Pinalli chiude il 2022 in crescita e punta a 200 milioni di ricavi in cinque anni
La catena italiana di profumerie ha chiuso il bilancio dello scorso anno con un fatturato di 120 milioni (+22%) con 71 punti vendita che dovrebbero arrivare a 100 entro il 2026
di Marika Gervasio
2' di lettura
La catena italiana di profumerie Pinalli ha chiuso il 2022 con ricavi per 120 milioni di euro, in aumento del 22% rispetto al 2021. I risultati dello scorso esercizio confermano la forte tendenza alla crescita dell'azienda di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) negli ultimi sei anni, sia nel canale offline che in quello online. In quest'arco di tempo i punti vendita Pinalli sono passati da 39 ai 71 attuali e il fatturato è aumentato in media del 15% annuo, passando dai 55 milioni del 2017 ai 120 milioni del 2022. In deciso incremento anche il numero dei dipendenti, da 140 a 400, e quello dei clienti da 280mila agli oltre 600mila attuali.
«Il 2022 è stato un anno molto importante, caratterizzato da un'accelerazione del nostro percorso di crescita – sottolinea Raffaele Rossetti, presidente e ad di Pinalli –. Nello scorso esercizio sono state poste le basi per il futuro della nostra catena e ora guardiamo avanti, nel segno della continuità: l'ingresso del nuovo azionista di maggioranza, il Fondo HIG, consentirà infatti di dare impulso ai nostri piani di sviluppo e consolidare il posizionamento come attore italiano di riferimento nella distribuzione di prodotti di profumeria di alto livello. La nostra strategia di espansione, dunque, prosegue: solo in questa prima parte di 2023 abbiamo aperto 8 nuovi punti vendita, cui seguiranno altri 7 nuovi store entro la fine dell'anno. Il criterio principale rimarrà quello della prossimità, con negozi nei centri storici di città di piccole/medie dimensioni, abbinati ad investimenti anche sul format outlet, una beauty destination in grande espansione e dal potenziale significativo. Il target che ci siamo dati è particolarmente ambizioso: il proposito è di raggiungere la soglia dei 100 punti vendita prima della fine del 2026, e di superare i 200 milioni di fatturato entro i prossimi cinque anni».
La strada tracciata dal management vedrà al centro del business il concetto di omnicanalità, uno dei punti cardine della catena, con investimenti importanti in digital trasformation per garantire al cliente la possibilità di vivere un'esperienza di shopping sempre più sinergica tra store fisico e negozio digitale: un ecosistema integrato che, partendo dall'e-commerce, arrivi a permeare ogni aspetto dell'acquisto.L'azienda ha recentemente riorganizzato la prima linea manageriale nominando Andrea Pezzoni in qualità di responsabile dell'area commerciale e del marketing strategico, Davide Vicini responsabile di finance & operations, Andrea Raffo responsabile Hr.
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