Petrolio, l’export russo crolla con l’embargo: il price cap non salva l’offerta
In una settimana perse forniture per 1,9 milioni di barili al giorno, quasi il 2% del fabbisogno mondiale. L’Asia non assorbe le vendite bandite in Europa e se la tendenza continua si rischia una nuova fiammata dei prezzi del greggio
di Sissi Bellomo
3' di lettura
L’Europa chiude le porte al greggio russo e il mondo intero perde forniture per 1,9 milioni di barili al giorno, pari a quasi il 2% dei consumi petroliferi totali. È solo il primo impatto dell’embargo Ue, entrato in vigore il 5 dicembre: stime riferite a un periodo di appena una settimana. Ma se la tendenza non cambia, potrebbe essere un problema.
L’offerta rischia di diventare troppo scarsa, innescando un nuovo...
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