Phillips 2022: volumi di aste e private sale in crescita
Espansione geografica in Usa e Asia e potenziamento dello staff hanno caratterizzato la strategia che ha visto crescere il volume d'affari dell’8% a 1,3 miliardi di dollari
di Maria Adelaide Marchesoni
4' di lettura
Phillips ha chiuso il 2022 con un volume d'affari di 1,3 miliardi di dollari rispetto a 1,2 miliardi del 2021 (+ 8%), un risultato che è il frutto dell'espansione geografica e del potenziamento dell'organico. Nel corso dell'anno è stata aperta Phillips Los Angeles, prima sede negli Stati Uniti al di fuori di New York, e sono state realizzate la prima mostra a Seoul e un tour di opere del XX secolo e contemporanee in Scandinavia e, infine, è stata aperta la prima rappresentanza in Texas. Per Stephen Brooks, chief executive officer, la casa d'aste si trova: “nel mezzo di uno straordinario periodo di crescita, mai vissuto prima, e i risultati del 2022 testimoniano sia la resistenza del mercato che la nostra forza al suo interno”.
Le aste e le private sale
Le vendite in asta nell’anno che sta per chiudersi hanno superato 1 miliardo di dollari (1.050 milioni di dollari) rispetto a 993,3 milioni del 2021, che configura nell'anno uno sviluppo del 5,7%, con un tasso di vendita globale delle aste serali del 96%. I nuovi acquirenti sono il 47%, tra le aste online e quelle dal vivo, e quasi un terzo appartiene alla generazione dei Milleniali. «Untitled» di Jean-Michel Basquiat dalla collezione di Yusaku Maezawa è diventato il lotto di maggior valore mai venduto da Phillips, aggiudicato a un cliente asiatico per 85 milioni di dollari nella New York Evening Sale of 20th Century & Contemporary Art, che ha totalizzato il giro d’affari più alto nella storia dell'azienda.
Un dato significativo riguarda l'arte emergente che Phillips ha portato in asta nel 2022: ben 148 artisti hanno fatto il loro debutto nell'anno in corso.
Il 2022 ha visto un aumento del 50% del volume di opere moderne aggiudicate, tra i top lot «Le Père» di Marc Chagall è passato di mano per 7,4 milioni di dollari (stima 6-8 milioni di $) segnando un record.
Il valore delle private sale al momento - ma il dato potrebbe cambiare prima della fine dell'anno - è di 250 milioni di dollari con un aumento del 20% rispetto al 2021. Diverse le selling exhibition tra cui «The Virtues of Rebellion: Modern & Contemporary Surrealisms», una delle mostre che ha registrato i maggiori incassi dell’anno; di qualità museale ha attirato consegne e collezionisti da tutto il mondo e ha permesso di vendere «Secret Voyage of a Spark» di Kay Sage a un’importante istituzione statunitense.
I dipartimenti
Hanno mostrato un forte appeal anche nel 2022 alcuni dipartimenti che si sono contraddistinti per risultati interessanti nel corso delgi anni: il dipartimento Orologi ha proseguito nelle vendite del 100% dei lotti offerti in asta a Ginevra, Hong Kong e New York, per un totale di 3.033 orologi. Le vendite di gioielli a Hong Kong e New York nei mesi di novembre e dicembre hanno registrato un aumento del 125% e del 155% rispetto alle stagioni precedenti, con la partecipazione di 40 Paesi e prezzi elevati per diamanti, diamanti colorati, gemme e pezzi firmati.
Nel segmento della fotografia Phillips ha conquistato quote di mercato nelle aste dedicate, offrendo opere importanti su tutta la linea: da un panorama unico del 1854 di San Francisco di George Robinson Fardon, ai ritratti dei Beatles di Richard Avedon, che ha raggiunto il record di 809.000 sterline, fino alla selezione di Polaroid mai viste di Ellen von Unwerth, venduta al 100%. Le aggiudicazioni di design hanno registrato un tasso di sell-through del 91%, stabilendo nuovi record per opere di Shiro Kuramata, Jennifer Lee e un lavoro collaborativo di Gio Ponti e Paolo De Poli. Nelle edizioni è stato realizzato il più alto totale annuale nella storia della casa d'asta, con 40 milioni di dollari, ed è stato ampliato il calendario degli incanti per soddisfare la domanda, aggiudicando il 95% di tutti i lotti offerti, il 46% delle vendite sono state al di sopra della stima massima, il massimo del settore.
Le vendite in Asia
L'Asia si conferma un'area di successo: il 34% delle vendite in asta è andato a clienti del continente e il 40% degli acquirenti asiatici erano collezionisti Millenials: arte e design del XX secolo e contemporaneo le preferenze. L'asta autunnale dedicata al 20th Century & Contemporary Art & Design ad Hong Kong in associazione con Yongle Auction, è stata guidata da «Abstraktes Bild (774-1)» di Gerhard Richter venduto per oltre 89 milioni di dollari di Hong Kong (11,4 milioni di dollari). Con un tasso di vendita del 97% per lotto e del 99% per valore, l'asta serale ha raggiunto il più alto tasso di vendita di tutte le aste serali di arte moderna e contemporanea organizzate a Hong Kong quest’autunno.
Nuove sfide
Nel suo ottavo anno di attività, Phillips si impegna in Asia nella prossima primavera con una nuova s sede nella WKCDA Tower nel West Kowloon Cultural District di Hong Kong, progettata da Herzog & de Meuron e LAAB Architects. Situata di fronte al museo di fama mondiale M+ e nelle vicinanze del Palace Museum di Hong Kong, la nuova sede asiatica si estende per oltre 50.000 metri quadrati su un totale di sei piani, dal piano terra al quinto piano. Phillips sarà la prima casa d’aste di Hong Kong a disporre di uno spazio espositivo permanente appositamente costruito, di una sala di vendita, di un caffè e di una sala Vip, che consentirà di organizzare eventi e aste tutto l’anno in uno spazio proprio. Le gallerie e la sala d’asta all’avanguardia saranno inaugurate con la mostra 20th Century & Contemporary Art nel marzo 2023, in concomitanza con Art Basel Hong Kong, per poi passare alle aste all’inizio di aprile.
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