graphic novel

Piacere, siamo i Briggs: una famiglia normale

In “Quando soffia il vento” il racconto degli eventi sconvolgenti accaduti durante la Seconda guerra mondiale attraverso lo sguardo di due testimoni innocenti: i coniugi Jim e Hilda Bloggs, due anziani che nella loro casetta vivono l'esperienza dei sopravvissuti. Per raccontare quelle due persone abituate a una vita normale sconvolta dalla catastrofe, l’autore si era ispirato ai suoi genitori

di Luca Crovi

2' di lettura

Quando nel 1982 il disegnatore inglese Raymond Briggs dette alle stampe la graphic novel Quando soffia il vento, sentiva forte l'esigenza di raccontare che cosa avrebbe provocato l'apocalisse atomica. In piena era Reagan-Thatcher, non era assurdo immaginare che la Russia potesse scatenare una Terza guerra mondiale e decidere di attaccare il Regno Unito. Da qui partì Briggs.

In Quando soffia il vento, testimoni innocenti di eventi sconvolgenti sono i coniugi Jim e Hilda Bloggs, due anziani che nella loro casetta vivono l'esperienza dei sopravvissuti. Per raccontare quelle due persone abituate a una vita normale sconvolta dalla catastrofe, Briggs si era ispirato ai suoi genitori e all'esperienza da loro vissuta durante la Seconda guerra mondiale. La storia “autentica” della famiglia di Raymond Briggs ci viene ora narrata nel dettaglio in Ethel e Ernest. Una storia vera (Rizzoli Lizard).

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In un arco temporale che va dal 1928 al 1971, ci viene raccontato l'innamoramento di due persone che resteranno legatissime per tutta la vita e affronteranno la nascita di un figlio, la sua crescita, il grande conflitto degli anni Quaranta, la malattia. Osserviamo la loro esistenza attraverso le evoluzioni e i cambiamenti che avvengono nella loro casa, stralci di lettere, proclami alla radio, confronti sentimentali e discussioni politiche.

Emergono tutti i drammi più o meno grandi che possono sconvolgere la vita quotidiana di una tranquilla famiglia inglese non agiata. È soprattutto la loro abitazione – che viene costruita, modificata, smontata, bombardata, riparata – a essere testimone delle loro vicende. Quarantun anni vissuti in quella casa, senza mai traslocare. Come evidenzia Paolo Interdonato nella postfazione al volume, la vita dei coniugi Briggs è «scandita dalle minute soddisfazioni della classe media (una vasca da bagno tutta loro, un giardino, il figlio diplomato, quel minimo di riconoscimento sociale) e dalle tragedie grandi e piccole del Secolo breve (il nazismo, la guerra, i bombardamenti, il figlio capellone – in odor di sinistra – iscritto alla scuola d'arte). Una storia semplice ambientata in un periodo decisamente complesso».

Una storia disegnata da Raymond Briggs con stile altrettanto semplice, colorato, fanciullesco, come se fosse una storia per bambini, un racconto che dipinge gli adulti con occhi innocenti. Anche le sequenze più dense di paura sono vissute in maniera delicata, con un effetto pastello. Perché Briggs di una cosa è sicuro: che i suoi genitori abbiano vissuto insieme una splendida storia d'amore protetti dal loro affetto e dalla loro casa. E se nella versione cinematografica di Quando soffia il vento (film d'animazione del 1986 diretto da Jimmy Murakami) erano le canzoni di David Bowie e Roger Waters ad accompagnare gli spettatori in questo viaggio familiare, qui sono i discorsi alla radio di Winston Churchill a scandire molte delle vicende.

Raymond Briggs,
Ethel e Ernest. Una storia vera,
Rizzoli Lizard,
128 pagine, 18 euro

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