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Petrolio, Arabia e Russia giocano al rialzo: tagli prorogati, balzo del prezzo

Balzo di Brent e Wti dopo l'annuncio di Riad e Mosca

2' di lettura

L’Arabia Saudita ha deciso di estendere il taglio alla sua produzione di greggio di 1 milione di barili al giorno di ulteriori 3 mesi, da ottobre fino alla fine di dicembre. A stretto giro di posta anche la Russia ha annunciato di estendere i suoi tagli alla produzione pari a 300.000 barili al giorno. Sulla notizia il prezzo del petrolio Wti sale di oltre il 2% a 87,23 dollari il barile.

Il Brent vola sopra la soglia dei 90 dollari. Il greggio del Mare del Nord sale così dell’1,6% a 90,44 dollari al barile toccando i massimi dallo scorso novembre mentre il Wti del Texas avanza del 2% a 87,26. In serata i rialzi si sono portati su livelli più contenuti.

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«Questo ulteriore taglio volontario viene a rafforzare gli sforzi precauzionali compiuti dai Paesi OPEC+ con l’obiettivo di sostenere la stabilità e l’equilibrio dei mercati petroliferi», ha dichiarato la Saudi Press Agency.

L’agenzia di stampa russa Tass ha citato Alexander Novak, vice primo ministro russo ed ex ministro dell’Energia, per dire che Mosca continuerà a tagliare 300.000 barili al giorno.

La riduzione saudita, iniziata a luglio, arriva mentre gli altri produttori OPEC+ hanno concordato di estendere i precedenti tagli alla produzione fino al prossimo anno.

La variabile petrolio può ulteriormente fiaccare l'economia mondiale, in un periodo di rallentamento generalizzato. L'indice Hcob Pmi della produzione composita dell'Eurozona elaborato da S&P Global, calcolato in base alla media ponderata degli indici della manifattura e dei servizi, è sceso ad agosto a 46,7 da 48,6 di luglio. Il dato segnala il terzo mese consecutivo di contrazione della produzione ed è il maggior calo da novembre 2020.

I sauditi sono particolarmente interessati a far salire i prezzi del petrolio per finanziare Vision 2030, un piano ambizioso per riformare l’economia del regno, ridurre la sua dipendenza dal petrolio e creare posti di lavoro per una popolazione giovane. Il piano prevede diversi progetti infrastrutturali di grande portata, tra cui la costruzione di una città futuristica da 500 miliardi di dollari chiamata Neom.

Ma l’Arabia Saudita deve anche gestire il suo rapporto con Washington. Biden ha fatto campagna elettorale

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