Parigi

Picabia record per la prima asta surrealista di Sotheby’s

Catalogo snello e supportato dalla solita pioggia di garanzie. Cresce il ruolo della Francia a scapito di Londra; salgono le commissioni. Compratori francesi e italiani in prima fila

di Giovanni Gasparini

3' di lettura

Il catalogo di 25 lotti di arte del Surrealismo proposto da Sotheby's il tardo pomeriggio del 16 marzo ha sancito lo spostamento a Parigi di un mercato solitamente collocato a Londra.
Nonostante la sala d'asta si trovi di fronte ai luoghi del potere politico parigino, il difficile clima internazionale non sembra aver giocato alcun ruolo. I 23 lotti battuti, dopo il ritiro di due, hanno portato 33 milioni di euro, entro la stima di 26-38 milioni di €, con un solo invenduto (Wilfredo Lam stimato 2,5-3,5 milioni di euro e garantito dalla casa d'aste), grazie anche al ruolo essenziale delle garanzie di parte terza, come sempre presenti ‘a pioggia', ben nove a garanzia praticamente di tutti i lavori di maggior pregio, e quindi una parte più che maggioritaria del fatturato totale, cui si aggiungono tre garanzie dirette della casa d'aste.

Hans Arp, 1886 - 1966, L’O et l’U de l’oiseau

Buona la presenza in sala di una sessantina di persone fra cui spiccava David Nahmad, il decano della più importante famiglia di galleristi-collezionisti al mondo, e cartina tornasole di un certo interesse per il catalogo, nonostante non si sia spinto a comperare alcun lavoro.
Ha partecipato invece attivamente il gallerista Vedovi, che ha portato a casa per 2 milioni di € un lavoro di Yves Klein, una classica «Anthropometrie» del 1962, dopo aver mancato il quadro di Leonor Fini.
La banditrice non ha approfittato della presenza in sala a livelli per-Covid, continuando a privilegiare l'interazione con i telefoni e le pur ridottissime attività online, tanto che la sua attenzione era rivolta alle telecamere o agli schermi, ovunque tranne che in sala, perdendo così ogni reale coinvolgimento.. In questo clima ci si chiede che bisogno ci sia di un banditore umano?
Non è mancata però la lunga lettura del consistente incremento delle commissioni per i compratori, e della considerevole ma frettolosamente esposta lista delle garanzie.

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Francis Picabia, 1879 - 1953, Pavonia

Picabia, Magritte e Arp

Buona parte del risultato totale è dovuto a due nomi di grande rilievo per l'ambito surrealista: Francis Picabia e Renè Magritte.I tre lavori di Picabia hanno complessivamente portato 13,6 milioni di euro, portando al nuovo record personale in asta dell'artista con la caratteristica composizione in trasparenza ‘Pavonia' del 1929, sensuale tela di grandi dimensioni che supera agilmente la garanzia e la stima per fermarsi a 10 milioni di euro, contesa da sei pretendenti in sala e al telefono, per finire al cliente (italiano?) al telefono con Claudia Dwek, direttrice della casa d'aste in Italia, molto attiva su diversi lotti. Un secondo lavoro di Picabia, un nudo femminile di schiena dipinto negli anni della guerra, viene aggiudicato in sala dopo un solo rilancio sotto la stima, raggiungendo 3,3 milioni (stima 3-5 milioni di €) solo grazie alle commissioni; sorte simile ad un ritratto femminile che passa di mano a 315mila €. Quattro i lavori di Magritte offerti, per un totale di oltre 7 milioni di euro; supera le aspettative fino al doppio della stima alta a 2,1 milioni un enigmatico ritratto di donna, mentre l'erotico ‘Le Palais de la courtisane' sfiora a malapena la stima bassa di 2 milioni di € dopo un solo rilancio, e i due lotti garantiti hanno sorti diverse: il collage di 1966 ‘le bon Temps' super la stima di 1,2 milioni con le commissioni mentre la scultura in bronzo di grandi dimensioni ‘La Joconda (Mona Lisa)' finisce probabilmente al garante a 1,7 milioni da una stima di 1,5-2,5 milioni. Salvato dalla garanzia anche il lavoro su rilievo ligneo di Hans Arp ‘L'O et l'U de l'oiseau' aggiudicato a 3,4 milioni entro la stima grazie all'aggiunta delle commissioni.

René Magritte, 1898 - 1967, Le palais de la courtisane

Artiste alla riscoperta

Insieme ai nomi già affermati sul mercato e anche la pubblico, il catalogo proponeva diverse opere di artisti soprattutto donne che più recentemente stanno ottenendo crescente attenzione. Far queste spiccano Leonor Fini la cui ‘Sphinx pour David Barrett' supera ampiamente la stima (50-70 mila) a 120mila €, Dorothea Tanning con la grande tela del 1958 ‘Melees nocturnes' a 567mila oltre la stima alta, e Toyen la cui inquietante ‘Chambre secrete sans servire' del 1966 sfiora 1,5 milioni di € da una stima di 400-600mila. Al di là dei Surrealisti, un classico ‘Concetto Spaziale, Attese' di Fontana, tela rossa con due tagli, finisce probabilmente al garante a 1,245 milioni di € da una stima di 1-1,5 milioni

Wilfredo Lam, La lumiere de la jungle

Leonor Fini, Sphinx pour David Barrett


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