Piano Fnm da oltre due miliardi per l’acquisto di 281 nuovi treni
Previsto il rinnovamento integrale del materiale rotabile: ordinati anche 14 convogli a idrogeno. I nuovi mezzi garantiscono la riduzione del 30% dei consumi e tassi elevati di riutilizzabilità
di Marco Morino
2' di lettura
Per il gruppo Ferrovie Nord Milano (Fnm), controllato da Regione Lombardia (57,6% del capitale) e partecipato da Ferrovie dello Stato (14,7%), la sostenibilità è parte integrante della strategia aziendale. A cominciare dall’ammodernamento di flotta e infrastrutture. Un impegno riconosciuto dalla lista di Statista-Sole 24 Ore: infatti per la prima volta il gruppo Fnm è inserito tra i leader nazionali della sostenibilià. La compagnia ha avviato nel 2017 il programma di rinnovamento della flotta dei convogli per il servizio ferroviario regionale. Il piano prevede: 176 treni acquistati grazie allo stanziamento di 1,6 miliardi di Regione Lombardia, che si sono aggiunti ai 45 nuovi treni entrati in servizio tra il 2015 e il 2018. A questi mezzi bisogna poi sommare i 14 nuovi convogli a idrogeno (160 milioni) e gli ulteriori 46 convogli di cui è stato deciso l’acquisto con la delibera regionale del 17 marzo 2021 (351 milioni).
Complessivamente fanno 281 treni nuovi di zecca, dei quali un centinaio già in esercizio (inclusi i 45 nuovi treni del periodo 2015-2018). L’investimento complessivo per il programma di rinnovamento della flotta di Fnm per il servizio ferroviario regionale supera abbondantemente i due miliardi. L’operazione rappresenta uno dei maggiori investimenti sostenuti da Regione Lombardia nel settore dei trasporti e garantirà un integrale rinnovamento del materiale rotabile a oggi circolante. Tra le altre caratteristiche, i nuovi treni garantiscono la riduzione del 30% dei consumi e della rumorosità e l’utilizzo di materiali che permettono elevati tassi di riutilizzabilità (attorno al 95%). Poi c’è la sfida dell’idrogeno.
Fnm insieme alla controllata Trenord promuove nel Sebino e in Valcamonica la prima Hydrogen Valley italiana. I punti principali del progetto, denominato H2iseO, sono: l’acquisto di nuovi treni alimentati a idrogeno, prodotti da Alstom, che serviranno dal 2023 la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo, in sostituzione degli attuali a motore diesel e la realizzazione di centrali per la produzione di idrogeno, destinato inizialmente ai nuovi convogli a energia pulita. Si tratta del primo progetto italiano di una flotta treni a zero emissioni che sostituirà i convogli diesel-elettrici per una linea non elettrificata. Il primo impianto di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno sarà realizzato da Fnm a Iseo tra il 2021 e il 2023.
Fondamentali le intese siglate da Fnm per lo studio e l’individuazione della migliore modalità di produzione e fornitura di idrogeno verde, derivante da fonti rinnovabili e dal recupero di materia. Si prevede entro il 2025 di estendere la soluzione idrogeno al trasporto pubblico locale, a partire dai circa 40 mezzi gestiti in Valcamonica da Fnm Autoservizi, con la possibilità di aprire all’utilizzo da parte della logistica merci e/o privata.
Una citazione infine per il progetto Fili che, in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, prevede la riqualificazione in chiave sostenibile dell’asse Milano-Malpensa. Oltre al rinnovamento integrale di 4 stazioni (Cadorna, Bovisa, Saronno e Busto Arsizio) è prevista la piantumazione di 800mila alberi e la realizzazione di una foresta sintetica sul tetto della stazione Milano Cadorna che produrrà ossigeno per la città di Milano.
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