Petrolio, Opec+ taglia 1 milione di barili al giorno. E il prezzo sale
L’Arabia Saudita ha annunciato una riduzione della propria offerta di 500mila barili al giorno. Kuwait, Emirati Arabi e Algeria seguono l’esempio
2' di lettura
Mossa a sorpresa dell’Opec+ che ha annunciato un taglio della produzione di petrolio a partire dal mese di maggio per tutto il 2023 di 1 milione di barili al giorno. La notizia arriva pochi minuti dopo quella del taglio più massiccio tra i Paesi che aderiscono all’organizzazione allargata dei maggiori produttori di petrolio mondiale, quello di mezzo milione di barili che sarà effettuato dall’Arabia Saudita. In dettaglio poi, gli Emirati Arabi Uniti ridurranno la produzione di 144mila barili, il Kuwait di 128mila. L’Iraq, da solo, contribuirà con un taglio di 211 mila barili, il Kazakistan di 78mila, l’Algeria di 48 mila barili al giorno e l’Oman di 40 mila barili. La Russia dal canto suo prolungherà il taglio della produzione, sempre di 500 mila barili al giorno, che già aveva previsto e comunicato, da marzo a giugno, per tutto il 2023.
E così il prezzo del petrolio sale, nella mattinata di lunedì 3 aprile. Il barile Wti con consegna a maggio passa di mano a 79,02 dollari con un aumento del 4,43% mentre il Brent con consegna a giugno è scambiato a 83,52 dolalri al barile con un aumento del 4,54%.
L’iniziativa dell’organizzazione arriva inattesa dopo le ultime affermazioni sull’intento di mantenere stabile la produzione. Il prossimo appuntamento ufficiale del cartello è in calendario a giugno ma, d’altronde, il gruppo si riserva ha la possibilità di incontrarsi in qualsiasi momento e di prendere decisioni e nella giornata di domani è atteso un incontro.
Annunciando il taglio da mezzo milione di barili il ministro saudita dell’Energia ha sottolineato che si tratta«“di una misura precauzionale per salvaguardare la stabilità del mercato del petrolio». I prezzi del greggio erano fortemente scesi a marzo sui timori delle crisi bancarie con i futures che a Londra, ricorda Bloomberg, avevano toccato il minimo da 15 mesi, vicino ai 70 dollari. La discesa dei prezzi aveva fatto ipotizzare una mossa dell’Arabia Saudita che poi sembrava essere rientrata, grazie al recupero del mercato dei primi giorni di aprile, che sono arrivati a quasi 80 dollari al barile. Così però non è stato.
loading...