Pil, Confcommercio taglia stime: +0,8% nel 2023. «Economia ferma»
Per il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli «serve un'operazione fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale»
I punti chiave
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«Il profilo attuale è ai limiti della recessione tecnica» e sul prodotto interno lordo «se immaginiamo una piccola ripresa nella fine dell’anno, si dovrebbe arrivare allo 0,8% (rispetto alla stima precedente dell’1,2%), l’1% diventa molto complicato da raggiungere», e «nel 2024 con crescita normale intorno allo 0,3-0,4 si arriverebbe all’1% (la stima precedente 1,3%)». Lo afferma Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio nella presentazione della congiuntura autunnale. «Cosa ci aspettiamo per la crescita? Un trimestre - aggiunge - un po’ migliore del secondo quarto, ma non possiamo negare che il rallentamento è ai limiti della recessione, ora le previsioni sono tutte intorno a 0,1-0,2, se siamo a 0,1 siamo in recessione tecnica».
Manovra, Confcommercio: meno cresciamo, più è problematica
«La congiuntura a breve termine preoccupa anche per i riflessi sulla finanza pubblica, quanto più piccolo è il prodotto interno lordo, quanto meno cresciamo tanto più è problematica l’impostazione della manovra» aggiunge Bella.
Sangalli: economia rallenta tagliare tasse sul lavoro
«L'economia italiana quest'anno è cresciuta più di altri Paesi europei, ma oggi preoccupa il suo rallentamento. Occupazione e produzione mostrano, infatti, segni di fragilità». Così il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli sulla congiuntura di settembre. Di qui la necessità di «un'operazione fiducia attraverso la detassazione degli aumenti contrattuali e delle tredicesime confermando, anche per il 2024, la riduzione del cuneo fiscale. Sarebbe una boccata di ossigeno in grado di rimettere in moto i consumi e la nostra economia», aggiunge.
Le stime della Commissione Ue
Anche la Commissione europea ha ridotto le stime sulla crescita del Pil. In Italia il Pil è atteso in crescita dello 0,9% in calo rispetto a +1,2% previsto. L’attuale rallentamento dell’economia non è particolarmente italiano, coinvolge diversi Paesi. Anzi secondo le ultime previsioni della Commissione europea l’Italia dovrebbe mostrare livelli di crescita leggermente migliori della media Ue
Confcommercio, senza shock a ottobre inflazione sotto 2%
Quanto alla crescita dei prezzi «il valore tendenziale dell’inflazione di ottobre, in assenza di shock, scende dal 5,3% all’1,9%». Lo afferma Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio nella presentazione della congiuntura autunnale. Per quanto riguarda le proiezioni dell’inflazione, spiega, «la nostra previsione per settembre è uno zero che porterebbe il tendenziale al 5,3%”, e per ottobre la previsione e’ di uno “0,1% congiunturale. Con queste due variazione congiunturali, il tendenziale scende da 5,3 a 1,9%». Sull’aumento di tassi della Bce, «alcuni criticano la Bce per l’aumento dei tassi perché contraggono l’economia l’alternativa è che se non facesse nulla avremmo tassi per dieci anni al 15%»
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