Musica

Pink Floyd, esce il nuovo singolo «Hey Hey Rise Up» a sostegno dell’Ucraina

David Gilmour e Nick Mason pubblicano un inedito che ripropone «Oh, The Red Viburnum In The Meadow», canto popolare ucraino della Prima guerra mondiale

Ucraina, i Pink Floyd tornano insieme per sostenere Kiev

3' di lettura

I Pink Floyd con il popolo ucraino. La band torna a suonare insieme per un nuovo brano dal titolo Hey Hey Rise Up che esce venerdì 7 aprile a supporto al popolo ucraino. Si tratta della prima nuova musica originale registrata dai Pink Floyd riuniti dai tempi di The Division Bell del 1994. La traccia vede la collaborazione di David Gilmour e Nick Mason con il bassista Guy Pratt, Nitin Sawhney alle tastiere, con una performance vocale straordinaria di Andriy Khlyvnyuk della band ucraina Boombox. La traccia, registrata mercoledì 30 marzo, utilizza la voce di Andriy estrapolata da un suo post Instagram che lo immortala mentre canta in Sofiyskaya Square a Kiev.

Un canto della Prima guerra mondiale

Il brano Oh, The Red Viburnum In The Meadow è un brano ucraino folk di protesta scritto durante la prima guerra mondiale che si è diffuso in tutto il mondo durante lo scorso mese in protesa all’invasione dell’Ucraina. Il titolo del brano dei Pink Floyd deriva dall’ultima frase del brano che si traduce con Hey, Hey, Rise up and rejoice. «Noi, come molti altri, stiamo provando la rabbia e la frustrazione per questo vile atto in cui un pacifico e democratico Paese indipendente viene invaso e la propria gente uccisa da uno dei più grandi poteri del mondo», ha detto Gilmour che ha nuora e nipoti ucraini.

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L’artwork del singolo dei Pink Floyd «Hey Hey Rise Up»

L’amicizia con i Boombox

L’artista ha spiegato anche come ha conosciuto Andriy e la sua band Boombox: «Nel 2015 ho suonato al Koko a Londra in supporto di Belarus Free Theatre, i cui membri erano stati imprigionati. Pussy Riot e la band ucraina Boombox erano in programma. Il cantante Andriy ha avuto problemi con il visto, quindi il resto della band ha fatto da supporto a me durante il mio set. Recentemente avevo letto che Andriy aveva lasciato il suo tour americano con i Boombox, era tornato in Ucraina e si era unito alla difesa territoriale. Poi ho visto questo incredibile video su Instagram. È stato un momento potente che mi ha spinto a volerlo trasformare in musica».

Un’operazione benefica

Parlando delle sue speranze per il brano, Gilmour ha aggiunto: «Spero riceva vasto supporto. Vogliamo raccogliere fondi per beneficienza e alzare il morale. Vogliamo mostrare il nostro supporto e dimostrare che gran parte del mondo pensa che sia totalmente sbagliato invadere un Paese democratico indipendente». L’artwork della traccia è un dipinto del fiore nazionale dell’Ucraina, il girasole, creato dall’artista cubano Yosan Leon. La cover del singolo è un riferimento diretto alla donna che è stata vista dare semi di girasole ai soldati russi, dicendogli di portarli nelle loro tasche in modo che poi una volta deceduti, i girasoli sarebbero cresciuti.

Le diverse posizioni di Gilmour e Waters

David Gilmour, all’indomani stesso dell’attacco dell’esercito di Vladimir Putin, ha rimosso tutte le sue canzoni e quelle incise dai Pink Floyd dal 1987 in poi dalle piattaforme di streaming attive in Russia in segno di protesta. Su posizioni diverse Roger Waters, leader dei Pink Floyd fino a The Final Cut. Sui social si è rivolto a una fan ucraina, scrivendo: «Dimmi: che ne dici di un’Ucraina neutrale? Essere una giovane donna morta con un gatto morto e amici morti dopo una lotta all’ultimo sangue è davvero preferibile a essere una giovane donna viva in un paese stabile, pacifico e neutrale come, ad esempio, l’Austria o la Finlandia o la Svizzera? Immagina di vivere in un’Ucraina neutrale, libera dalle avare pretese degli imperi stranieri. E se potessi avere tutto questo domani?»

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