Sul tavolo si parte dalla formula di dieci punti proposta per la pace dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Mi aspetto colloqui difficili ma di successo perché tra di noi c’è la verità”, ha spiegato Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente Zelensky, che rappresenterà Kiev alla riunione. “La formula di pace del Presidente Zelensky è il modo per porre fine alla guerra. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto implementando punti specifici che andranno a beneficio di tutte le altre nazioni e della sicurezza globale”, ha aggiunto Yermak.

  • Drone fa scattare stop alle barche vicino Sebastopoli, in Crimea

    “A causa della della presenza di un drone al largo di Sebastopoli, i servizi speciali russi hanno deciso di limitare la circolazione degli yacht e altre imbarcazioni leggere da Balaklava, in Crimea, alle spiagge e ritorno: le restrizioni al traffico saranno poi revocate e il trasporto su acqua riprenderà a funzionare”, ha scritto su Telegram il sindaco della città controllata dai russi Mikhail Razvozhayev. Il quale ha spiegato che le forze russe stanno adottando misure per distruggere il drone individuato al largo. Intanto i media ucraini stanno pubblicando video che mostrano i bagnanti mentre vengono allontanati dalle spiagge per precauzione.

  • Mosca, esercito ha liberato villaggio in regione Luhansk

    L’esercito russo ha liberato l’insediamento di Novoselovskoye nell’autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk (Lpr) in direzione di Kupyansk. Lo ha dichiarato il tenente generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo. “Nella direzione di Kupyansk, l’insediamento di Novoselovskoye della Repubblica popolare di Luhansk è stato liberato da azioni competenti e professionali di unità del gruppo di forze occidentale”, ha affermato Konashenkov, come riporta Tass.

  • Vilnius chiuderà 2 valichi di frontiera con la Bielorussia

    Vilnius chiuderà due dei suoi sei valichi di frontiera con la Bielorussia a causa delle preoccupazioni per la presenza di mercenari Wagner, ha detto il viceministro degli Interni lituano Arnoldas Abramavicius: “Stiamo preparando la decisione di chiudere due posti di blocco per la prossima settimana, il Paese deve essere pronto a sigillare completamente il confine in qualsiasi momento”, ha dichiarato, citato dal Guardian. I valichi sono quelli di Sumsko e Tvereciaus. La Lituania e la Polonia stanno valutando una decisione congiunta per chiudere completamente il confine con la Bielorussia. La Lituania è un membro della Nato.

  • Medvedev, a Kiev non sono bastati colpi contro Odessa e Izmail

    «Apparentemente, non sono bastati i colpi contro Odessa, Izmail, ecc. alla feccia di Kiev che vuole organizzare una catastrofe ecologica nel Mar Nero». Lo ha scritto sul suo canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev con probabile riferimento agli ultimi attacchi con droni ucraini contro una nave della Marina russa e ad una petroliera. Se Kiev vuole la catastrofe nel Mar Nero «deve ottenerla su quella parte del loro territorio che presto cadrà in mano all Polonia e che dopo puzzerà per secoli», ha scritto ancora Medvedev, aggiungendo che «bastardi e degenerati capiscono solo la crudeltà e la forza. Questa sarà la loro decisione finale sull’accordo del grano».

  • Allerta Kiev, minaccia militare nelle acque di 6 porti russi

    Un messaggio del Servizio statale per il trasporto marittimo e fluviale ucraino sta avvertendo di una minaccia militare nelle acque di sei porti russi: “Minaccia militare. L’area interessata è quella delle vie interne ed esterne dei porti di Anapa, Novorossijsk, Gelendzhik, Tuapse, Sochi, Taman”, si legge nel comunicato. Lo riferisce Rbc-Ukraine

  • Ft, attacchi ucraini al petrolio russo preoccupano l’Occidente

    I recenti attacchi ucraini alle infrastrutture petrolifere russe sono guardati con preoccupazione dagli Usa e da altre capitali dell’Occidente per le eventuali conseguenze sul mercato globale del greggio. È quanto scrive il Financial Times alla luce dell’offensiva di Kiev sul porto di Novorossiyrsk, a cui questa notte è seguito l’attacco alla petroliera russa Sig, in Crimea. I due episodi seguono “una serie di attacchi russi alle infrastrutture ucraine per l’esportazione di grano nelle ultime settimane, sollevando lo spettro di un’escalation di rappresaglie mentre i Paesi prendono di mira le principali fonti di reddito da esportazione dell’altro”, scrive il foglio britannico.

