AnalisiL'analisi si basa sulla cronaca e sfrutta l'esperienza e la competenza dell'autore per spiegare i fatti, a volte interpretando e traendo conclusioni. Scopri di piùHealthcare

Philips giù ad Amsterdam sul caso respiratori. La Fda americana non è ancora soddisfatta

L'autorità Usa chiede altre valutazioni sui rischi delle apparecchiature dopo il maxi ritiro del 2021. La società effettuerà nuovi test

di Giuliana Licini

epa10263035 Exterior of the Philips headquarters in Amsterdam, 24 October 2022. Dutch health technology company Royal Philips is cutting four thousand jobs worldwide, 400 of which in the Netherlands, as the new head of the company works to turn around the losses the company has been facing. EPA/Sem van der Wal

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Philips cade alla Borsa di Amsterdam dopo che la Food and Drug Administration (Fda) statunitense ha indicato di non essere ancora soddisfatta del modo in cui il gruppo olandese di tecnologia medica ha gestito la vicenda del richiamo di apparecchi respiratori. Il titolo Philips accusa una flessione di oltre 9 punti percentuali, registrato una delle peggiori prestazioni dell’indice Stoxx Europe 600. L’autorità sanitaria statunitense ha richiesto a Philips, di cui la Exor della famiglia Agnelli detiene il 15% del capitale, di effettuare ulteriori valutazioni dei rischi relativi alle apparecchiature respiratorie. «Non riteniamo adeguati i test e le analisi effettuati da Philips finora per valutare appieno i rischi posti agli utenti dai dispositivi che sono stati richiamati», ha indicato la Fda. Philips ha concordato di effettuare altri test e sta discutendo dei dettagli con l’autorità sanitaria Usa.

«La prima priorità di Philips è la salute e il benessere dei pazienti, sia che si tratti di fornire dispositivi sostitutivi o di eseguire test per garantire che i dispositivi per il sonno e la respirazione funzionino», ha affermato la società in una nota. Il "warning" della Fda è un nuovo colpo duro per Philips, che nel giugno 2021 ha richiamato milioni di dispositivi respiratori e ventilatori utilizzati per l'apnea notturna a causa del rischio di degradazione e tossicità di un componente in schiuma sospettato di effetti cancerogeni. «Si tratta di una brutta notizia. La Fda chiaramente non è contenta di come è stato gestito il richiamo», affermano in una nota gli analisti di Bernstein, aggiungendo che «la richiesta di test supplementari, la persistente insoddisfazione circa la gestione del richiamo dei dispositivi rendono sempre più probabile il divieto della vendita di Respironics negli Usa».

Loading...
Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti