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Phillips tra alti e bassi, le day sale tengono

Ritiri e garanzie caratterizzano i lotti più importanti. Prosegue la corsa alla pittura di moda giovane, decorativa e derivativa

di Giovanni Gasparini

3' di lettura

L’asta pomeridiana di Phillips del 13 ottobre a Londra ha visto il catalogo ridursi di sei lotti di rilievo, con ogni probabilità per mancanza di interesse da parte dei compratori; dei 40 lotti rimasti solo due sono andati invenduti, portando un ricavo di 18,3 milioni di £ entro la stima rivista a 13,9-19,2 milioni dopo i ritiri, in linea coi valori dell’anno scorso. Fra i ritiri spicca un classico ‘Concetto Spaziale, Attese’ di Fontana bianco a due tagli stimato 1,4-1,8 milioni di £, oltre a due lavori di Andy Warhol e una tela di Dubuffet.

Gli unici due risultati milionari sono dovuti a lotti garantiti da parte terza e con ogni probabilità finiti ai rispettivi garanti: una tela a sviluppo verticale di Basquiat del 2011 ‘Forgive Us Our Trespassing’ che si è fermata a 2,7 milioni con le commissioni da una stima di 2,2-2,8 milioni di £, e la grande tela ispirata a San Pietro in ‘Roma’ del 2007 di Luc Tuymans venduta a 1,5 milioni nel mezzo della stima di 1,2-1,8 milioni di £.

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Nove dei dieci realizzi principali hanno superato le stime basse solo dopo l’aggiunta delle commissioni, segno di un mercato selettivo che non soddisfa più le richieste di crescita continua dei prezzi dei venditori, nonostante si tratti di nomi importati come Cy Twombly con un collage su carta del 1973 fermo a 914mila £, Anish Kapoor con un grande specchio del 2012 a 825mila £, Alex Katz con al tarda e lunga tela ‘Ariel’ del 2016 a 700mila £.

- Luc Tuymans ’Rome’ (2007) sold for 1.500.000 £

La corsa degli emergenti prosegue

Come accaduto la sera prima da Sotheby’s, prosegue invece la speculazione sui nomi di moda del momento, strategicamente piazzati ai primi posti del catalogo, fra cui spiccano i record per due artiste Marina Perez Simao con un lavoro del 2020 che si è fermato a 95mila £ da una stima di 70-100mila £, e Francesca Mollet il cui lavoro ‘Two Thistles’ del 2021 conteso fra diversi compratori globali è fstato scambiato a 254mila £, dieci volte la stima bassa: ovviamente una tela di grandi dimensioni decorativa e derivativa come piace al giorno d’oggi. Prosegue l’interesse per Mohammed Sami con un lavoro d’interno claustrofobico ‘Childhood’ del 2018 conteso fino a 230mila £, ben oltre la stima di 80-120mila £, così come Caroline Walker con una veduta d’interno ‘Fragrance’ che ha quintuplicato la stima a 565mila £, mentre la figura femminile ‘The Bath in the Holy River’ del 2021 del pittore indiano Raghav Babbar ha raggiunto 457mila £ da una stima di 30-50mila £. Rallenta, invece, la corsa di due favorite dell’anno passato, entrambe aggiudicate senza entusiasmi sotto le stime, Jade’ Fadojutimi con un lavoro decorativo ‘Beneath the Perticoat’ del 2018 a 178mila £, e Christina Quarles con un lavoro del 2020 che ha superato comunque il mezzo milione di sterline con le commissioni.

- Anish Kapoor ’Untitled’ (2012) sold for 825.500 £

Cy Twombly ’Untitled’ (1973) sold for 914.400£

Alex Katz ‘Ariel’ (2016) sold for 698.500 £

Le aste giornaliere

Il catalogo di Phillips di lotti di prezzo più contenuto del 12 ottobre ha portato altri 7,1 milioni di £ grazie a 97 lotti venduti su 127 offerti pari al 76% per numero e 79% per valore, e cinque record per altrettanti lavori prodotti fra il 2019 e il 2023.

L’asta giornaliera di Sotheby’s ha aggiunto 12,3 milioni di £ da una stima di 11,3-16,2 milioni con una percentuale di venduto per lotto dell’84%, portando il fatturato totale della ‘Frieze Week’ per la casa d’aste a quasi 58 milioni di £, sotto le aspettative generali.

Il catalogo giornaliero di Christie’s del 14 ottobre ha raggiunto 11,5 milioni di £ con percentuali di venduto di oltre l’85%, portando il ricavo totale oltre i 100 milioni di sterline a 108 milioni.

Mercato riflessivo

I risultati complessivi delle aste ci confermano un sostanziale rallentamento del mercato, fatturati ridotti rispetto all’anno scorso e prezzi ancora alti, ma maggiore selettività da parte dei compratori che ha portato a diversi invenduti e ritiri prima dell’inizio dell’asta.

Due i trend riconoscibili: da un lato il ritorno alla ricerca di opere storicizzate di qualità, purché stimate ragionevolmente; dall’altro la prosecuzione del gioco speculativo sulla pittura alla moda del momento, che però richiede un ricambio frequente di artisti ed artiste come ci si aspetterebbe dalla moda usa e getta più che dall’arte dotata di significato e prospettiva. Tocca ora ai cataloghi di Parigi, rivolti in gran parte all’arte storicizzata del Novecento, con una sostanziale parte per l’arte Italiana del dopoguerra, dare il responso per quel mercato.

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