    E il Ft sottolinea: «mentre gli Stati Uniti hanno ampiamente tollerato gli attacchi ucraini sul territorio russo, purché non utilizzino armi fornite dall’Occidente, l’attacco alle infrastrutture per l’esportazione del petrolio probabilmente causerà preoccupazione alla Casa Bianca e in altre capitali occidentali». «Gli Stati Uniti - continua il quotidiano londinese nella sua edizione europea - hanno guidato la spinta a mantenere il petrolio russo sul mercato per evitare che i prezzi globali aumentino e danneggino l’economia mondiale; l’amministrazione del presidente Joe Biden vuole che i prezzi alla pompa rimangano stabili in vista delle elezioni presidenziali del prossimo anno».

    Novorossiyrsk, ricorda il Ft, «è il principale porto petrolifero russo sul Mar Nero ed esporta circa 600.000 barili al giorno. È anche il principale punto di esportazione del petrolio dal Kazakistan, con la linea da 1,2 milioni di barili al giorno del Caspian Pipeline Consortium che termina qui».

  • 007 Kiev, la flotta russa ora non si sente più tanto al sicuro

    «La flotta russa nella situazione attuale non sembra così invulnerabile di fronte altri mezzi più piccoli ma più moderni. Ecco perché gli occupanti russi non possono sentirsi al sicuro», ha dichiarato Andriy Yusov, portavoce dell’intelligence della Difesa, citato dai media ucraini. «Sarà problematico per i russi riportare in azione nel prossimo futuro la nave da sbarco Olenegorskiy Gornyak», attaccata da droni nella notte tra il 3 e il 4 agosto nella baia di Novorossiysk.

  • Pakistan: ex premier Imran Khan condannato a 3 anni

    L’ex primo ministro del Pakistan Imran Khan è stato condannato a tre anni di carcere per corruzione. Lo riporta la televisione di Stato.

  • Yermak, a Gedda mi aspetto discussioni difficili, ma abbiamo verità dalla nostra

    «Mi ha aspetto che le discussioni saranno difficili, ma noi abbiamo la verità ed il bene dalla nostra parte». È quanto ha dichiarato Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky e suo inviato alla riunione che si terrà oggi e domani a Gedda per discutere della guerra in Ucraina. Kiev spera che l’incontro tra consiglieri per la sicurezza nazionale ed altri alti funzionari di circa 40 Paesi, Russia esclusa, possa servire a convincere altri Paesi a sostenere il piano di pace di Kiev, ha aggiunto Yermak.

    E l’Ucraina ha accolto con grande entusiasmo l’annuncio ieri della partecipazione alla riunione dell’inviato cinese per gli Affari euroasiatici, Li Hui, con il ministro degli Esteri Dmitry Kuleba che ha parlato di «super passo avanti». «Abbiamo molti disaccordi ed abbiamo sentito differenti posizioni, ma è importante che i nostri principi siano condivisi», ha detto ancora Yermak nell’intervista televisiva pubblicata sul suo canale Telegram. Zelensky spera che l’iniziativa dell’Arabia Saudiya possa fare strada al summit della pace che intende organizzare il prossimo autunno.

  • Kiev, presenza cinese al vertice di Gedda è passo avanti

    Oggi e domani a Gedda in Arabia Saudita il vertice sui negoziati per l’Ucraina. Sarà presente anche la Cina, ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba a Interfax-Ukraine. «Vogliamo che la Cina partecipi al vertice della Formula di pace. La notizia che Pechino sta delegando Li Hui a Gedda è un passo in avanti», ha dichiarato Kuleba. Il ministro ucraino ha sottolineato che l’Arabia Saudita ha giocato un ruolo importante in questa decisione, così come una conversazione telefonica tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. «L’Arabia Saudita ha attirato la Cina e questa è una vittoria storica», ha concluso Kuleba

  • Ucraina: droni lanciano esplosivi su città russa Kursk, danni

    Droni hanno lanciato ieri sera esplosivi sulla città russa di Kursk danneggiando due edifici amministrativi, secondo il governatore dell’oblast Roman Starovoyt. Le finestre dei due palazzi e di una chiesa vicina sono state danneggiate, spiegano su Telegram le autorità della regione confinante con l’Ucraina aggiungendo che non sono state segnalate vittime.

  • Ucraina: attaccata petroliera russa vicino ponte Crimea

    Esplosioni sono avvenute nelle prime ore di oggi vicino al Ponte di Crimea, secondo i media locali. Funzionari citati da fonti russe hanno dichiarato che sono state udite deflagrazioni nella città contesa di Kerch e il traffico sul ponte è stato bloccato. Media di Mosca affermano che un attacco di droni marini nello Stretto di Kerch avrebbe bersagliato la chimichiera (tipo di petroliera adibita al trasporto di prodotti chimici) russa Sig e un gruppo di soccorritori è stato inviato sul posto.

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